Cultura

Libri: questione di punti vista (anche negli albi per bambini)

Spesso l’interpretazione di ciò che abbiamo intorno dipende proprio dal punto da cui si osserva, si guarda, si pretende di giudicare. A volte dipende pure dallo stato d’animo e dal ruolo di chi guarda. Ce lo raccontano bene anche tre albi per bambini usciti in questi ultimi mesi che cuciono storie, suggerimenti e colori intorno alla questione del punto di vista.

Innanzitutto La bambina e la gallina, col testo di Luisa Mattia e le illustrazioni di Javier Zabala (Rizzoli, disponibile anche in ebook), un albo di grande formato in cui una bambina che sogna un elefante insegue una gallina – animale per lei alquanto esotico – incontrata nel parco cittadino. Alla fattoria, in un rimando da bestia a bestia, incontrerà l’asino, il cavallo, la capra, il cane, il gatto, la lucertola. Su ciascuno lei pensa e immagina una determinata cosa, ma nella pagina accanto ogni animale risponde a suo modo illustrando al lettore il proprio punto di vista sia sulla bambina che sulle proprie caratteristiche. La questione si fa ancor più tangibile quando la mamma rimprovera la figlia di essersi persa, mobilitando l’intero paese nella ricerca, mentre lei ribatte serafica di aver solamente seguito il curioso pennuto che l’affascinava.

Si prosegue con Bottoni d’argento, racconto illustrato di Bob Graham edito da Edt che condensa tra le pagine il concetto di attimo: è infatti una galleria di azioni che succedono in contemporanea nel momento fotografato al centro del testo, quello cioè in cui il piccolo Leo muove, quasi in sordina, il suo primo passo prima di sbilanciarsi e ricadere sulle ginocchia grassocce. Lo sguardo del racconto e delle illustrazioni si amplia sempre di più mostrando quel che accade intorno, in casa, nella via, nel quartiere, in città, fornendo al lettore una galleria di azioni diverse che le persone compiono proprio in quell’attimo. Mentre Leo guarda i suoi piedi e si riempie di stupore per l’impresa sua madre suona nella stanza accanto, un soldato parte, un nonno costruisce una casa di foglie, qualcuno lavora. Solo sua sorella coglie il momento mentre disegna accanto a lui.

Infine un consiglio: Julie Fogliano e Erin E. Stead mettono sulla pagina un elenco di attenzioni e precauzioni che servono al lettore nel caso in cui tentasse di imbattersi in una balena. Si intitola proprio Se vuoi vedere una balena l’ultimo albo edito da Babalibri, dove si suggerisce di procurarsi un oceano, del tempo (per aspettare, pensare, guardare) e della pazienza. Ma anche – ci dicono implicitamente le illustrazioni – di occhi che sappiano vedere oltre l’apparenza, oltre l’inganno della somiglianza, al di là di quel che ti aspetti. Conta il punto di vista, ma anche il saper guardare bene indipendentemente da quel che ci si aspetta.

di Caterina Ramonda