“Nel senso più simpatico e cordiale possibile, la Kyenge ha avuto un gran culo a essere eletta alle europee. Ha preso 90mila voti, cavolazzo. Vuol dire che il Pd si è schierato e forse anche quelle coop che nel settore dell’immigrazione ci intingono il biscottino, quello che si mette nel cappuccino e si magna”. Sono le parole di Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, ospite de “La Zanzara”, su Radio 24. E rivela: “A 25 anni lavoravo in Congo e devo dire che anche nel paese della signora Kyenge abbiamo assaggiato il prodotto locale. Lì ci sono le più belle donne congolesi, le katanghesi. Le pagavo, certo, la sera non sapevo cosa fare. Erano belle, alte, slanciate, signorili. L’esperienza è stata ottima. La Kyenge non appartiene a questa specie, nulla a che vedere, ma comunque è un tipino. Ero lì” – continua – “a lavorare per il governo ai tempi del grande Mobutu, un uomo eccezionale, un grande statista, un capo che aveva dato identità, ordine e pulizia. E’ stato un preleghista, con lui abbiamo radici in comune”. Il politico del Carroccio sottolinea: “Sulla Kyenge bisogna fare un libro” – afferma – “Davanti a questo partito come il Pd che ha inventato un personaggio del genere tanto di cappello. Un regalo così alla Lega non ce l’ha fatto mai nessuno. Ora che la Kyenge è al Parlamento europeo, alle prossime elezioni prendiamo più voti”. E rincara: “Grazie Renzi, grazie Pd. Ce ne fossero di altre Kyenge. Certo, lei in Italia ha trovato l’America. Grazie al partito di Renzi ha trovato una bella vigna, un bel culo, un gran culo”. Borghezio poi loda Casapound, meritevole di averlo votato alle europee, e rende omaggio a Jean-Marie Le Pen e a sua figlia Marine, “Giovanna d’Arco” della Lega. “Ora c’è anche la nipotina (la deputata Marion Maréchal-Le Pen, ndr), un altro bel personaggio” – dichiara – “molto bionda, molto nordica. Ricorda la migliore iconografia della tradizione Europa. Rappresenta il meglio della nostra etnia. Non dico quella parola che inizia con “r” e finisce con “azza”, perché è politicamente scorretta. E poi c’è la legge Mancino che ce la mette nel culo. Abroghiamola”. E aggiunge: “Non si deve arrivare al razzismo. Bisogna fermarsi un milionesimo di millimetro prima. La società multirazziale è una grande puttanata, perché ha dato pessimi risultati. Ci sono studenti di colore che vogliono venire qui a studiare all’università o alla scuola di guerra? Possono venire e, immediatamente dopo la fine del corso, tornino a casa loro e non rompano i coglioni“. L’europarlamentare del Carroccio rivolge un appello a Salvini in romanesco e dà la sua ricetta per evitare gli sbarchi di immigrati: “Gli scafisti sono delinquenti e figli di puttana della peggior specie. Bisogna sparare in testa con grande cura, senza rischiare di colpire gli altri. Ovviamente sul posto e possibilmente prima che salpino, così risparmiamo anche qualche spesa con quelli che arrivano. Questa dovrebbe essere la linea: bloccare la partenza anche con metodi energici, con un incidentino al capitano della nave” di Gisella Ruccia
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