L’Europa che continua ad inviarci le proprie raccomandazioni, l’estensione del bonus Irpef alle famiglie numerose che salta, la Corte dei conti che sottolinea, ancora una volta, come il 21% dell’economia italiana sia sommersa e come la pressione fiscale nel nostro Paese sia di 4 punti oltre la media Ue. Insomma, un quadro critico, dove l’unica opportunità per il futuro, stando anche al voto degli italiani nelle ultime elezioni europee, sembra Matteo Renzi. Ma è davvero così? I 24 giovani di Giulia Innocenzi si confrontano con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il giornalista Marco Travaglio e la politologa Elisabetta Gualmini. Nel corso della puntata Vauro racconta a suo modo l’attualità, mentre Michele Santoro introduce la puntata. Il pubblico può interagire durante la diretta utilizzando Twitter e può scegliere (utilizzando l’hashtag #stocon ed il nome della persona scelta tra i 24) il giovane che ha l’ultima parola con uno degli ospiti presente in studio.
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Santoro su Mose e Rai: “Caro Renzi…”
Editoriale di Michele Santoro che apre l’ultima puntata di Announo, rivolgendosi idealmente a Matteo Renzi e commenta le sue parole (“Il problema sono i ladri e non le regole”). Ma menziona il libro di Gianantonio Stella e approfondisce lo scandalo Mose di Venezia: “Da noi solo un detenuto su 300 va in carcere per reati economici e fiscali. In Germania sono 10 volte di più e gli scandali 100 volte di meno. Il Mose ècominciato nel 1987, doveva finire nel 1995 e finirà nel 2016, se Dio vuole. Doveva costare 1 miliardo e 300 milioni, costerà 5 miliardo e mezzo, se Dio vuole. E secondo lei questo succede dove le regole funzionano?. Presidente Renzi, io “mi fido di te”, ma come riusciremo ad assegnare un’opera pubblica in maniera trasparenza ed efficace?”. Poi il giornalista si sofferma sui tagli Rai. E rivolgendosi a Renzi, osserva: “Il l problema della Rai non sono le antenne, ma i programmi. Noi di Annozero siamo stati pagati per andare via, ma nessuno ha scioperato. Dice Grillo che 11mila dipendenti Rai potrebbero riempire le reti facendo da soli i programmi. E’ una balla. Molti sono professionisti di prim’ordine, umiliati dal cattivo utilizzo e da bassi compensi. Ma quanti dirigenti sanno da che parte bisogna cominciare per fare un programma?”. E aggiunge: “Renzi, rottami pure e vediamo se trova un modo per distinguere tra i capaci e i meno capaci a fare programmi. Ma tra i meno capaci ci sono quelli che sono stati promossi dai leader di partito che l’hanno preceduto e che hanno retto il sacco agli uomini di Berlusconi quando hanno trasformato la Rai in una versione “Villa Serena” di Mediaset. O la Rai cambia in fretta, o gli italiani sono i primi a buttare questa televisione dalla finestra”. Santoro, giocando sul nome del premier, menziona la fiction “Don Matteo”. E conclude, salutando il pubblico: “La vostra sfida l’ho capita. Ci vediamo dopo l’estate e vediamo se avrò ancora filo per tessere la mia tela” (GUARDA IL VIDEO)
Il mondo dei giovani tra matrimoni, discoteche e voglia di futuro
Cosa si aspettano giovani italiani? Renzi è davvero la speranza? Announo racconta l’ultima notte da single di tanti giovani che, nonostante il lavoro che manca e le difficoltà economiche, non rinunciano a sposarsi e a concedersi un’ultima serata di eccessi a Rimini. “Faccio un lavoro del cazzo, ho ventidue anni ma voglio dei bambini” racconta una delle future spose. “È l’ultima sera per stare felici, da domani si vedrà” rispondono due invitati. Il ritratto di una generazione fra fiducia e paure per il futuro, raccontata da Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Si inventano i cappotti per rubare i bottoni”
Marco Travaglio spiega il suo editoriale pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, in cui invita, a proposito dello scandalo Mose di Venezia, a chiedere scusa a Beppe Grillo e al M5S. E osserva: “Da mesi parliamo di un’elemosina di 80 euro, delle 5 auto blu vendute, del grano saraceno dei 5 Stelle, del cappellino di Casaleggio mentre gli altri rubano. Ma vaffa, ma chi se ne frega del 90% delle cose di cui parliamo, mentre ancora oggi destra, sinistro e centro si stanno mangiando il Paese”. E sottolinea la spesa abnorme per il Mose: “Rubano su tutto, da sempre, su qualunque cosa, scientificamente, 24 ore su 24, senza consulenze, senza eccezioni, senza appalti. Le regole vengono inventate per permettere a chi ruba di rubare”. Ma non si astiene dal criticare Grillo: “Era giusto bastonare Grillo per la scelta di Farage, ma riportiamo le cose alle loro dimensioni”. E osserva: “Il vero sistema è inventare una politica che non abbia bisogno di soldi, per farla e per avere soldi. Questo è il merito principale del M5S” (GUARDA IL VIDEO)
L’appello di Renzi a nonni e genitori: “Datemi fiducia”
Matteo Renzi lancia il suo messaggio di speranza per il Paese da Firenze, alla chiusura della campagna elettorale: “Ho visto nelle nostre città persone belle e persone rassegnate. Però mi sono convinto che di fronte alle difficoltà non ci arrenderemo alla rassegnazione. Ai nostri figli lasceremo una macchina che funziona, non dovete avere paura se alla guida del Paese c’è una nuova generazione” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio vs Elisa: “Per te un giornalista deve leccare il cu…?”
Rovente polemica tra Elisa e Marco Travaglio, accusato di essere disfattista. “Lei critica tutto e tutti solo per avere fama e carriera. Se vince Grillo, lei dovrà cambiare lavoro” – accusa la ragazza – “Perché bisogna giudicare un Paese dal numero dei detenuti? Deve valere la presunzione di innocenza”. Travaglio replica che il lavoro di un giornalista è raccontare la realtà dei fatti, anche quando non è rosea: “Ma secondo te un giornalista è uno che lecca il culo ai politici? Almeno leggi il labiale” (GUARDA IL VIDEO)
Niccolò: “La verità sta nel mezzo”
Secondo Niccolò, l’indignazione è una cosa che dovremmo provare tutti, ma dal punto di vista mediatico, molti temi importanti non sono in primo piano. E sottolinea: “La soluzione non è distruggere il sistema” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Non tutti sono i ladri”
Secondo la Gualmini, dobbiamo stare fermi a quello che i cittadini ci dicono e non parlare di aria fritta. Le classi politiche immobili hanno prodotto sistemi che non riuscivano ad essere scalfiti. E non vuole che passi il messaggio che tutti siano ladri. E aggiunge: “Se Grillo va con Farage centrerà l’obiettivo di arrivare al 5-7 per cento” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Io campo sulle critiche? Come dire che Saviano campa sulla camorra”
Marco Travaglio si augura che Renzi riesca almeno in un centesimo di quello che ha promesso. Risponde alle critiche di Elisa e osserva: “Intanto oggi il Governo ha fatto saltare la legge anticorruzione a favore di Berlusconi che non vuole il falso in bilancio. Il Mose è stato inventato per rubare. Le grandi opere sono quasi tutte inutili. Le piccole opere non vengono fatte perché non movimentano tanti soldi” (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Travaglio: “Lei dipinge bene i grillini e difendeva Orsoni”
Silvia accusa Travaglio di aver lodato in passato Orsoni rispetto a Brunetta come candidato sindaco di Venezia. E gli rinfaccia di difendere sempre i grillini, anch’essi cointlvi in Rimborsopoli rillini indagati piuttosto che indaffarati a sistemare i problemi relativi ai rimborsi. Intanto, Marco Travaglio in un editoriale difendeva Orsoni, sindaco inquisito di Venezia (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Avevo scritto che Orsoni aveva rimpicciolito Brunetta, non che era onesto”
Travaglio puntualizza sulle sue parole passate “Dicevo che Orsoni era una persona seria perché nessuno lo conosceva nel mondo politico, era un professore, veniva dalla società civile, era un professionista serio. Era riuscito a rimpicciolire Brunetta. Non avevo scritto che era onesto” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Chiediamo scusa a Grillo”
Marta osserva: “Il governo Renzi ha tenuto segreti due dati: un parere negativo sullo scavo del canale e il parere positivo rispetto alle proposte alternative al Mose”. E aggiunge che il problema è sistemico e che Renzi non potrà risolverlo (GUARDA IL VIDEO)
Sgarbi: “Sindaco La Spezia? Demente e da mandare all’ergastolo”
Sgarbi esordisce, lamentandosi della sedia su cui è seduto: “Le vostre sedie mi piacciono esteticamente, ma fanno schifo come seduta”. Si pronuncia poi sullo scandalo Mose: “Il Mose e l’Ilva sono la dimostrazione dell’ignoranza di quelli che ci governano. L’Italia è appestata dall’ignoranza. E il sindaco di La Spezia è demente” ed è da mandare all’ergastolo” (GUARDA IL VIDEO)
Scampia: dov’è la speranza?
Mentre Renzi lancia il suo messaggio di speranza, esaltando la bellezza dell’arte fiorentina e italiana, c’è un pezzo di Paese che è rimasto fermo a una quotidianità fatta di droga, furti e degrado. Il racconto di Stefano Maria Bianchi da Scampia (GUARDA IL VIDEO)
Taranto: Ilva, il lavoro che uccide
“Il nostro scopo a 18 anni era entrare all’Ilva. Oggi siamo usati solo per il Pil nazionale e qui si muore” – racconta un operaio di Taranto a Valentina Parasecolo. La riconversione produttiva è distante anni luce e una delle baie più belle d’Italia resta deturpata dall’inquinamento. Andare via, però, non è un’opzione: “Non possiamo, altrimenti continuerebbero a speculare. Siamo costretti a difendere un posto di lavoro che uccide”. La moglie, ammalata di tumore, è costretta a dure sedute di chemioterapia e guarda dall’ospedale le ciminiere dell’Ilva: “Fa rabbia, mi sono ammalata per questo? Taranto ormai è un registro dei tumori” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere non si devono fare”
Non fare le grandi opere è come accettare un fallimento? Senza Ilva a Taranto non si lavorerebbe e neanche a Venezia bisogna stare fermi: l’immobilismo non paga (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Non ho fiducia in niente, vivo nel brutto”
Stima osserva: “Se nasci in un quartiere in cui non puoi fare nulla, è difficile dare la fiducia a persone che dicono di appartenere ad un partito politico. Io non ho fiducia in nessun partito. Io vivo alla Barona a Milano, un quartiere di merda” (GUARDA IL VIDEO)
Mirko vs Stima: “Non arrenderti, torna a credere nella politica”
Mirko bacchetta Stima: “Vedo i mie coetanei che fanno politica che ci credono: qualcosa si può fare. Se ti arrendi fai contento chi ti vuole così” (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Abbiamo toccato il fondo”
Stima ribadisce: “Vengo da un quartiere in cui per venti anni ho sentito solo dire “Problemini – Problemini – Problemini”. Se vedo che intorno è tutto una merda, parto dicendo che è tutto una merda” (GUARDA IL VIDEO)
Precari al Cocoricò
Andrea Casadio è andato a intervistare i ragazzi della riviera romagnola che provano a sbarcare il lunario accumulando due o tre impieghi. “Come mi vedo fra 10 anni? Non ne ho idea” racconta Alessandro, che ha ha appena finito il turno in pizzeria e corre alla discoteca Cocoricò per fare il pr. “Aggiungo anche un terzo lavoro e porto a casa poco meno di 2000 euro”. Nella discoteca, mentre lui lavora, i suoi coetanei ballano e nasce lo scontro con chi non ha speranze per il futuro: “Noi dovremmo fare tre lavori come te? E quando troviamo il tempo per vivere?” (GUARDA IL VIDEO)
Un giorno da escort
Pablo Trincia ha seguito la giornata di Giulia Principe, un’escort di lusso che gira l’Italia a caccia di clienti, nel suo soggiorno in un hotel di lusso napoletano. Le tariffe? Si parte da 200 euro per una cosa “tranquilla” e poi parte la contrattazione spinta. “Io lavoravo in discoteca come ragazza immagine, poi un amica mi ha suggerito che avrei potuto guadagnare in un’ora quanto prima guadagnavo in un mese”, afferma Giulia (GUARDA IL VIDEO)
Yassine: “Apprezzo chi ce la mette tutta”
Yassine commenta: “Mi rammarica vedere i giovani rassegnati: li vedo al pari di chi vende sogni. Dobbiamo essere noi quelli che costruiscono il domani. Noi dobbiamo essere detentori delle nostre speranze, dei nostri sogni” (GUARDA IL VIDEO)
Malia vs Stima: “Se non hai fiducia di nessuno, non hai fiducia di te stesso”
Malia e Stima propongono due approcci diversi alla difficile situazione giovani in Italia. E Malia rimprovera Stima: “Se non hai fiducia di nessuno è perché non hai fiducia di te stesso” (GUARDA IL VIDEO)
Filippo: “Basta col fisco che ci perseguita”
“Le Agenzie delle entrate terrorizzano le persone, se non permettiamo al milionario di muovere l’economia è chiaro che poi non c’è lavoro”. Lo afferma Filippo, che aggiunge: “I governi hanno lavorato sulla pressione fiscale: il governo Monti ne è l’esempio. Ma se l’Agenzia delle Entrate terrorizza le persone e non permette di spendere si crea immobilismo” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini contro tutti: “Apritevi un’attività”
Gualmini invita i giovani ad aprire un’attività, come una pizzeria. Ma insorgono tutti e Isabella le fa notare che la tassazione è troppo alta. E aggiunge: “Mi sono impegnata svolgendo mille lavori e alla fine non è rimasto nulla: dopo un anno ho fatto un corso della Regione Veneto pagato tre euro l’ora” (GUARDA IL VIDEO)
I trans di Napoli
Nelle vie intorno all’hotel dove Giulia riceve i suoi clienti a 200 euro l’ora, si svela un altro mondo: qui i transessuali si vendono a 20 euro per fare sesso in macchina. “Non è possibile, io a 20 euro vado dal parrucchiere” attacca Giulia, che accompagna Pablo Trincia nel suo viaggio per la prostituzione napoletana, ma una trans replica: “La donna non ormai non fa più la donna e tutti gli uomini vengono da noi. Io faccio 20 clienti a sera” (GUARDA IL VIDEO)
Il casting dello sceicco in Veneto
Un misterioso sceicco nei mesi scorsi è venuto in Veneto per cercare 60 dame di compagnia. Requisiti necessari: essere bellissime e avere misure perfette, prontamente verificate col centimetro prima di un breve colloquio. In fila sono tantissime, tutte fra i 18 e i 28 anni, la maggior parte disoccupate. La promessa? Shopping illimitato e 100 euro al giorno di paga. “Sono disposta a dare tutti i consigli che lo sceicco necessità” – ammette una ragazza di 19 anni – “certo, se trovo un Principe che mi vuole…”. Una ragazza puntualizza: “Ci hanno definito prostitute, ma non è così”. Il racconto di Francesca Fagnani (GUARDA IL VIDEO)
Isabella: “Lo Stato non aiuta i piccoli imprenditori”
Isabella accusa: “Un tabaccaio paga il 51% di tasse: con il resto deve pagare affitti, mutuo e altre spese. Poi ci stupiamo se gli imprenditori si suicidano” (GUARDA IL VIDEO)
Malia: “Il modello paterno è importante”
“Nel momento in cui il figlio è un problema vuol dire che il padre ha sbagliato nell’educazione”. Lo afferma Malia, che aggiunge: “C’è chi venendo dalla povertà riesce a costruirsi una vita, mio padre per me è stato un modello, anche se era povero” (GUARDA IL VIDEO)
Vittoria: “Ho investito nella mia formazione e ho vinto”
“C’è chi nasce in una culla d’oro e chi nasce senza camicia: io ho detto ce la farò, ce la voglio fare. Per me ho preteso quello che volevo: mi sono rimboccata le maniche”. Lo afferma Vittoria, che aggiunge: “Non è vero che ha diritto di sognare solo chi è nato in una culla d’oro. Io mi sono assunta le mie responsabilità, ho preteso per me una vita che mi somigliasse” (GUARDA IL VIDEO)
Mariano: “Vado a vendere gli orologi in Messico”
“Vado a vendere orologi in Messico dove ho più opportunità di vendere merce cinese rispetto all’Italia”. Sono le parole di Mariano, seguito da Cesare che racconta di avere una figlia di 7 anni e di essere disoccupato (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Le riforme e le persone singole non cambiano il mercato del lavoro”
Secondo la Gualmini, non sono le riforme o le singole persone a cambiare la situazione o il mercato del lavoro. E’ un tema profondo: in Germania c’è una situazione positiva perché hanno investito dagli anni sessanta (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Cecilia: “Renzi crea speranza con gli slogan”
Cecilia apprezza l’idea di Renzi di dare più equità tra le generazioni. Silvia: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan”. Cecilia e Silvia affrontano il tema delle riforme del lavoro proposte da Renzi. Cecilia apprezza il concetto di dare più equità tra i giovani e i pensionati. Ma Silvia insorge: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan” (GUARDA IL VIDEO)
Andrea vs Gualmini: “No al modello tedesco”
Andrea ribatte alla Gualmini: “Se per arrivare al livello della Germania, dobbiamo dare erogare 450€ al mese senza passare per lo Stato, io dico di no”. Gualmini ammette che i mini jobs tedeschi sono solo un pezzo della strategia economica della Germania (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Mi cadono le braccia quando sento una persona giovane dire cose vecchie”
Nuovo scontro dialettico tra Marco Travaglio ed Elisa sul tema dell’integrità morale del M5S e della speranza. “Viviamo dentro un sistema che coinvolge centro, destra e sinistra e non si può imbellettarlo con una faccia nuova” – osserva il condirettore de Il Fatto Quotidiano – “La speranza non si nega a nessuno. Chiedo scusa a Elisa se prima mi sono infervorato, ma mi cadono le braccia quando sento da una persona fresca dire cose vecchie”. E motiva con dovizia di dettagli le ragioni per cui dietro la faccia nuova di Renzi c’è il vecchio e il M5S, pur coi suoi errori, propone una lettura dell’Italia che più si avvicina, secondo il giornalista, alla realtà. Ad Elisa, infine, risponde: “Simpatizzo per i parlamentari del M5S, non per Grillo” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere di Venezia fanno capo a persone arrestate”
Marta racconta l’esperienza veneziana, quando Palo Cossa tradì secondo lei la città (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti”
Gualmini e Travaglio rispondono a Marta. La Gualmini rimprovera la ragazza per essere poco sintetica e afferma: “”Se ci sono i ladri, vanno spazzati via”. Travaglio puntualizza: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti che ci avevano avvertito di quello che succedeva a Taranto, a Venezia e in altri posti. E dobbiamo chiedere scusa a tutti quelli che hanno detto che è il sistema a prevedere i ladri e che le tangenti non sono la conseguenza delle grandi opere, ma le grandi opere sono la conseguenza delle tangenti” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro: dallo scandalo Mose a Grillo e a Renzi
La settimana appena trascorsa raccontata da Vauro con le sue vignette: dal contestato incontro tra Grillo e Farage fino allo scandalo veneziano del Mose e al governo Renzi (GUARDA IL VIDEO)
I finalisti di Generazione Reporter
Giulia Innocenzi presenta i tre finalisti dell’edizione di Gnerazione Reporter, scelti dalla giuria presieduta da Carlo Freccero (GUARDA IL VIDEO)
La premiazione di Generazione Reporter
Michele Santoro, Giulia Innocenzi e Vauro premiano i tre finalisti dell’annuale concorso “Generazione Reporter”. Il vincitore è Angelo De Luca, che collaborerà nella prossima stagione per sei mesi con Servizio Pubblico (GUARDA IL VIDEO)
Media & Regime
Announo, “Speranza = Renzi?”. Riguarda tutti i video della quinta puntata
Tutto il meglio del format condotto da Giulia Innocenzi, in onda su La7 e online su ilfattoquotidiano.it
L’Europa che continua ad inviarci le proprie raccomandazioni, l’estensione del bonus Irpef alle famiglie numerose che salta, la Corte dei conti che sottolinea, ancora una volta, come il 21% dell’economia italiana sia sommersa e come la pressione fiscale nel nostro Paese sia di 4 punti oltre la media Ue. Insomma, un quadro critico, dove l’unica opportunità per il futuro, stando anche al voto degli italiani nelle ultime elezioni europee, sembra Matteo Renzi. Ma è davvero così? I 24 giovani di Giulia Innocenzi si confrontano con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il giornalista Marco Travaglio e la politologa Elisabetta Gualmini. Nel corso della puntata Vauro racconta a suo modo l’attualità, mentre Michele Santoro introduce la puntata. Il pubblico può interagire durante la diretta utilizzando Twitter e può scegliere (utilizzando l’hashtag #stocon ed il nome della persona scelta tra i 24) il giovane che ha l’ultima parola con uno degli ospiti presente in studio.
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Santoro su Mose e Rai: “Caro Renzi…”
Editoriale di Michele Santoro che apre l’ultima puntata di Announo, rivolgendosi idealmente a Matteo Renzi e commenta le sue parole (“Il problema sono i ladri e non le regole”). Ma menziona il libro di Gianantonio Stella e approfondisce lo scandalo Mose di Venezia: “Da noi solo un detenuto su 300 va in carcere per reati economici e fiscali. In Germania sono 10 volte di più e gli scandali 100 volte di meno. Il Mose ècominciato nel 1987, doveva finire nel 1995 e finirà nel 2016, se Dio vuole. Doveva costare 1 miliardo e 300 milioni, costerà 5 miliardo e mezzo, se Dio vuole. E secondo lei questo succede dove le regole funzionano?. Presidente Renzi, io “mi fido di te”, ma come riusciremo ad assegnare un’opera pubblica in maniera trasparenza ed efficace?”. Poi il giornalista si sofferma sui tagli Rai. E rivolgendosi a Renzi, osserva: “Il l problema della Rai non sono le antenne, ma i programmi. Noi di Annozero siamo stati pagati per andare via, ma nessuno ha scioperato. Dice Grillo che 11mila dipendenti Rai potrebbero riempire le reti facendo da soli i programmi. E’ una balla. Molti sono professionisti di prim’ordine, umiliati dal cattivo utilizzo e da bassi compensi. Ma quanti dirigenti sanno da che parte bisogna cominciare per fare un programma?”. E aggiunge: “Renzi, rottami pure e vediamo se trova un modo per distinguere tra i capaci e i meno capaci a fare programmi. Ma tra i meno capaci ci sono quelli che sono stati promossi dai leader di partito che l’hanno preceduto e che hanno retto il sacco agli uomini di Berlusconi quando hanno trasformato la Rai in una versione “Villa Serena” di Mediaset. O la Rai cambia in fretta, o gli italiani sono i primi a buttare questa televisione dalla finestra”. Santoro, giocando sul nome del premier, menziona la fiction “Don Matteo”. E conclude, salutando il pubblico: “La vostra sfida l’ho capita. Ci vediamo dopo l’estate e vediamo se avrò ancora filo per tessere la mia tela” (GUARDA IL VIDEO)
Il mondo dei giovani tra matrimoni, discoteche e voglia di futuro
Cosa si aspettano giovani italiani? Renzi è davvero la speranza? Announo racconta l’ultima notte da single di tanti giovani che, nonostante il lavoro che manca e le difficoltà economiche, non rinunciano a sposarsi e a concedersi un’ultima serata di eccessi a Rimini. “Faccio un lavoro del cazzo, ho ventidue anni ma voglio dei bambini” racconta una delle future spose. “È l’ultima sera per stare felici, da domani si vedrà” rispondono due invitati. Il ritratto di una generazione fra fiducia e paure per il futuro, raccontata da Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Si inventano i cappotti per rubare i bottoni”
Marco Travaglio spiega il suo editoriale pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, in cui invita, a proposito dello scandalo Mose di Venezia, a chiedere scusa a Beppe Grillo e al M5S. E osserva: “Da mesi parliamo di un’elemosina di 80 euro, delle 5 auto blu vendute, del grano saraceno dei 5 Stelle, del cappellino di Casaleggio mentre gli altri rubano. Ma vaffa, ma chi se ne frega del 90% delle cose di cui parliamo, mentre ancora oggi destra, sinistro e centro si stanno mangiando il Paese”. E sottolinea la spesa abnorme per il Mose: “Rubano su tutto, da sempre, su qualunque cosa, scientificamente, 24 ore su 24, senza consulenze, senza eccezioni, senza appalti. Le regole vengono inventate per permettere a chi ruba di rubare”. Ma non si astiene dal criticare Grillo: “Era giusto bastonare Grillo per la scelta di Farage, ma riportiamo le cose alle loro dimensioni”. E osserva: “Il vero sistema è inventare una politica che non abbia bisogno di soldi, per farla e per avere soldi. Questo è il merito principale del M5S” (GUARDA IL VIDEO)
L’appello di Renzi a nonni e genitori: “Datemi fiducia”
Matteo Renzi lancia il suo messaggio di speranza per il Paese da Firenze, alla chiusura della campagna elettorale: “Ho visto nelle nostre città persone belle e persone rassegnate. Però mi sono convinto che di fronte alle difficoltà non ci arrenderemo alla rassegnazione. Ai nostri figli lasceremo una macchina che funziona, non dovete avere paura se alla guida del Paese c’è una nuova generazione” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio vs Elisa: “Per te un giornalista deve leccare il cu…?”
Rovente polemica tra Elisa e Marco Travaglio, accusato di essere disfattista. “Lei critica tutto e tutti solo per avere fama e carriera. Se vince Grillo, lei dovrà cambiare lavoro” – accusa la ragazza – “Perché bisogna giudicare un Paese dal numero dei detenuti? Deve valere la presunzione di innocenza”. Travaglio replica che il lavoro di un giornalista è raccontare la realtà dei fatti, anche quando non è rosea: “Ma secondo te un giornalista è uno che lecca il culo ai politici? Almeno leggi il labiale” (GUARDA IL VIDEO)
Niccolò: “La verità sta nel mezzo”
Secondo Niccolò, l’indignazione è una cosa che dovremmo provare tutti, ma dal punto di vista mediatico, molti temi importanti non sono in primo piano. E sottolinea: “La soluzione non è distruggere il sistema” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Non tutti sono i ladri”
Secondo la Gualmini, dobbiamo stare fermi a quello che i cittadini ci dicono e non parlare di aria fritta. Le classi politiche immobili hanno prodotto sistemi che non riuscivano ad essere scalfiti. E non vuole che passi il messaggio che tutti siano ladri. E aggiunge: “Se Grillo va con Farage centrerà l’obiettivo di arrivare al 5-7 per cento” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Io campo sulle critiche? Come dire che Saviano campa sulla camorra”
Marco Travaglio si augura che Renzi riesca almeno in un centesimo di quello che ha promesso. Risponde alle critiche di Elisa e osserva: “Intanto oggi il Governo ha fatto saltare la legge anticorruzione a favore di Berlusconi che non vuole il falso in bilancio. Il Mose è stato inventato per rubare. Le grandi opere sono quasi tutte inutili. Le piccole opere non vengono fatte perché non movimentano tanti soldi” (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Travaglio: “Lei dipinge bene i grillini e difendeva Orsoni”
Silvia accusa Travaglio di aver lodato in passato Orsoni rispetto a Brunetta come candidato sindaco di Venezia. E gli rinfaccia di difendere sempre i grillini, anch’essi cointlvi in Rimborsopoli rillini indagati piuttosto che indaffarati a sistemare i problemi relativi ai rimborsi. Intanto, Marco Travaglio in un editoriale difendeva Orsoni, sindaco inquisito di Venezia (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Avevo scritto che Orsoni aveva rimpicciolito Brunetta, non che era onesto”
Travaglio puntualizza sulle sue parole passate “Dicevo che Orsoni era una persona seria perché nessuno lo conosceva nel mondo politico, era un professore, veniva dalla società civile, era un professionista serio. Era riuscito a rimpicciolire Brunetta. Non avevo scritto che era onesto” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Chiediamo scusa a Grillo”
Marta osserva: “Il governo Renzi ha tenuto segreti due dati: un parere negativo sullo scavo del canale e il parere positivo rispetto alle proposte alternative al Mose”. E aggiunge che il problema è sistemico e che Renzi non potrà risolverlo (GUARDA IL VIDEO)
Sgarbi: “Sindaco La Spezia? Demente e da mandare all’ergastolo”
Sgarbi esordisce, lamentandosi della sedia su cui è seduto: “Le vostre sedie mi piacciono esteticamente, ma fanno schifo come seduta”. Si pronuncia poi sullo scandalo Mose: “Il Mose e l’Ilva sono la dimostrazione dell’ignoranza di quelli che ci governano. L’Italia è appestata dall’ignoranza. E il sindaco di La Spezia è demente” ed è da mandare all’ergastolo” (GUARDA IL VIDEO)
Scampia: dov’è la speranza?
Mentre Renzi lancia il suo messaggio di speranza, esaltando la bellezza dell’arte fiorentina e italiana, c’è un pezzo di Paese che è rimasto fermo a una quotidianità fatta di droga, furti e degrado. Il racconto di Stefano Maria Bianchi da Scampia (GUARDA IL VIDEO)
Taranto: Ilva, il lavoro che uccide
“Il nostro scopo a 18 anni era entrare all’Ilva. Oggi siamo usati solo per il Pil nazionale e qui si muore” – racconta un operaio di Taranto a Valentina Parasecolo. La riconversione produttiva è distante anni luce e una delle baie più belle d’Italia resta deturpata dall’inquinamento. Andare via, però, non è un’opzione: “Non possiamo, altrimenti continuerebbero a speculare. Siamo costretti a difendere un posto di lavoro che uccide”. La moglie, ammalata di tumore, è costretta a dure sedute di chemioterapia e guarda dall’ospedale le ciminiere dell’Ilva: “Fa rabbia, mi sono ammalata per questo? Taranto ormai è un registro dei tumori” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere non si devono fare”
Non fare le grandi opere è come accettare un fallimento? Senza Ilva a Taranto non si lavorerebbe e neanche a Venezia bisogna stare fermi: l’immobilismo non paga (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Non ho fiducia in niente, vivo nel brutto”
Stima osserva: “Se nasci in un quartiere in cui non puoi fare nulla, è difficile dare la fiducia a persone che dicono di appartenere ad un partito politico. Io non ho fiducia in nessun partito. Io vivo alla Barona a Milano, un quartiere di merda” (GUARDA IL VIDEO)
Mirko vs Stima: “Non arrenderti, torna a credere nella politica”
Mirko bacchetta Stima: “Vedo i mie coetanei che fanno politica che ci credono: qualcosa si può fare. Se ti arrendi fai contento chi ti vuole così” (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Abbiamo toccato il fondo”
Stima ribadisce: “Vengo da un quartiere in cui per venti anni ho sentito solo dire “Problemini – Problemini – Problemini”. Se vedo che intorno è tutto una merda, parto dicendo che è tutto una merda” (GUARDA IL VIDEO)
Precari al Cocoricò
Andrea Casadio è andato a intervistare i ragazzi della riviera romagnola che provano a sbarcare il lunario accumulando due o tre impieghi. “Come mi vedo fra 10 anni? Non ne ho idea” racconta Alessandro, che ha ha appena finito il turno in pizzeria e corre alla discoteca Cocoricò per fare il pr. “Aggiungo anche un terzo lavoro e porto a casa poco meno di 2000 euro”. Nella discoteca, mentre lui lavora, i suoi coetanei ballano e nasce lo scontro con chi non ha speranze per il futuro: “Noi dovremmo fare tre lavori come te? E quando troviamo il tempo per vivere?” (GUARDA IL VIDEO)
Un giorno da escort
Pablo Trincia ha seguito la giornata di Giulia Principe, un’escort di lusso che gira l’Italia a caccia di clienti, nel suo soggiorno in un hotel di lusso napoletano. Le tariffe? Si parte da 200 euro per una cosa “tranquilla” e poi parte la contrattazione spinta. “Io lavoravo in discoteca come ragazza immagine, poi un amica mi ha suggerito che avrei potuto guadagnare in un’ora quanto prima guadagnavo in un mese”, afferma Giulia (GUARDA IL VIDEO)
Yassine: “Apprezzo chi ce la mette tutta”
Yassine commenta: “Mi rammarica vedere i giovani rassegnati: li vedo al pari di chi vende sogni. Dobbiamo essere noi quelli che costruiscono il domani. Noi dobbiamo essere detentori delle nostre speranze, dei nostri sogni” (GUARDA IL VIDEO)
Malia vs Stima: “Se non hai fiducia di nessuno, non hai fiducia di te stesso”
Malia e Stima propongono due approcci diversi alla difficile situazione giovani in Italia. E Malia rimprovera Stima: “Se non hai fiducia di nessuno è perché non hai fiducia di te stesso” (GUARDA IL VIDEO)
Filippo: “Basta col fisco che ci perseguita”
“Le Agenzie delle entrate terrorizzano le persone, se non permettiamo al milionario di muovere l’economia è chiaro che poi non c’è lavoro”. Lo afferma Filippo, che aggiunge: “I governi hanno lavorato sulla pressione fiscale: il governo Monti ne è l’esempio. Ma se l’Agenzia delle Entrate terrorizza le persone e non permette di spendere si crea immobilismo” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini contro tutti: “Apritevi un’attività”
Gualmini invita i giovani ad aprire un’attività, come una pizzeria. Ma insorgono tutti e Isabella le fa notare che la tassazione è troppo alta. E aggiunge: “Mi sono impegnata svolgendo mille lavori e alla fine non è rimasto nulla: dopo un anno ho fatto un corso della Regione Veneto pagato tre euro l’ora” (GUARDA IL VIDEO)
I trans di Napoli
Nelle vie intorno all’hotel dove Giulia riceve i suoi clienti a 200 euro l’ora, si svela un altro mondo: qui i transessuali si vendono a 20 euro per fare sesso in macchina. “Non è possibile, io a 20 euro vado dal parrucchiere” attacca Giulia, che accompagna Pablo Trincia nel suo viaggio per la prostituzione napoletana, ma una trans replica: “La donna non ormai non fa più la donna e tutti gli uomini vengono da noi. Io faccio 20 clienti a sera” (GUARDA IL VIDEO)
Il casting dello sceicco in Veneto
Un misterioso sceicco nei mesi scorsi è venuto in Veneto per cercare 60 dame di compagnia. Requisiti necessari: essere bellissime e avere misure perfette, prontamente verificate col centimetro prima di un breve colloquio. In fila sono tantissime, tutte fra i 18 e i 28 anni, la maggior parte disoccupate. La promessa? Shopping illimitato e 100 euro al giorno di paga. “Sono disposta a dare tutti i consigli che lo sceicco necessità” – ammette una ragazza di 19 anni – “certo, se trovo un Principe che mi vuole…”. Una ragazza puntualizza: “Ci hanno definito prostitute, ma non è così”. Il racconto di Francesca Fagnani (GUARDA IL VIDEO)
Isabella: “Lo Stato non aiuta i piccoli imprenditori”
Isabella accusa: “Un tabaccaio paga il 51% di tasse: con il resto deve pagare affitti, mutuo e altre spese. Poi ci stupiamo se gli imprenditori si suicidano” (GUARDA IL VIDEO)
Malia: “Il modello paterno è importante”
“Nel momento in cui il figlio è un problema vuol dire che il padre ha sbagliato nell’educazione”. Lo afferma Malia, che aggiunge: “C’è chi venendo dalla povertà riesce a costruirsi una vita, mio padre per me è stato un modello, anche se era povero” (GUARDA IL VIDEO)
Vittoria: “Ho investito nella mia formazione e ho vinto”
“C’è chi nasce in una culla d’oro e chi nasce senza camicia: io ho detto ce la farò, ce la voglio fare. Per me ho preteso quello che volevo: mi sono rimboccata le maniche”. Lo afferma Vittoria, che aggiunge: “Non è vero che ha diritto di sognare solo chi è nato in una culla d’oro. Io mi sono assunta le mie responsabilità, ho preteso per me una vita che mi somigliasse” (GUARDA IL VIDEO)
Mariano: “Vado a vendere gli orologi in Messico”
“Vado a vendere orologi in Messico dove ho più opportunità di vendere merce cinese rispetto all’Italia”. Sono le parole di Mariano, seguito da Cesare che racconta di avere una figlia di 7 anni e di essere disoccupato (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Le riforme e le persone singole non cambiano il mercato del lavoro”
Secondo la Gualmini, non sono le riforme o le singole persone a cambiare la situazione o il mercato del lavoro. E’ un tema profondo: in Germania c’è una situazione positiva perché hanno investito dagli anni sessanta (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Cecilia: “Renzi crea speranza con gli slogan”
Cecilia apprezza l’idea di Renzi di dare più equità tra le generazioni. Silvia: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan”. Cecilia e Silvia affrontano il tema delle riforme del lavoro proposte da Renzi. Cecilia apprezza il concetto di dare più equità tra i giovani e i pensionati. Ma Silvia insorge: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan” (GUARDA IL VIDEO)
Andrea vs Gualmini: “No al modello tedesco”
Andrea ribatte alla Gualmini: “Se per arrivare al livello della Germania, dobbiamo dare erogare 450€ al mese senza passare per lo Stato, io dico di no”. Gualmini ammette che i mini jobs tedeschi sono solo un pezzo della strategia economica della Germania (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Mi cadono le braccia quando sento una persona giovane dire cose vecchie”
Nuovo scontro dialettico tra Marco Travaglio ed Elisa sul tema dell’integrità morale del M5S e della speranza. “Viviamo dentro un sistema che coinvolge centro, destra e sinistra e non si può imbellettarlo con una faccia nuova” – osserva il condirettore de Il Fatto Quotidiano – “La speranza non si nega a nessuno. Chiedo scusa a Elisa se prima mi sono infervorato, ma mi cadono le braccia quando sento da una persona fresca dire cose vecchie”. E motiva con dovizia di dettagli le ragioni per cui dietro la faccia nuova di Renzi c’è il vecchio e il M5S, pur coi suoi errori, propone una lettura dell’Italia che più si avvicina, secondo il giornalista, alla realtà. Ad Elisa, infine, risponde: “Simpatizzo per i parlamentari del M5S, non per Grillo” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere di Venezia fanno capo a persone arrestate”
Marta racconta l’esperienza veneziana, quando Palo Cossa tradì secondo lei la città (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti”
Gualmini e Travaglio rispondono a Marta. La Gualmini rimprovera la ragazza per essere poco sintetica e afferma: “”Se ci sono i ladri, vanno spazzati via”. Travaglio puntualizza: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti che ci avevano avvertito di quello che succedeva a Taranto, a Venezia e in altri posti. E dobbiamo chiedere scusa a tutti quelli che hanno detto che è il sistema a prevedere i ladri e che le tangenti non sono la conseguenza delle grandi opere, ma le grandi opere sono la conseguenza delle tangenti” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro: dallo scandalo Mose a Grillo e a Renzi
La settimana appena trascorsa raccontata da Vauro con le sue vignette: dal contestato incontro tra Grillo e Farage fino allo scandalo veneziano del Mose e al governo Renzi (GUARDA IL VIDEO)
I finalisti di Generazione Reporter
Giulia Innocenzi presenta i tre finalisti dell’edizione di Gnerazione Reporter, scelti dalla giuria presieduta da Carlo Freccero (GUARDA IL VIDEO)
La premiazione di Generazione Reporter
Michele Santoro, Giulia Innocenzi e Vauro premiano i tre finalisti dell’annuale concorso “Generazione Reporter”. Il vincitore è Angelo De Luca, che collaborerà nella prossima stagione per sei mesi con Servizio Pubblico (GUARDA IL VIDEO)
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Bologna, 21 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Si è chiusa da poche ore la prima tappa dello 'Stem women congress': Bologna 'la dotta' ha aperto la stagione 2025 in un evento sold out organizzato in collaborazione con Fondazione Golinelli e Rete CapoD, con la direzione scientifica di Daniela Piccinini, aperto dalle istituzioni e guidato con grandissimo brio da Serena Dandini, che ha dato il microfono a voci straordinarie di chi ha davvero fatto la storia di un nuovo genere di futuro, come recitava il titolo dell’evento e che quotidianamente si impegna perché questo futuro di parità si raggiunga quanto prima ovunque. Perché il ritardo di genere rimane fortissimo, in tutta Italia e nel resto d’Europa, con un divario che emerge già nelle scelte delle scuole secondarie.
Due le sessioni di questo Step by Stem, introdotte da un racconto sul ruolo delle scienziate fatto da Elena Cattaneo, senatrice, farmacologa e biologa nonché docente all’Università di Milano: il primo teso ad approfondire i pregiudizi di genere rispetto alla conoscenza con Amalia Ercoli Finzi, prof. del Politecnico di Milano, Camilla Gaiaschi, sociologa ricercatrice all’Università del Salento, Elsa Fornero, prof. di Economia all’Università di Torino, Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr; il secondo invece alla 'Passione e perseveranza', con il racconto di storie che fanno la differenza come quelle di Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marica Branchesi, prof. di Astrofisica al Gran Sasso Science Institute, Alaide Chieffo, prof. di Cardiologia Università San Raffaele e presidente european association percutaneous cardiovascular interventions (eapci) 2024-2026, l’attrice e scrittrice Marinella Manicardi, Barbara Mazzolai, direttore associato per la robotica e direttore dell’unità di ricerca di robotica bioispirata all’Istituto italiano di tecnologia di Genova e Chiara Montanari, ingegnere e capo missione in Antartide.
A chiudere la mattinata la storia di Maria Di Mauro, studentessa di ingegneria aerospaziale alla Federico II di Napoli e Alfiere del Lavoro 2024. Un emozionante viaggio tra tante storie personali che hanno illustrato come la grande sfida, come è stato ricordato, debba ancora confrontarsi con il rischio di tornare addirittura indietro e di come il percorso debba essere necessariamente compiuto insieme, dall’universo maschile e quello femminile. Perché la parità è un vantaggio per tutta l’umanità, come più volte ricordato: provarci - e riuscirvi - è un imperativo.
Nel pubblico in ascolto, divertito e ammaliato dalla carrellata di voci, un ricchissimo parterre di ragazzi in età scolare di un territorio, quello dell’Emilia-Romagna, decisamente all'avanguardia nel panorama Stem in Italia, grazie al suo tessuto accademico, da un lato, e industriale, dall’altro. Gli studenti sono stati sollecitati da una grande interattività generata dall’ascolto delle storie, sia attraverso la richiesta di partecipare costruendo insieme una tagcloud di parole che meglio rappresentano la parità e con un gioco di selfie con gli specchi, ispirato alla Sala delle donne del Parlamento, in cui rappresentarsi circondati dalle fotografie delle relatrici. E immaginare il futuro come presente e possibile, proiettandosi nel proprio sogno.
Determinazione, cultura, alleanza, solidarietà; ma anche educazione all’uguaglianza, consapevolezza e collaborazione da parte dei maschi: sono queste le parole più votate dagli studenti tra il pubblico. A fare da contraltare, quella delle relatrici: passione, divertimento, coraggio, fantasia.
Racconta Antonio Danieli, vicepresidente e direttore generale di Fondazione Golinelli: "L'Emilia-Romagna si distingue per un ecosistema scientifico e tecnologico d’eccellenza, in cui ricerca, industria e formazione si integrano per generare innovazione. Eppure, il divario di genere nelle discipline Stem è ancora una sfida importante su cui è fondamentale continuare a lavorare con impegno. Il valore di iniziative come quella di oggi risiede nella capacità di creare connessioni tra scuole, università, imprese e istituzioni, dando voce a modelli di riferimento femminili che possano ispirare le nuove generazioni. Fondazione Golinelli crede fortemente in questo percorso e continuerà a investire in progetti che rendano l’accesso alla conoscenza e all’innovazione un diritto di tutti, senza distinzioni".
Aggiunge Lucia Ghirardini, presidente di Rete Capod: “Senza un ruolo centrale della scuola, cambiare il futuro è impossibile. Su questo si innestano molti dei nostri progetti, volti a sradicare bias e stereotipi nelle nuove generazioni sin dall’infanzia, contribuendo così attivamente ad un cambiamento culturale, incentrato su inclusione, equità ed uguaglianza. Un percorso di scoperta, dove le alleanze sono cruciali e generative e l’evento di oggi ne è una dimostrazione tangibile.”
“La ricchezza degli scambi è stata emozionante anche per noi” conclude Morena Rossi, responsabile dei contenuti di Stem women congress Italia. “I ragazzi e le ragazze presenti ci hanno dimostrato ancora una volta il potere trasformativo dell’ascolto di storie vere: abbiamo bisogno di role model e di una nuova narrazione per rimettere un po’ di ordine nelle vicende e nelle parole che sono sempre state usate per definire il mondo che ci circonda. Eventi come questi sono l’opportunità per nutrire i discorsi e non solo gli algoritmi, di diversità, inclusività ed equità”.
Nato nella penisola iberica e portato in Italia da Orange Media e Women at Business, lo Stem women congress è un format rodato che ha debuttato per la prima volta lo scorso anno nel nostro Paese, coinvolgendo tutti gli attori della filiera: grandi e grandissime aziende, istituzioni, role model e studenti che si sono alternati sul palco costruendo un percorso multiplo su più giornate, chiamate Stem Days, che avrà il suo culmine nel Congresso di Milano il 15 ottobre a Palazzo Castiglioni.
Alla tappa odierna di Bologna, patrocinata dal Mur (ministero dell'Università e della Ricerca), da Regione Emilia-Romagna, Comune e Città Metropolitana di Bologna, seguirà quella del 30 maggio a Roma con un focus sull’orientamento dei giovani, ragazzi e ragazze, verso le competenze più richieste dal mercato del lavoro.
Roma, 21 feb. (Adnkronos Salute) - La Commissione europea (Ce) ha approvato in maniera condizionata belzutifan, inibitore orale del fattore 2 alfa inducibile dall'ipossia (Hif-2α), in monoterapia per 2 indicazioni. La prima riguarda il trattamento di pazienti adulti affetti dalla malattia di Von Hippel-Lindau (Vhl), una patologia rara, che necessitano di terapia per carcinoma a cellule renali (Rcc) localizzato, per emangioblastomi del sistema nervoso centrale (Snc) o per tumori neuroendocrini del pancreas (pNet) associati alla malattia di Vhl e per i quali le procedure locali non sono adeguate. La seconda indicazione riguarda i pazienti adulti affetti da carcinoma del rene (Rcc) a cellule chiare avanzato, progredito dopo 2 o più linee di terapia che includevano un inibitore del recettore di morte programmata di tipo 1 (Pd-1) o del ligando di morte programmata di tipo 1 (Pd-L1) e almeno 2 terapie mirate verso il fattore di crescita endoteliale vascolare (Vegf).
L'approvazione di queste due indicazioni da parte della Ce - riporta una nota diffusa da Msd - si basa sui risultati degli studi Litespark-004 e Litespark-005 e segue la raccomandazione positiva del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), lo scorso dicembre. E' la prima approvazione di belzutifan nell'Ue per il farmaco che ora è autorizzato in più di 30 Paesi per i pazienti adulti con Rcc avanzato precedentemente trattati e in più di 40 Paesi negli adulti con alcune forme tumorali associate alla malattia di Vhl. All'Istituto oncologico veneto (Iov) di Padova e all'Ospedale San Raffaele di Milano, 2 Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) che svolgono attività di ricerca e assistenza medica avanzata, sono attivi programmi specifici per le persone colpite dalla patologia rara.
"La malattia di Von Hippel-Lindau - spiega Alfonso Massimiliano Ferrara, endocrinologo Unità Tumori ereditari, Iov di Padova - è una sindrome ereditaria, quindi geneticamente determinata, che predispone allo sviluppo di tumori benigni e maligni a carico di diversi organi, dal rene, al pancreas al sistema nervoso centrale. Allo Iov, dal 2003 a oggi, abbiamo seguito 331 pazienti colpiti da questa patologia, appartenenti a 178 diverse famiglie provenienti da tutte le regioni d'Italia. Tra le diverse manifestazioni della sindrome, l'emangioblastoma, in particolare, è un tumore benigno del sistema nervoso centrale, ma poiché si forma in uno spazio ristretto, cioè la scatola cranica se riguarda il cervelletto o il canale vertebrale, se colpisce il midollo spinale può causare complicazioni importanti, fino anche alle tetraplegie. Similmente, alcuni angiomi (alias emangioblastomi) della retina, se non prontamente trattati, possono condurre alla cecità. Negli organi viscerali, come rene e pancreas, si possono formare lesioni cistiche che hanno, per lo più, un comportamento benigno oppure tumori maligni, come il carcinoma a cellule renali o il tumore neuroendocrino del pancreas".
Nella malattia di Vhl "il primo approccio, tradizionalmente, è costituito dalla chirurgia - chiarisce Ferrara - Questi pazienti vengono sottoposti a innumerevoli interventi chirurgici, in media fino a 6-8. L'approvazione di belzutifan da parte della Ce è destinata a cambiare la pratica clinica nei vari Paesi, inclusa l'Italia quando il farmaco sarà rimborsato dall'Agenzia italiana del farmaco. L'arrivo di belzutifan rivoluzionerà l'approccio alla malattia di Vhl nelle sue diverse manifestazioni. Infatti in alcuni casi il trattamento chirurgico o locoregionale non può essere eseguito, pertanto è fondamentale avere a disposizione una terapia sistemica efficace, come evidenziano i risultati dello studio clinico registrativo con significativi tassi di risposta obiettiva".
L'approvazione di belzutifan "rappresenta una svolta decisiva nella gestione dei tumori associati alla malattia di Von Hippel-Lindau – sottolinea Alessandro Larcher, urologo e responsabile del programma Vhl dell'Irccs Ospedale San Raffaele Milano - Questa terapia farmacologica innovativa, la prima in questo ambito, diventa uno strumento fondamentale per la cura delle persone con tumore del rene ereditario, che si affianca alle strategie esistenti di sorveglianza, ablazione e chirurgia. Le persone con carcinoma a cellule renali associato a malattia di Vhl, infatti, sono costrette a subire molti trattamenti ai reni, che possono comprometterne la funzione a lungo termine portando conseguenze come dialisi o trapianto. All'Ospedale San Raffaele è attivo un programma specifico dedicato che affianca la cura dei pazienti con Vhl e la ricerca traslazionale che ha portato al riconoscimento di Clinical Care Center da Vhl Alliance, la più importante associazione di pazienti e medici dedicata, a livello globale".
Dal 2021 "seguiamo oltre 50 famiglie - prosegue Larcher - centralizzando gli esami diagnostici, le valutazioni cliniche ed i trattamenti specialistici. Nel nostro centro, abbiamo eseguito più di 50 interventi chirurgici per oltre 100 carcinomi renali Vhl, sviluppando una tecnica di 'precision surgery' basata su imaging avanzato e combinazione di chirurgia ed ablazione per aumentare al massimo la preservazione di tessuto funzionante riducendo il rischio di insufficienza renale. Anche in centri ad alto volume questi interventi sono complessi dal punto di vista tecnico e pesanti per il paziente. Avere a disposizione una terapia innovativa come belzutifan può ridurre il numero di interventi chirurgici necessari e la loro complessità, con un miglior controllo della malattia. Questa riduzione nell'uso della chirurgia è stata già evidenziata nello studio registrativo, grazie a una un'ottima risposta sui tumori primitivi, a fronte di un buon profilo di tossicità".
I risultati della ricerca clinica su belzutifan "dimostrano il nostro impegno anche nelle neoplasie rare - dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata Msd Italia - Le persone con tumori associati alla malattia di Vhl finora erano prive di opzioni farmacologiche. Belzutifan può cambiare la vita di questi pazienti per i quali esiste un forte bisogno clinico insoddisfatto. Ora è necessario che questa innovazione terapeutica sia resa disponibile quanto prima anche in Italia. Devono essere eliminati i freni normativi e burocratici che ostacolano l'innovazione, definendo anche nuovi meccanismi di accesso precoce. La salute dovrebbe sempre essere considerata un investimento sul futuro e, per questo, necessita di risorse e tempestività".
Aggiunge Marjorie Green, vicepresidente senior e direttore di Oncologia e sviluppo clinico globale, Merck Research Laboratories: "L'approvazione di belzutifan in Ue introduce la prima e unica opzione terapeutica sistemica per i pazienti adulti con alcuni tumori associati alla malattia rara di Vhl, per i quali non sono indicate le procedure localizzate, e offre una nuova opzione ai pazienti adulti con carcinoma renale a cellule chiare, in progressione da un inibitore di Pd-1 o di Pd-L1 e almeno due terapie mirate anti Vegf. E' un momento importante e siamo soddisfatti che belzutifan, primo e unico first-in-class inibitore Hif-2α, possa ora potenzialmente aiutare questi pazienti che ne hanno necessità".
L'approvazione consente la commercializzazione di belzutifan per le sopracitate indicazioni in tutti i 27 Stati membri della Ue, in Islanda, Liechtenstein e Norvegia. I tempi per la disponibilità alla commercializzazione di belzutifan in ogni Paese della Ue dipendono da diversi fattori, tra cui il completamento delle procedure di rimborso a livello nazionale.
Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Con l’avvio dei motori della più grande talpa meccanica del gruppo Webuild in Europa, la prima ad essere operativa sull’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, è partito oggi lo scavo della galleria Saginara sul lotto 1A Battipaglia-Romagnano, realizzato da un consorzio di imprese guidato da Webuild per conto di Rfi (gruppo FS Italiane). Lunga circa 130 metri e dal peso di circa 4.000 tonnellate, la Tbm (Tunnel boring machine) 'Partenope' ha una testa fresante da 13,46 metri di diametro che la rende la più grande talpa meccanica impiegata da Webuild in Italia, ma anche in Europa, con 18 motori elettrici che generano una potenza complessiva di 10 Megawatt.
'Partenope' inizia così il suo viaggio attraverso i rilievi della Valle del Sele, scavando h24 e sette giorni su sette i 3 km della galleria Saginara, un tunnel a doppio binario e canna singola che si estende tra i comuni di Campagna e Contursi Terme, in provincia di Salerno. Per il suo funzionamento e manutenzione saranno impiegati in tutto oltre 100 tecnici altamente specializzati. Sul lotto 1A Battipaglia-Romagnano dell’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria sono complessivamente quattro le talpe che nei prossimi mesi saranno operative per la realizzazione delle 8 gallerie naturali da scavare in meccanizzato previste dal tracciato. Tre di queste sono le più grandi impiegate in Italia, ma anche in Europa, dal Gruppo Webuild.
Oltre a 'Partenope', sono attualmente in fase di trasporto e montaggio altre due gigantesche talpe gemelle, ognuna con una testa rotante di oltre 13 metri: una scaverà nei prossimi mesi le gallerie a doppio binario Serra Lunga, Acerra e Petrolla, l’altra sarà impiegata per lo scavo delle gallerie Caterina e Sicignano, entrambe a doppio binario.
Nelle prossime settimane arriveranno in cantiere anche gli ultimi moduli di una quarta Tbm che sarà impiegata per lo scavo delle gallerie a singolo binario Piano Grassi e Contursi. Questa talpa, dopo aver scavato per il Grand Paris Express in Francia, è la prima ad essere stata 'ricondizionata' direttamente nella innovativa fabbrica di Webuild a Terni, nuovo polo industriale e centro ad alta specializzazione nella rigenerazione di Tbm e di altri macchinari avviato lo scorso anno dal Gruppo.
Webuild vanta ad oggi un parco di circa 60 talpe meccaniche tra quelle in funzione, in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti in corso. In Italia sono circa 40 le Tbm Webuild previste complessivamente per i progetti in corso. Di queste, 30 sono per il sud, area del Paese in cui il Gruppo sta portando avanti 19 progetti, tra i quali le grandi opere che prevedono la realizzazione di oltre 300 chilometri di linea ferroviaria ad alta velocità ed alta capacità. Progetti che già oggi danno occupazione a 8.100 persone, tra diretti e di terzi, con il coinvolgimento di 5.400 aziende della filiera da inizio lavori.
Il lotto 1A, la cui realizzazione è affidata al consorzio Xenia composto da Webuild (leader del consorzio), Pizzarotti, Ghella e Tunnel Pro, ricade nel territorio della provincia di Salerno ed è parte integrante del più ampio progetto per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Il lotto 1A, nello specifico, prevede la realizzazione di 35 km di linea ferroviaria veloce tra le città di Battipaglia e Romagnano, incluse 20 gallerie (di cui 8 da scavare con l’impiego di quattro Tbm) e 19 viadotti. Prevista anche la realizzazione a Romagnano di un bivio per l'interconnessione della nuova linea con quella esistente che da Battipaglia va verso Metaponto e Potenza.
Milano, 21 feb. (Adnkronos) - Il Comune di Terno d'Isola (Bergamo) non si costituirà parte civile nel processo che vede imputato Moussa Sangare per l'omicidio di Sharon Verzeni avvenuto il 30 luglio 2024. La prima udienza del processo è prevista per martedì 25 febbraio davanti alla Corte d'assise di Bergamo. "Pur sussistendo un pregiudizio istituzionale per l'istituzione comunale, l'amministrazione ha comunque deciso di non partecipare attivamente al processo come parte lesa. Il Comune - si legge in una nota - esprime piena fiducia nell’operato della magistratura e rinnova la propria vicinanza alla comunità e ai familiari della vittima, auspicando che il processo possa fare piena luce sui fatti accaduti e garantire giustizia".
L’omicidio di Sharon Verzeni "ha esercitato un grande impatto sulla vita nel nostro Comune e non solo. La comunità ha nutrito per lunghe settimane un senso di inquietudine e insicurezza, amplificato dal grande risalto che il caso ha avuto nel discorso pubblico e nelle cronache nazionali. Indubbiamente, il tragico episodio ha recato un danno all’immagine del territorio, generando un allarme sul tema della sicurezza" le parole del sindaco di Terno d'Isola, Gianluca Sala.
"I fenomeni di microcriminalità e di disturbo della quiete pubblica non vanno però messi sullo stesso piano del doloroso omicidio di Sharon Verzeni, che non presenta relazione con i problemi pregressi che abbiamo riscontrato sul territorio, per cui ci battiamo da anni attuando un programma di sicurezza urbana concreto, partecipativo e trasversale" aggiunge. L'amministrazione comunale crede che il riscatto di Terno d’Isola "non passi dalle aule del tribunale. Bensì, riteniamo che il rilancio della credibilità del paese debba passare dalla partecipazione civile alla vita pubblica e continuando a investire sul miglioramento della qualità della vita, attraverso opere pubbliche e progetti sociali". Tutto mentre "continueremo ad onorare la memoria di Sharon, consolidando il dialogo con le forze dell'ordine e le istituzioni comunali" conclude il sindaco.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - A sedici anni dall'ultima presenza di un Capo dello Stato, in quel caso Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna in Giappone per una visita ufficiale in programma da lunedì 3 a domenica 9 marzo. Un appuntamento che suggella una fase di svolta nei rapporti tra l'Italia e il Paese del Sol Levante, visto che l'entrata in vigore nel 2023 del Partenariato strategico e il successivo Piano di azione siglato tra i rispettivi Governi l'estate scorsa in occasione del G7 a Borgo Egnazia segnano l'avvio di un rapporto caratterizzato da un nuovo dinamismo, che si preannuncia foriero di conseguenze positive e di prospettive da esplorare, che vanno ad inserirsi in una già collaudata comunanza di vedute e di interessi sul piano politico ed economico.
Basti pensare all'attenzione sempre crescente dell'Italia per le problematiche del Sud-est asiatico, con l'intensificazione di un dialogo a livello Nato e tra Unione europea e Giappone, per il quale il partenariato con gli Stati Uniti rappresenta un pilastro fondamentale, anche per la stabilità dell'Indo-pacifico. Con la necessità per il Paese del Sol Levante di trovare un equilibrio nei rapporti con la Cina, tra tensioni di carattere geopolitico da governare e interessi commerciali da salvaguardare.
Le circa 150 nostre aziende che operano in Giappone e le circa 380 giapponesi che sono nel nostro Paese, il Business-Forum in programma a Roma il prossimo 13 maggio, con la partecipazione di circa 200 imprese nipponiche e italiane, sono invece la dimostrazione di quanto sia rilevante e in crescita la partnership economica, che oltre alla presenza italiana nei tradizionali settori del design, della moda e dell'agroalimentare vede aumentare la collaborazione sul piano industriale e tecnologico. Si inserisce proprio in questo contesto il progetto Gcap per il caccia di sesta generazione basato sulla collaborazione tra Italia, Giappone e Regno Unito.
Si svilupperà quindi lungo questa direttrice il programma della visita di Mattarella, con impegni di carattere istituzionale, economico e culturale. Lunedì 3 marzo alle 19 ora locale (8 ore avanti il fuso orario rispetto all'Italia), il Capo dello Stato vedrà a Tokyo la comunità italiana. Poi il giorno dopo l'incontro con l'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako e i colloqui con gli speaker, rispettivamente, della Camera dei Rappresentanti e della Camera dei Consiglieri. Quindi il concerto del tenore Vittorio Grigolo, offerto dal'Italia alla presenza dei rappresentanti della Casa imperiale.
Mercoledì 5 alle 11 è previsto un confronto del presidente della Repubblica con rappresentanti della Confindustria giapponese ed esponenti dell'imprenditoria italiana, mentre alle 18 Mattarella vedrà il premier giapponese, Shigeru Ishiba.
Nelle giornate di giovedì e venerdì il Capo dello Stato sarà invece a Kyoto, dove sono in programma appuntamenti di carattere artistico e culturale e l'incontro con i nostri connazionali. Particolarmente significativa, anche per i risvolti legati alla attuale e delicata situazione internazionale, l'ultima tappa a Hiroshima, prevista sabato 8 marzo, con la visita al Museo della Pace e l'incontro con l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari e con l'organizzazione Nihon Hidankyo, impegnata per l'abolizione delle armi nucleari e insignita lo scorso anno del Premio Nobel per la pace. Domenica 9 il rientro a Roma.
Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Con il 'ritocco' al rialzo annunciato dal Mef diventa più appetibile il Btp Più, il nuovo titolo di Stato a 8 anni, il cui collocamento si è chiuso alle 13 con quasi 15 miliardi raccolti. Rispetto ai rendimenti originari (2,80% i primi 4 anni e 3,60% i successivi 4) l'aumento annunciato - rispettivamente a 2,85% e 3,70% - rappresenta un incremento complessivo di oltre l'8% sul fronte interessi. Infatti, investendo 10 mila euro, e considerando la trattenuta del 12,5% (inferiore a quella del 26% applicata sui dividendi azionari) in 8 anni il risparmiatore può incassare 2422 euro netti, a fronte dei 2240 euro previsti con i rendimenti 'iniziali'. Un dato che rappresenta un rendimento netto del 3,03% annuo: è questo il dato di riferimento per giudicare la redditività del titolo a fronte dell'inflazione (che inevitabilmente erode il valore delle somme investite). Se la Bce dovesse riuscire nell'intento di mantenere stabilmente la crescita dei prezzi sotto il 2%, allora chi ha investito nel Btp Più potrà dire di aver fatto un buon affare. Ma sull'inflazione, come insegna la storia recente, è difficile fare previsioni.
(Adnkronos) - La letteratura fantastica in Italia si prende sempre più spazio. Questo fine settimana si tiene a Roma la prima edizione di ‘Oblivion, fiera del libro, del fumetto e dell’irrazionale', dedicata alla letteratura di genere horror, fantasy, fantascienza e weird.
"È nato tutto da una pizza a San Lorenzo insieme a Claudio Kulesko, Paolo di Orazio ed Edoardo M. Rizzoli", spiega all’Adnkronos Emmanuele Pilia, alla direzione editoriale dell’evento. "Volevamo ribadire il valore artistico letterario del mondo della letteratura fantastica, che in Italia ha poche piattaforme in cui fare rete e in cui avere dignità, e così ci siamo ispirati a eventi come ‘Stranimondi’ e ‘Marginalia’ che si svolgono a Milano, per creare qualcosa di simile", dice.
Alla Città dell’Altra Economia, nel quartiere Testaccio di Roma, il 22 e il 23 febbraio, 45 case editrici indipendenti italiane propongono i propri libri e un programma ricco di incontri, che si terranno tra le 10 e le 20 di sabato e domenica. "Niente presentazioni classiche, ma piccole conferenze sui temi in cui siamo riusciti a coinvolgere tutti gli editori", spiega Pilia. E così dalla crisi climatica al femminismo, dall’intelligenza artificiale alle relazioni affettive sono tantissimi gli argomenti che verranno affrontati da autori ed editori attraverso la lente della letteratura di genere.
Nell'anno che si è appena concluso si è registrato un calo del numero generale di lettori, eppure il fantasy è in controtendenza: le vendite nel 2024 sono cresciute del 27,1% da gennaio a ottobre, superando il milione di libri venduti. Gli italiani hanno riscoperto un genere considerato a lungo di ‘serie b’? “I lettori e le lettrici italiani – spiega Pilia – hanno sempre letto tanta letteratura fantastica, ma prima era meno monitorata. Pensiamo alla collana di successo ‘Urania’, che esce in edicola e non è tracciata. Però negli ultimi anni c’è stata sicuramente una crescita dell’ecosistema editoriale: ci sono più editor, più traduttori, sono nate molte case editrici di genere che hanno portato un ‘know how’ che prima era appannaggio di accademici. È aumentata la qualità, ma anche il discorso attorno al genere, con un grande lavoro di riscoperta del fantasy italiano".
Non c’è una motivazione unica dietro alla cresciuta di interesse registrata negli ultimi anni: da un lato ci sono il successo di saghe letterarie e cinematografiche/televisive come ‘Harry Potter’, ‘Hunger Games’ o ‘Il trono di spade’, dall’altro c’è chi ritiene che il fantasy, con le sue metafore, sia uno strumento utile a interpretare il tempo presente. Emmanuele Pilia ci tiene a sottolineare l’aspetto più importante quando si devono avvicinare nuovi lettori: "Credo che l’idea moralistica che leggere sia utile e necessario abbia danneggiato la letteratura. Leggere è divertente, è bello, è fico. Si può paragonare a una partita di calcio o una cena fuori. Bisogna desacralizzare la lettura per darle valore e noi, con il nostro evento, abbiamo puntato tutto su questo concetto anche per avvicinare chi non ha ancora scoperto il fantastico".
La manifestazione, che beneficia del patrocinio del Comune di Roma, dell’Assessorato alla Cultura e del I Municipio, è completamente gratuito e non sarà solo un'occasione per i lettori, ma anche per chi sogna di lavorare nel campo. Nel corso della fiera infatti verrà assegnato il Premio di Racconti Brevi, "dedicato agli autori e alle autrici che vogliono esplorare i temi dell’horror, del fantasy, della fantascienza e del weird", si legge sul sito ufficiale, e che avranno così l'opportunità di sottoporre il proprio scritto a una giuria di editori esperti, presenti alla fiera. Sono previste anche diverse menzioni speciali, con relativi premi e targhe, per le opere che si distingueranno per originalità e stile. (di Corinna Spirito)