Rischia invece di non vedere la luce la riedizione del quarto lavoro della band inglese. Bisognerà aspettare l'esito della battaglia legale su “Stairway To Heaven" nella contesa sul "plagio" denunciato dagli statunitensi Spirit
I piani dei Led Zeppelin potrebbero subire, almeno in piccola parte, uno sbandamento in corsa. La band, con l’imminente pubblicazione in edizione deluxe dei primi tre album (fissata per il 3 giugno), darà inizio a un notevole programma di riedizione di tutti i nove album in studio.
Ma la nota amara per i Led è arrivata giusto qualche giorno fa: il rappresentante legale degli Spirit starebbe preparando un’ingiunzione contro Page e i suoi perché l’intro di “Stairway To Heaven” paga un fortissimo pegno nei confronti di “Taurus” degli Spirit (ed è noto che gli Zeppelin non abbiano mai materialmente pagato pegno alla band di Randy California). E adesso che è iniziato il progetto di riedizione dei capolavori della band britannica, il quarto lavoro (che contenente “Stairway To Heaven”) rischia di non essere pubblicato a causa di questa disputa, con la quale il leader degli Spirit spera di vedersi riconoscere i propri diritti.
Ancora non è dato sapere come si muoverà la band di Page e Plant (che solitamente ha risolto questi casi fuori dalle aule di tribunale), nel frattempo, il 21 maggio all’Olympia di Parigi è stato mostrato in anteprima il video per “Whole Lotta Love” (rought mix with vocal). Il brano anticipa la pubblicazione delle riedizioni dei primi tre album in studio che saranno disponibili in più formati: dal cd singolo e la deluxe edition, al “Super Deluxe Box Set” che farà sanguinare i portafogli dei fan, passando per le edizioni in vinile.
Nella fase stagnante in cui ci troviamo, dove le major non scommettono più preferendo puntare su guadagni facili con la continua riedizione di album di gruppi storici, non mancano le notevoli sproporzioni tra ciò che si offre e il prezzo che si chiede, soprattutto quando si va su cofanetti deluxe. Nel caso dei Led Zeppelin sembrerebbe invece esserci una buona premessa. A detta dello stesso Plant, grazie alle versioni inedite, si potrà capire come siano nate alcune storiche canzoni.
Nello specifico delle singole tre riedizioni – curate e prodotte da Jimmy Page – per la versione deluxe edition del primo album ci sarà un secondo disco con otto tracce tratte dal concerto parigino all’Olympia del 10 ottobre 1969. La deluxe edition del secondo album contiene invece versioni alternative di cinque brani, l’inedito “La La” e versioni germinali di “Thank You” e “Living Loving Maid (She’s Just a Woman)”. L’incursione nel processo di registrazione della band continua con la deluxe edition del terzo album che contiene anche tre inediti: “Jennings Farm Blues”, “Bathroom Sound” (versione strumentale di “Out On Tiles”) e la cover “Keys To The Highway/Trouble In Mind”.
Acquistare il Super Deluxe Box Set di ogni album appare un lusso che pochi possono permettersi, ma far proprie le deluxe edition non è impresa impossibile, soprattutto nei casi in cui ne vale davvero la pena.