E’ entrato papa, sicuro di essere già vestito d’azzurro, ne è uscito cardinale, lasciato a casa tra la sorpresa generale. Anche della stampa sportiva estera. La decisione di non inserire
Giuseppe Rossi t
ra i 23 convocati finali per il Mondiale di
Brasile 2014 è senza dubbio il colpo a effetto di
Prandelli alla vigilia della competizione. Se l’era coccolato, curato negli allenamenti, per lui aveva speso
parole al miele e nell’amichevole con l’Irlanda
lo aveva lasciato in campo per 70 minuti. E invece no. Rispedito a casa ad allungare quella lista di esclusi eccellenti della vigilia – da Pruzzo a Beccalossi, da Baggio a Totti – e per giunta in compagnia di
Mattia Destro, le cui caratteristiche tattiche ne avrebbero fatto, se possibile, una pedina ancor più fondamentale di Rossi in un Mondiale. Entrambi non l’hanno presa bene, e non l’hanno certo mandata a dire.
Incredulo, Giuseppe Rossi affida le sue parole a
Twitter.
Sembrerebbe un attacco ai media che hanno giudicato insufficiente la sua prova contro l’Irlanda, ma alla fine a non chiamarlo è stato Prandelli, e che possa essere lui il motivo dello scontento è dato dai vari tweet della sua compagna, che ha postato più o meno qualsiasi critica al ct fosse disponibile sui social network.
Detto che nessuno si è strappato le vesti per le mancate convocazioni dei difensori Pasqual, Maggio e Ranocchia, o per la scelta di lasciare a casa il centrocampista Romulo, uno che tuttavia avrebbe saputo coprire diversi ruoli, oltre a Rossi l’altra esclusione clamorosa di Prandelli è senza dubbio la volontaria rinuncia a Destro. Rientrato da un infortunio con una media di quasi un gol a partita, alla fine il centravanti della Roma ne ha fatti 13 in campionato. E al di là dei gol, il nocciolo sta proprio in quella parola: centravanti. In un parco attaccanti che tra Balotelli, Cassano, Insigne, Immobile e Cerci prevede solo seconde punte, trequartisti ed esterni, proprio Destro sarebbe stato l’unico attaccante d’area, quello capace del “gol di rapina” per usare la retorica d’altri tempi. Non solo, dato che Cassano non ha 90 minuti nelle gambe, e Balotelli “ha dei problemini muscolari agli adduttori e ai flessori” come ha spiegato il medico azzurro Castellacci, la doppia rinuncia grida vendetta.
Già adesso i tifosi non hanno reagito bene, e in caso di fallimento a Brasile 2014 a Prandelli,
che ha appena rinnovato un sontuoso contratto, saranno chieste spiegazioni per le sue scelte. I retroscena poi vorrebbero che a Destro, abbastanza sicuro del posto, Prandelli abbia chiesto di andare in Brasile come
riserva, e di attendere di conoscere il suo destino fino al 12 giugno, vigilia dell’esordio. A una
risposta non troppo convinta dell’attaccante della Roma, Prandelli sarebbe andato su tutte le furie e avrebbe deciso di non chiamarlo per nulla. Una ricostruzione
smentita dallo stesso Destro, almeno in via ufficiale: “Per quanto ovviamente dispiaciuto, non ho mai rifiutato alcun ruolo nella Nazionale. Mi metterò subito al lavoro per una grande stagione con la mia squadra e con la Nazionale, che rimane un mio obiettivo primario”.
Convocati
Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris St. Germain)
Difensori: Abate (Milan), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Paletta (Parma)
Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Parolo (Parma), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain)
Attaccanti: Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Immobile (Torino), Insigne (Napoli)