Alessandro Di Battista torna sui suoi passi. A due giorni dal post su facebook in cui esponeva il suo sconforto per il risultato elettorale, il deputato del Movimento 5 Stelle pubblica un nuovo post di tutt’altro tenore, che mantiene uniformità con il precedente soltanto nella chiusa (“a riveder le stelle”), mentre per il resto parte all’attacco, con passaggi in cui rivendica un’opera di controinformazione e definisce i media italiani “asserviti come nell’Argentina di Videla”. Di più: “Questo non è un successo, è un trionfo“. Un cambio di posizione in linea con quello del leader Beppe Grillo che a botta calda aveva detto “siamo andati oltre la sconfitta”, mentre mercoledì ha sdrammatizzato: “Nessuna caporetto”. Ecco il post pubblicato sulla pagina facebook di Di Battista:

Chi è stato in Piazza San Giovanni ha visto qualcosa di incredibile. Non c’erano elettori ed eletti, c’erano cittadini informati. 5.807.362 persone hanno oggi, grazie al lavoro di tutti e grazie soprattutto alla rete, un livello di informazione altissimo, ancor più alto se considerata la scarsissima qualità e la malafede della stragrande maggioranza degli organi di stampa italiani asserviti come nell’Argentina di Videla. Questo non è un successo, è un trionfo! Oggi milioni di cittadini sanno che esistono le commissioni parlamentari, sanno cosa sia un emendamento, conoscono i limiti ma anche le opportunità del bicameralismo. In tanti oggi (anche chi, legittimamente, non apprezza il M5S) hanno un livello di “consapevolezza politica e istituzionale” straordinario. Ripeto, il lavoro è lungo ma paga. Pagano le agorà, paga la passione, paga l’impegno. Il M5S oltre a fare attività politica, contemporaneamente, porta avanti un lavoro di controinformazione. Voi che seguite la rete lo sapete perfettamente. Scriviamo ad ogni ora, vi aggiorniamo sul nostro lavoro, vi diamo informazioni chiedendo (sempre) di verificarle perché un popolo è sovrano se, incuriosito dai mezzi di informazione o da forze politiche, non prende per oro colato tutto quel che ascolta ma si impegna, si informa, dubita. Dubitare è fondamentale, il potere gongola se ha a che fare con creduloni. A questo punto vi do questa informazione. Ieri l’Assemblea della Regione Sicilia ha bocciato (per la seconda volta) un emendamento M5S che chiedeva l’abolizione del vitalizio per i politici condannati per mafia. Venerdì Riccardo Nuti, qui alla Camera, presenterà un’interpellanza urgente per chiedere al governo nomi e cognomi dei mafiosi che percepiscono vitalizi e cosa intenda fare il governo Renzi rispetto a questa indecenza. A riveder le stelle!

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