Il giorno dopo le elezioni il sito del quotidiano pubblica una photogallery che ritrae 10 candidate del Partito Democratico che andranno al Parlamento Europeo. La gallery viene tolta ma poi ricompare, questa volta con l'aggiunta di 5 rappresentanti di M5S e Forza Italia
A una settimana dall’eurovoto, non si può dire che la stampa italiana non abbia adeguatamente registrato il trionfo di Renzi, supremo condottiero dell’esercito democratico. Il risultato, 40,8%, è stato davvero – lo hanno sottolineato in tanti – “straordinario”, nel senso letterale di “fuori dall’ordinario”. L’evento – si può a buon titolo definire tale – ha fatto girare la testa un po’ a tutti. Certamente ai partiti in qualche modo limitrofi al trionfante Pd, che da giorni cercano sponde democratiche senza nemmeno troppo simulare e dissimulare. L’euforia della vittoria ha contagiato anche i giornali. Basta pensare allo spazio dedicato alla missione di Maria Elena Boschi, volata in Congo per recuperare 31 bimbi riportati poi alle loro famiglie adottive. Ma non solo.
Sul sito di Repubblica è accaduto anche che, all’indomani della vittoria elettorale, un articolo in primissimo piano spronasse le lettrici a imitare il look delle neoelette parlamentari. “Chi sono, lo sappiamo già, perché i loro profili e le loro promesse elettorali sono rimbalzati su tutti i siti di informazione nelle ultime ore, da quando cioè i risultati dello spoglio dei voti ha decretato la loro vittoria. Come vestono, invece, le neoparlamentari elette nelle liste del Pd in Europa, lo scopriamo in queste foto. Look semplici, ma efficaci dal punto di vista comunicativo. A ognuno il suo: ecco i suggerimenti cui ispirarsi (senza spendere una fortuna) per vestire come le donne che ci rappresenteranno in Europa”.
Seguono dieci foto: le camicie di Simona Bonafè, i cardigan di Alessandra Moretti, il total-black di Elena Gentile, il foulard di Mercedes Bresso, i colori accesi di Silvia Costa, le mille righe di Patrizia Toia e Alessia Mosca, le giacche sobrie di Isabella De Monte. Ci sono anche Michela Giuffrida, “signora in rosso”, e l’ex ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, con una mise verde pastello (a lei, non si capisce perché, è stata affiancata la foto di una modella bianca con un tailleur, invece che la sola immagine dell’abito come in tutti gli altri casi). Il look glamour è quello vincente, nel senso politico, insomma quello del Pd: un tantino esagerato. Pensate che avrebbero detto se il nostro giornale avesse pubblicato le stesse foto con le parlamentari del M5S. Qualcuno però deve essersi lamentato, ieri la photogallery è ricomparsa sul sito di Repubblica, con l’aggiunta di cinque eurodeputate di M5S e Forza Italia. Della gaffe da Istituto Luce è rimasta traccia nel sommario, sia nella formula temporale “da alcune ore” sia per colpa di un refuso (poi dicono che l’inconscio non esiste): “Come vestono, invece, le neoparlamentari elette in Europa, lo scopriamo in queste foto”. “Non so cos’è successo a queste facce, a questa gente/se sia solo un fatto estetico o qualche cosa di più importante, /se sia un mio ripensamento o la mia mancanza di entusiasmo /ma mi sembrano facce da rotocalchi, /o da Ente del Turismo”. Quando è moda è moda, cantava Gaber.
Da Il Fatto Quotidiano del 1 giugno 2014