In soli tre giorni sono state raccolte oltre 7000 firme. Il magistrato bersaglio continuo delle minacce della mafia e in particolare di Totò Riina è sottoposto al massimo livello di protezione e nei suoi confronti sono molte le iniziative di sostegno. L'ultima è questa promossa da Salvatore Borsellino e Antimafia Duemila
In soli tre giorni sono state raccolte online oltre 7000 firme. La petizione è rivolta al Consiglio superiore della magistratura per chiedere la nomina di Nino Di Matteo a procuratore aggiunto di Palermo. Il magistrato bersaglio continuo delle minacce della mafia e in particolare di Totò Riina è sottoposto al massimo livello di protezione e nei suoi confronti sono molte le iniziative di sostegno. L’ultima è questa promossa da Salvatore Borsellino e Antimafia Duemila.
Contestualmente viene chiesto al Csm che le nuove indagini sulla trattativa Stato-mafia vengano affidate ai pm Di Matteo, Tartaglia e Del Bene, pur essendo fuori dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Una circolare di Palazzo dei Marescialli del 5 marzo scorso che nessun nuovo fascicolo possa essere assegnato a pm che non fanno più parte della Dda. Nino Di Matteo infatti è fuori della Dda da quattro anni: oggi uno dei pm più competenti sui retroscena del Patto Stato – mafia, primo assegnatario delle indagini sulla Trattativa è assegnato ad un gruppo di inquirenti che si occupa di abusi edilizi. Diverso il discorso per Roberto Tartaglia, giovane sostituto che ha portato un nuovo impulso alle indagini sulla Trattativa, ma che non è ancora mai entrato in Dda.
Tra i primi firmatari della petizione ci sono: la regista e attrice Sabina Guzzanti; la cantante Fiorella Mannoia; il regista Gianluca Tavarelli; la figlia di Mauro Rostagno, Monica Rostagno; le fotografe palermitane Letizia Battaglia e Shobha; l’associazione culturale italo-tedesca Mafia Nein Danke; l’ex autista di Rocco Chinnici, Giovanni Paparcuri; l’ex ispettore della Dia, Pippo Giordano; il giudice paraguaiano Jorge Figueredo e il giudice argentino Juan Alberto Rambaldo; la presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia, Adriana Musella, il senatore 5 Stelle, Mario Giarrusso e la deputata 5 Stelle all’Ars, Gianina Ciancio; il testimone di giustizia Ignazio Cutrò, lo scrittore Augusto Cavadi; Padre Cosimo Scordato; i giornalisti Sandra Amurri, Giuseppe Pipitone e Pino Maniaci.
Si può continuare a firmare sui siti: 19luglio1992.com; antimafiaduemila.com e direttamente sulla pagina della petizione change.org.