Il leader del Movimento attacca la loro candidata alla presidenza della Commissione Ue, Ska Keller, che parla di un’apertura nei confronti dei “deputati che non sono d’accordo con l’alleanza con Farage”. Il leader Ukip al Corriere: "Relativamente fiducioso che alleanza con M5s funzioni"
Beppe Grillo contro i Verdi europei, accusati di fare “shopping nel M5S“. In un post sul suo blog, il leader del Movimento 5 Stelle – che nei giorni scorsi ha incontrato Nigel Farage, leader del partito indipendentista inglese Ukip – cita le parole della candidata alla presidenza della Commissione Ue dei Verdi, Ska Keller, sul manifesto, che parla di un’apertura del partito nei confronti dei “singoli deputati dei 5 Stelle che non sono d’accordo con l’alleanza con Farage”. Grillo riporta un passaggio dell’intervista in cui Keller dice: “Noi abbiamo una posizione chiara come gruppo parlamentare: per noi non è immaginabile una trattativa con Grillo dal momento in cui lui così chiaramente sta discutendo con Nigel Farage per formare il gruppo a Strasburgo. Noi Verdi siamo il contrario dello Ukip. Detto questo, siamo certamente aperti al dialogo con i singoli deputati dei 5Stelle che non sono d’accordo con l’alleanza con Farage. Noi siamo aperti a incontrare persone così, non Grillo“.
Il leader M5s difende una eventuale alleanza con Ukip, mentre altri esponenti del Movimento premono affinché si apra il dialogo con i Verdi. L’alleanza con Farage porterebbe il Movimento a sedere tra i banchi dell’Efd, all’interno del quale ogni membro ha libertà di voto. “A differenza dei Verdi e di molti altri gruppi del Parlamento europeo – aveva scritto Grillo in un post – il gruppo Efd permette alle delegazioni nazionali di votare come ritengono opportuno secondo la propria ideologia, preferenze politiche e di interesse nazionale“. Inoltre puntualizzava che “si tratta di una scelta strategica e pragmatica al fine di ottenere posizioni nelle commissioni, avere finanziamenti, tempo di parola in Parlamento e un segretariato esperto e professionale. Non è programmatica”.
In sostanza, “un’alleanza di convenienza”, come spiega lo stesso Farage in un’intervista al Corriere della Sera che si dice “relativamente fiducioso” dell’alleanza con Beppe Grillo. “Entrambi vogliamo che funzioni – dice -. L’ alternativa è rimanere tra i non-iscritti con meno tempo di parola, nessuna presidenza nelle commissioni, meno fondi e senza una segreteria preparata e professionale”. Per il leader dell’Ukip, inoltre, Grillo “ha una mente politica acuta”. “Coi 5 Stelle abbiamo molte battaglie comuni: contro l’euro, l’austerità e il Fiscal Compact“. Quanto ai temi su cui M5S e Ukip dissentono, “ogni partito – continua Farage – nel gruppo avrà libertà di voto su qualsiasi argomento. Non si tratta di un partito politico ma di un matrimonio di convenienza strategico e pragmatico, una scelta intelligente”. Sul disappunto espresso da alcuni Cinque Stelle su un’ alleanza con il partito indipendentista inglese dice: “Credo che dovrebbero smettere di ascoltare le informazioni sbagliate sull’Ukip diffuse dai loro nemici politici. Ai grandi banchieri e ai burocrati di Bruxelles piacerebbe vederci divisi”.
Farage respinge anche le accuse di fascismo (“l’ Ukip non è né di destra né di sinistra”) e mette in guarda i Cinque Stelle sulle conseguenze di un’alleanza con i Verdi. “Sarebbe un disastro per loro – prosegue – sommersi in una amara brodaglia verde e agli ordini di una linea di voto che non vogliono. I Verdi negli anni ’80 erano euroscettici e anti-militaristi. Li ho votati allora. Ma oggi sono un miscuglio di fanatici federalisti europei”. Infine definisce il voto online il futuro e riflette sulla democrazia diretta: “Per noi è una questione di principio”.