Lo stop di Berlusconi allo “sterile dibattito sulle primarie” e l’invito di Alfano a “riunire tutti i moderati” ha innescato le prime reazioni. Quella più forte è di Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia: “Per togliere alla sinistra il bastone del comando il centrodestra deve ricompattarsi ma questo non può avvenire se contemporaneamente Alfano è al governo con la sinistra e Forza Italia dà a Renzi un sostegno mascherato. Occorre quindi –  dice a SkyTg24 La Russa – essere tutti d’accordo su una serie di contenuti tra i quali l’essere veramente alternativi alla sinistra e risolvere, attraverso le primarie, il problema della leadership”. Questione posta all’ordine del giorno da Raffaele Fitto che contemporaneamente giura fedeltà all’ex Cavaliere. 

Anche per Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd, il tema è proprio quello delle primarie: “Sia Forza Italia sia il M5S scoprono che un partito e un movimento deve per forza basarsi su una reale democrazia interna. Delle primarie in Forza Italia si parlò già nel 2012, non se ne fece nulla e i risultati sono stati disastrosi. Qualcuno che oggi parla di unità dei moderati ha lavorato nel 2012 e nel 2013 per la divisione o come si diceva allora per lo spacchettamento. Per questo ritengo che il problema del centrodestra – prosegue – sia quello di andare oltre la leadership e i gruppi dirigenti che finora hanno determinato questa situazione. E l’esperienza del Ncd come dice Alfano oggi nella sua intervista rientra in questo tentativo di ricostruire tutto partendo anche dagli inevitabili momenti traumatici”.

Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa prende in considerazione la proposta di Alfano: “L’invito di Alfano a realizzare una grande coalizione che riunisca tutte le forze del centrodestra italiano in Europa è meritevole di considerazione. Solo in questo modo riusciremo a imporci nei confronti di Bruxelles, restituendo all’Italia l’immagine che merita. “L’Udc è un attore attivo nella costruzione del progetto europeo. Riunire le forze moderate e liberali deve poter rappresentare un obiettivo comune, anche nel cruciale tentativo di allontanare quelle spinte populiste provenienti da Le Pen in Francia”.

Giancarlo Galan, parlamentare FI, riconferma la leadership berlusconiana: “Leggo di mille diverse ricostruzioni su presunte faide, liti, colpi di mano all’interno di Forza Italia. Mi sembra francamente folclore post-elettorale. Se c’è un punto sul quale non ci sono dubbi è la leadership di Silvio Berlusconi. Si è aperto un confronto interno? Finalmente, spero proprio di sì. Mi auguro che alla prossima riunione interna ci si presenti ciascuno con un’idea, un punto, un progetto. Su cosa? Non certo sull’organigramma di partito, questione importante ma non vitale quanto la nostra azione politica imminente”.

“Da Fitto viene una smentita a chi rappresenta una Forza Italia sull’orlo della implosione. Il partito deve dare una risposta unitaria all’intervista odierna di Alfano” dice Gianfranco Rotondi (Forza Italia).

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