Tra gli avvisi emessi dalla Procura di Cagliari figura anche quello per Claudia Lombardo. La donna, ex presidente del consiglio regionale, di recente era stata travolta dalle polemiche sul vitalizio di oltre 5mila euro ottenuto dopo soli 5 anni di lavoro
Si aggiungono altri 27 indagati all’inchiesta per peculato sui fondi del Consiglio regionale sardo; gli avvisi sono stati emessi dalla Procura di Cagliari. Tra questi compare anche il nome di Claudia Lombardo, finita meno di un mese fa al centro delle cronache per un vitalizio di oltre 5mila euro ricevuto dopo aver ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio regionale per soli 5 anni, dal 2009 al 2014.
I carabinieri e la Guardia di Finanza stanno notificando gli avvisi da ieri sera; la lente della procura si è dunque concentrata sui capigruppo e i tesorieri dei vari partiti presenti in Consiglio regionale nelle passate legislature. L’inchiesta potrebbe includere anche altri nomi per ora mai toccati dall’inchiesta sul presunto uso illecito dei fondi regionali a disposizione dei vari gruppi politici. Fino a ieri le indagini, tra primo filone e inchiesta bis, registravano 66 indagati, a cui ora se ne aggiungono altri 27. Le accuse si riferiscono al periodo compreso tra il 2004 e il 2009, una legislatura che ha visto buona parte del Consiglio regionale finire nel mirino della magistratura. Per il mondo politico sardo si tratta di un record di indagati.
Ieri sera l’esponente di Fratelli d’Italia Antonello Iori, ex assessore regionale alla sanità e al Lavoro, aveva già annunciato di essere stato convocato dal pm Marco Cocco; secondo quanto riportato dall’Unione Sarda e La nuova Sardegna, tra i nuovi indagati ci sarebbero anche Mariano Contu, ex tesoriere di Forza Italia, e Ignazio Artizzu, ex tesoriere di Alleanza Nazionale. Viene ancora fuori anche il nome dell’ex consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Adriano Salis, già condannato in abbreviato ad un anno e otto mesi dal gup Cristina Ornano. L’ex esponente Idv, infatti, ha ricevuto in queste ore il nuovo invito a comparire per rispondere delle contestazioni della nuova inchiesta.
Novità anche per quanto riguarda il filone d’inchiesta nella Regione Piemonte. Dall’udienza preliminare è emerso che 24 consiglieri hanno versato nelle casse della regione 1,5 milioni di euro a titolo di indennizzo per uso illecito dei fondi. Il 14 luglio verranno pronunciate tutte le sentenze e le ordinanze relative all’udienza preliminare per gli indagati per l’utilizzo dei fondi dei gruppi della passata legislatura.