Che il degrado dei centri storici sia uno dei fenomeni più negativi per l’”industria” del turismo non c’è alcun dubbio. Come non vi è alcun dubbio che Trastevere, ormai diventato il quartiere simbolo della movida romana, sia ormai preda notturna di ubriaconi, graffitari, ladri, spacciatori e stranieri in cerca di divertimento.
Ne sanno qualcosa i residenti, che si vedono periodicamente visitare da costosi ripulitori a spese del comune che, con pennello e vernice, ridipingono sempre più spesso i muri delle case storiche e sbiancano i marmi imbrattati, peraltro con il curioso e non infrequente effetto di lasciare le scritte solo dai secondi piani in su’.
Ma al di là dei funambolismi dei graffitari, dei tavoli selvaggi, delle migliaia di bottiglie di vetro, bicchieri, lattine, siringhe, preservativi e escrementi che i gentili ospiti che passano per il quartiere di oltretevere, c’è ormai uno strano fenomeno che “allieta” i residenti: le case vacanze. Certo, portano soldi a tutti: ristoratori, tassisti, musei, bar, ecc. Ma portano anche sporcizia.
Ovviamente non si può pretendere che un turista che si ferma dal venerdì alla domenica predisponga la raccolta differenziata come rigidamente regolata dal comune: lattine e bottiglie solo mercoledì e sabato, la carta il martedì ed il venerdì, il resto lunedì e giovedì. Semplicemente gli è impossibile. Ma ciò che proprio stona è che i residenti, che già subiscono orde di turisti e sono costretti a fare lo slalom tra il sudiciume tutte le mattine (ma solo se si svegliano presto) vengono poi multati da solerti controllori della raccolta dei rifiuti. Si, perché la mattina uno stuolo di controllori si reca dentro gli androni dei palazzi trasteverini, spacchetta il c.d. umido, dove inevitabilmente i turisti hanno buttato di tutto, e multa…i soli residenti!
Certo è molto difficile reperire gli ospiti temporanei nelle loro (pulitissime) città di origine e quindi, multa al condominio ed ai singoli condomini sono assicurate, agli autori del sudiciume, in genere, no. A me non è ancora successo, ma tutti gli amici che hanno il piacere di ospitare bed&breakfast nel palazzo mi hanno testimoniato simili esperienze. E son multe salate, sopra il centinaio di euro.
Che dire, almeno c’è da apprezzare la solerzia e l’impegno dei dipendenti pubblici, ottimi ispettori della mondezza nostrana: c’è da sperare che altrettanta solerzia riservino gli altri dipendenti pubblici che vengono chiamati (troppo spesso senza alcun esito) quando i residenti individuano spacciatori o graffitari o ubriachi molesti e violenti. Io stesso mi son sentito dire, dal centralino delle forze dell’ordine, che la questione dei graffiti non è loro competenza e di chiamare i vigili urbani: allora, mi chiedo, perché a Milano contestano addirittura il reato di associazione per delinquere finalizzato al danneggiamento/imbrattamento, mentre a Roma spendono milioni di euro per riverniciare case …e fanno cassa con le multe sui rifiuti ai residenti?
La “soluzione” tuttavia c’è anche per i residenti: buttare tutto direttamente per strada, alla sera, senza nemmeno metterli nei sacchetti: una certezza di impunità!