“Perché fare scioperi che possono passare a sostegno di privilegi o addirittura come occasione per scontrarsi politicamente con il governo?”. Il segretario generale del sindacato Cisl, Raffaele Bonanni, conferma di non aderire allo sciopero dei lavoratori Rai contro il taglio di 150 milioni di euro previsto dal Governo. “Ci sono troppi privilegi lì, ci sono troppi talk show pagati e strapagati che non ci convincono – spiega Bonanni – con noi si discuta su come tagliare e come ridare alla Rai la funzione educatrice”. Nessun passo indietro, invece, da parte dei sindacati Cgil e Uil: “La scelta che viene fatta di sottrazione di risorse alla Rai non è un’operazione di pulizia e di moralizzazione dell’azienda – dice Susanna Camusso – ma un’operazione che ne mina il futuro”. “Il nostro problema è semplicemente o far spostare l’altro sciopero – aggiunge il segretario generale Uil Luigi Angeletti – o cambiare data di Paola Mentuccia
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