L’Europa che continua ad inviarci le proprie raccomandazioni, l’estensione del bonus Irpef alle famiglie numerose che salta, la Corte dei conti che sottolinea, ancora una volta, come il 21% dell’economia italiana sia sommersa e come la pressione fiscale nel nostro Paese sia di 4 punti oltre la media Ue. Insomma, un quadro critico, dove l’unica opportunità per il futuro, stando anche al voto degli italiani nelle ultime elezioni europee, sembra Matteo Renzi. Ma è davvero così? I 24 giovani di Giulia Innocenzi si confrontano con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il giornalista Marco Travaglio e la politologa Elisabetta Gualmini. Nel corso della puntata Vauro racconta a suo modo l’attualità, mentre Michele Santoro introduce la puntata. Il pubblico può interagire durante la diretta utilizzando Twitter e può scegliere (utilizzando l’hashtag #stocon ed il nome della persona scelta tra i 24) il giovane che ha l’ultima parola con uno degli ospiti presente in studio.
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Santoro su Mose e Rai: “Caro Renzi…”
Editoriale di Michele Santoro che apre l’ultima puntata di Announo, rivolgendosi idealmente a Matteo Renzi e commenta le sue parole (“Il problema sono i ladri e non le regole”). Ma menziona il libro di Gianantonio Stella e approfondisce lo scandalo Mose di Venezia: “Da noi solo un detenuto su 300 va in carcere per reati economici e fiscali. In Germania sono 10 volte di più e gli scandali 100 volte di meno. Il Mose ècominciato nel 1987, doveva finire nel 1995 e finirà nel 2016, se Dio vuole. Doveva costare 1 miliardo e 300 milioni, costerà 5 miliardo e mezzo, se Dio vuole. E secondo lei questo succede dove le regole funzionano?. Presidente Renzi, io “mi fido di te”, ma come riusciremo ad assegnare un’opera pubblica in maniera trasparenza ed efficace?”. Poi il giornalista si sofferma sui tagli Rai. E rivolgendosi a Renzi, osserva: “Il l problema della Rai non sono le antenne, ma i programmi. Noi di Annozero siamo stati pagati per andare via, ma nessuno ha scioperato. Dice Grillo che 11mila dipendenti Rai potrebbero riempire le reti facendo da soli i programmi. E’ una balla. Molti sono professionisti di prim’ordine, umiliati dal cattivo utilizzo e da bassi compensi. Ma quanti dirigenti sanno da che parte bisogna cominciare per fare un programma?”. E aggiunge: “Renzi, rottami pure e vediamo se trova un modo per distinguere tra i capaci e i meno capaci a fare programmi. Ma tra i meno capaci ci sono quelli che sono stati promossi dai leader di partito che l’hanno preceduto e che hanno retto il sacco agli uomini di Berlusconi quando hanno trasformato la Rai in una versione “Villa Serena” di Mediaset. O la Rai cambia in fretta, o gli italiani sono i primi a buttare questa televisione dalla finestra”. Santoro, giocando sul nome del premier, menziona la fiction “Don Matteo”. E conclude, salutando il pubblico: “La vostra sfida l’ho capita. Ci vediamo dopo l’estate e vediamo se avrò ancora filo per tessere la mia tela” (GUARDA IL VIDEO)
Il mondo dei giovani tra matrimoni, discoteche e voglia di futuro
Cosa si aspettano giovani italiani? Renzi è davvero la speranza? Announo racconta l’ultima notte da single di tanti giovani che, nonostante il lavoro che manca e le difficoltà economiche, non rinunciano a sposarsi e a concedersi un’ultima serata di eccessi a Rimini. “Faccio un lavoro del cazzo, ho ventidue anni ma voglio dei bambini” racconta una delle future spose. “È l’ultima sera per stare felici, da domani si vedrà” rispondono due invitati. Il ritratto di una generazione fra fiducia e paure per il futuro, raccontata da Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Si inventano i cappotti per rubare i bottoni”
Marco Travaglio spiega il suo editoriale pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, in cui invita, a proposito dello scandalo Mose di Venezia, a chiedere scusa a Beppe Grillo e al M5S. E osserva: “Da mesi parliamo di un’elemosina di 80 euro, delle 5 auto blu vendute, del grano saraceno dei 5 Stelle, del cappellino di Casaleggio mentre gli altri rubano. Ma vaffa, ma chi se ne frega del 90% delle cose di cui parliamo, mentre ancora oggi destra, sinistro e centro si stanno mangiando il Paese”. E sottolinea la spesa abnorme per il Mose: “Rubano su tutto, da sempre, su qualunque cosa, scientificamente, 24 ore su 24, senza consulenze, senza eccezioni, senza appalti. Le regole vengono inventate per permettere a chi ruba di rubare”. Ma non si astiene dal criticare Grillo: “Era giusto bastonare Grillo per la scelta di Farage, ma riportiamo le cose alle loro dimensioni”. E osserva: “Il vero sistema è inventare una politica che non abbia bisogno di soldi, per farla e per avere soldi. Questo è il merito principale del M5S” (GUARDA IL VIDEO)
L’appello di Renzi a nonni e genitori: “Datemi fiducia”
Matteo Renzi lancia il suo messaggio di speranza per il Paese da Firenze, alla chiusura della campagna elettorale: “Ho visto nelle nostre città persone belle e persone rassegnate. Però mi sono convinto che di fronte alle difficoltà non ci arrenderemo alla rassegnazione. Ai nostri figli lasceremo una macchina che funziona, non dovete avere paura se alla guida del Paese c’è una nuova generazione” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio vs Elisa: “Per te un giornalista deve leccare il cu…?”
Rovente polemica tra Elisa e Marco Travaglio, accusato di essere disfattista. “Lei critica tutto e tutti solo per avere fama e carriera. Se vince Grillo, lei dovrà cambiare lavoro” – accusa la ragazza – “Perché bisogna giudicare un Paese dal numero dei detenuti? Deve valere la presunzione di innocenza”. Travaglio replica che il lavoro di un giornalista è raccontare la realtà dei fatti, anche quando non è rosea: “Ma secondo te un giornalista è uno che lecca il culo ai politici? Almeno leggi il labiale” (GUARDA IL VIDEO)
Niccolò: “La verità sta nel mezzo”
Secondo Niccolò, l’indignazione è una cosa che dovremmo provare tutti, ma dal punto di vista mediatico, molti temi importanti non sono in primo piano. E sottolinea: “La soluzione non è distruggere il sistema” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Non tutti sono i ladri”
Secondo la Gualmini, dobbiamo stare fermi a quello che i cittadini ci dicono e non parlare di aria fritta. Le classi politiche immobili hanno prodotto sistemi che non riuscivano ad essere scalfiti. E non vuole che passi il messaggio che tutti siano ladri. E aggiunge: “Se Grillo va con Farage centrerà l’obiettivo di arrivare al 5-7 per cento” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Io campo sulle critiche? Come dire che Saviano campa sulla camorra”
Marco Travaglio si augura che Renzi riesca almeno in un centesimo di quello che ha promesso. Risponde alle critiche di Elisa e osserva: “Intanto oggi il Governo ha fatto saltare la legge anticorruzione a favore di Berlusconi che non vuole il falso in bilancio. Il Mose è stato inventato per rubare. Le grandi opere sono quasi tutte inutili. Le piccole opere non vengono fatte perché non movimentano tanti soldi” (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Travaglio: “Lei dipinge bene i grillini e difendeva Orsoni”
Silvia accusa Travaglio di aver lodato in passato Orsoni rispetto a Brunetta come candidato sindaco di Venezia. E gli rinfaccia di difendere sempre i grillini, anch’essi cointlvi in Rimborsopoli rillini indagati piuttosto che indaffarati a sistemare i problemi relativi ai rimborsi. Intanto, Marco Travaglio in un editoriale difendeva Orsoni, sindaco inquisito di Venezia (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Avevo scritto che Orsoni aveva rimpicciolito Brunetta, non che era onesto”
Travaglio puntualizza sulle sue parole passate “Dicevo che Orsoni era una persona seria perché nessuno lo conosceva nel mondo politico, era un professore, veniva dalla società civile, era un professionista serio. Era riuscito a rimpicciolire Brunetta. Non avevo scritto che era onesto” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Chiediamo scusa a Grillo”
Marta osserva: “Il governo Renzi ha tenuto segreti due dati: un parere negativo sullo scavo del canale e il parere positivo rispetto alle proposte alternative al Mose”. E aggiunge che il problema è sistemico e che Renzi non potrà risolverlo (GUARDA IL VIDEO)
Sgarbi: “Sindaco La Spezia? Demente e da mandare all’ergastolo”
Sgarbi esordisce, lamentandosi della sedia su cui è seduto: “Le vostre sedie mi piacciono esteticamente, ma fanno schifo come seduta”. Si pronuncia poi sullo scandalo Mose: “Il Mose e l’Ilva sono la dimostrazione dell’ignoranza di quelli che ci governano. L’Italia è appestata dall’ignoranza. E il sindaco di La Spezia è demente” ed è da mandare all’ergastolo” (GUARDA IL VIDEO)
Scampia: dov’è la speranza?
Mentre Renzi lancia il suo messaggio di speranza, esaltando la bellezza dell’arte fiorentina e italiana, c’è un pezzo di Paese che è rimasto fermo a una quotidianità fatta di droga, furti e degrado. Il racconto di Stefano Maria Bianchi da Scampia (GUARDA IL VIDEO)
Taranto: Ilva, il lavoro che uccide
“Il nostro scopo a 18 anni era entrare all’Ilva. Oggi siamo usati solo per il Pil nazionale e qui si muore” – racconta un operaio di Taranto a Valentina Parasecolo. La riconversione produttiva è distante anni luce e una delle baie più belle d’Italia resta deturpata dall’inquinamento. Andare via, però, non è un’opzione: “Non possiamo, altrimenti continuerebbero a speculare. Siamo costretti a difendere un posto di lavoro che uccide”. La moglie, ammalata di tumore, è costretta a dure sedute di chemioterapia e guarda dall’ospedale le ciminiere dell’Ilva: “Fa rabbia, mi sono ammalata per questo? Taranto ormai è un registro dei tumori” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere non si devono fare”
Non fare le grandi opere è come accettare un fallimento? Senza Ilva a Taranto non si lavorerebbe e neanche a Venezia bisogna stare fermi: l’immobilismo non paga (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Non ho fiducia in niente, vivo nel brutto”
Stima osserva: “Se nasci in un quartiere in cui non puoi fare nulla, è difficile dare la fiducia a persone che dicono di appartenere ad un partito politico. Io non ho fiducia in nessun partito. Io vivo alla Barona a Milano, un quartiere di merda” (GUARDA IL VIDEO)
Mirko vs Stima: “Non arrenderti, torna a credere nella politica”
Mirko bacchetta Stima: “Vedo i mie coetanei che fanno politica che ci credono: qualcosa si può fare. Se ti arrendi fai contento chi ti vuole così” (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Abbiamo toccato il fondo”
Stima ribadisce: “Vengo da un quartiere in cui per venti anni ho sentito solo dire “Problemini – Problemini – Problemini”. Se vedo che intorno è tutto una merda, parto dicendo che è tutto una merda” (GUARDA IL VIDEO)
Precari al Cocoricò
Andrea Casadio è andato a intervistare i ragazzi della riviera romagnola che provano a sbarcare il lunario accumulando due o tre impieghi. “Come mi vedo fra 10 anni? Non ne ho idea” racconta Alessandro, che ha ha appena finito il turno in pizzeria e corre alla discoteca Cocoricò per fare il pr. “Aggiungo anche un terzo lavoro e porto a casa poco meno di 2000 euro”. Nella discoteca, mentre lui lavora, i suoi coetanei ballano e nasce lo scontro con chi non ha speranze per il futuro: “Noi dovremmo fare tre lavori come te? E quando troviamo il tempo per vivere?” (GUARDA IL VIDEO)
Un giorno da escort
Pablo Trincia ha seguito la giornata di Giulia Principe, un’escort di lusso che gira l’Italia a caccia di clienti, nel suo soggiorno in un hotel di lusso napoletano. Le tariffe? Si parte da 200 euro per una cosa “tranquilla” e poi parte la contrattazione spinta. “Io lavoravo in discoteca come ragazza immagine, poi un amica mi ha suggerito che avrei potuto guadagnare in un’ora quanto prima guadagnavo in un mese”, afferma Giulia (GUARDA IL VIDEO)
Yassine: “Apprezzo chi ce la mette tutta”
Yassine commenta: “Mi rammarica vedere i giovani rassegnati: li vedo al pari di chi vende sogni. Dobbiamo essere noi quelli che costruiscono il domani. Noi dobbiamo essere detentori delle nostre speranze, dei nostri sogni” (GUARDA IL VIDEO)
Malia vs Stima: “Se non hai fiducia di nessuno, non hai fiducia di te stesso”
Malia e Stima propongono due approcci diversi alla difficile situazione giovani in Italia. E Malia rimprovera Stima: “Se non hai fiducia di nessuno è perché non hai fiducia di te stesso” (GUARDA IL VIDEO)
Filippo: “Basta col fisco che ci perseguita”
“Le Agenzie delle entrate terrorizzano le persone, se non permettiamo al milionario di muovere l’economia è chiaro che poi non c’è lavoro”. Lo afferma Filippo, che aggiunge: “I governi hanno lavorato sulla pressione fiscale: il governo Monti ne è l’esempio. Ma se l’Agenzia delle Entrate terrorizza le persone e non permette di spendere si crea immobilismo” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini contro tutti: “Apritevi un’attività”
Gualmini invita i giovani ad aprire un’attività, come una pizzeria. Ma insorgono tutti e Isabella le fa notare che la tassazione è troppo alta. E aggiunge: “Mi sono impegnata svolgendo mille lavori e alla fine non è rimasto nulla: dopo un anno ho fatto un corso della Regione Veneto pagato tre euro l’ora” (GUARDA IL VIDEO)
I trans di Napoli
Nelle vie intorno all’hotel dove Giulia riceve i suoi clienti a 200 euro l’ora, si svela un altro mondo: qui i transessuali si vendono a 20 euro per fare sesso in macchina. “Non è possibile, io a 20 euro vado dal parrucchiere” attacca Giulia, che accompagna Pablo Trincia nel suo viaggio per la prostituzione napoletana, ma una trans replica: “La donna non ormai non fa più la donna e tutti gli uomini vengono da noi. Io faccio 20 clienti a sera” (GUARDA IL VIDEO)
Il casting dello sceicco in Veneto
Un misterioso sceicco nei mesi scorsi è venuto in Veneto per cercare 60 dame di compagnia. Requisiti necessari: essere bellissime e avere misure perfette, prontamente verificate col centimetro prima di un breve colloquio. In fila sono tantissime, tutte fra i 18 e i 28 anni, la maggior parte disoccupate. La promessa? Shopping illimitato e 100 euro al giorno di paga. “Sono disposta a dare tutti i consigli che lo sceicco necessità” – ammette una ragazza di 19 anni – “certo, se trovo un Principe che mi vuole…”. Una ragazza puntualizza: “Ci hanno definito prostitute, ma non è così”. Il racconto di Francesca Fagnani (GUARDA IL VIDEO)
Isabella: “Lo Stato non aiuta i piccoli imprenditori”
Isabella accusa: “Un tabaccaio paga il 51% di tasse: con il resto deve pagare affitti, mutuo e altre spese. Poi ci stupiamo se gli imprenditori si suicidano” (GUARDA IL VIDEO)
Malia: “Il modello paterno è importante”
“Nel momento in cui il figlio è un problema vuol dire che il padre ha sbagliato nell’educazione”. Lo afferma Malia, che aggiunge: “C’è chi venendo dalla povertà riesce a costruirsi una vita, mio padre per me è stato un modello, anche se era povero” (GUARDA IL VIDEO)
Vittoria: “Ho investito nella mia formazione e ho vinto”
“C’è chi nasce in una culla d’oro e chi nasce senza camicia: io ho detto ce la farò, ce la voglio fare. Per me ho preteso quello che volevo: mi sono rimboccata le maniche”. Lo afferma Vittoria, che aggiunge: “Non è vero che ha diritto di sognare solo chi è nato in una culla d’oro. Io mi sono assunta le mie responsabilità, ho preteso per me una vita che mi somigliasse” (GUARDA IL VIDEO)
Mariano: “Vado a vendere gli orologi in Messico”
“Vado a vendere orologi in Messico dove ho più opportunità di vendere merce cinese rispetto all’Italia”. Sono le parole di Mariano, seguito da Cesare che racconta di avere una figlia di 7 anni e di essere disoccupato (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Le riforme e le persone singole non cambiano il mercato del lavoro”
Secondo la Gualmini, non sono le riforme o le singole persone a cambiare la situazione o il mercato del lavoro. E’ un tema profondo: in Germania c’è una situazione positiva perché hanno investito dagli anni sessanta (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Cecilia: “Renzi crea speranza con gli slogan”
Cecilia apprezza l’idea di Renzi di dare più equità tra le generazioni. Silvia: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan”. Cecilia e Silvia affrontano il tema delle riforme del lavoro proposte da Renzi. Cecilia apprezza il concetto di dare più equità tra i giovani e i pensionati. Ma Silvia insorge: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan” (GUARDA IL VIDEO)
Andrea vs Gualmini: “No al modello tedesco”
Andrea ribatte alla Gualmini: “Se per arrivare al livello della Germania, dobbiamo dare erogare 450€ al mese senza passare per lo Stato, io dico di no”. Gualmini ammette che i mini jobs tedeschi sono solo un pezzo della strategia economica della Germania (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Mi cadono le braccia quando sento una persona giovane dire cose vecchie”
Nuovo scontro dialettico tra Marco Travaglio ed Elisa sul tema dell’integrità morale del M5S e della speranza. “Viviamo dentro un sistema che coinvolge centro, destra e sinistra e non si può imbellettarlo con una faccia nuova” – osserva il condirettore de Il Fatto Quotidiano – “La speranza non si nega a nessuno. Chiedo scusa a Elisa se prima mi sono infervorato, ma mi cadono le braccia quando sento da una persona fresca dire cose vecchie”. E motiva con dovizia di dettagli le ragioni per cui dietro la faccia nuova di Renzi c’è il vecchio e il M5S, pur coi suoi errori, propone una lettura dell’Italia che più si avvicina, secondo il giornalista, alla realtà. Ad Elisa, infine, risponde: “Simpatizzo per i parlamentari del M5S, non per Grillo” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere di Venezia fanno capo a persone arrestate”
Marta racconta l’esperienza veneziana, quando Palo Cossa tradì secondo lei la città (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti”
Gualmini e Travaglio rispondono a Marta. La Gualmini rimprovera la ragazza per essere poco sintetica e afferma: “”Se ci sono i ladri, vanno spazzati via”. Travaglio puntualizza: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti che ci avevano avvertito di quello che succedeva a Taranto, a Venezia e in altri posti. E dobbiamo chiedere scusa a tutti quelli che hanno detto che è il sistema a prevedere i ladri e che le tangenti non sono la conseguenza delle grandi opere, ma le grandi opere sono la conseguenza delle tangenti” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro: dallo scandalo Mose a Grillo e a Renzi
La settimana appena trascorsa raccontata da Vauro con le sue vignette: dal contestato incontro tra Grillo e Farage fino allo scandalo veneziano del Mose e al governo Renzi (GUARDA IL VIDEO)
I finalisti di Generazione Reporter
Giulia Innocenzi presenta i tre finalisti dell’edizione di Gnerazione Reporter, scelti dalla giuria presieduta da Carlo Freccero (GUARDA IL VIDEO)
La premiazione di Generazione Reporter
Michele Santoro, Giulia Innocenzi e Vauro premiano i tre finalisti dell’annuale concorso “Generazione Reporter”. Il vincitore è Angelo De Luca, che collaborerà nella prossima stagione per sei mesi con Servizio Pubblico (GUARDA IL VIDEO)
Media & Regime
Announo, “Speranza = Renzi?”. Riguarda tutti i video della quinta puntata
Tutto il meglio del format condotto da Giulia Innocenzi, in onda su La7 e online su ilfattoquotidiano.it
L’Europa che continua ad inviarci le proprie raccomandazioni, l’estensione del bonus Irpef alle famiglie numerose che salta, la Corte dei conti che sottolinea, ancora una volta, come il 21% dell’economia italiana sia sommersa e come la pressione fiscale nel nostro Paese sia di 4 punti oltre la media Ue. Insomma, un quadro critico, dove l’unica opportunità per il futuro, stando anche al voto degli italiani nelle ultime elezioni europee, sembra Matteo Renzi. Ma è davvero così? I 24 giovani di Giulia Innocenzi si confrontano con il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il giornalista Marco Travaglio e la politologa Elisabetta Gualmini. Nel corso della puntata Vauro racconta a suo modo l’attualità, mentre Michele Santoro introduce la puntata. Il pubblico può interagire durante la diretta utilizzando Twitter e può scegliere (utilizzando l’hashtag #stocon ed il nome della persona scelta tra i 24) il giovane che ha l’ultima parola con uno degli ospiti presente in studio.
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Santoro su Mose e Rai: “Caro Renzi…”
Editoriale di Michele Santoro che apre l’ultima puntata di Announo, rivolgendosi idealmente a Matteo Renzi e commenta le sue parole (“Il problema sono i ladri e non le regole”). Ma menziona il libro di Gianantonio Stella e approfondisce lo scandalo Mose di Venezia: “Da noi solo un detenuto su 300 va in carcere per reati economici e fiscali. In Germania sono 10 volte di più e gli scandali 100 volte di meno. Il Mose ècominciato nel 1987, doveva finire nel 1995 e finirà nel 2016, se Dio vuole. Doveva costare 1 miliardo e 300 milioni, costerà 5 miliardo e mezzo, se Dio vuole. E secondo lei questo succede dove le regole funzionano?. Presidente Renzi, io “mi fido di te”, ma come riusciremo ad assegnare un’opera pubblica in maniera trasparenza ed efficace?”. Poi il giornalista si sofferma sui tagli Rai. E rivolgendosi a Renzi, osserva: “Il l problema della Rai non sono le antenne, ma i programmi. Noi di Annozero siamo stati pagati per andare via, ma nessuno ha scioperato. Dice Grillo che 11mila dipendenti Rai potrebbero riempire le reti facendo da soli i programmi. E’ una balla. Molti sono professionisti di prim’ordine, umiliati dal cattivo utilizzo e da bassi compensi. Ma quanti dirigenti sanno da che parte bisogna cominciare per fare un programma?”. E aggiunge: “Renzi, rottami pure e vediamo se trova un modo per distinguere tra i capaci e i meno capaci a fare programmi. Ma tra i meno capaci ci sono quelli che sono stati promossi dai leader di partito che l’hanno preceduto e che hanno retto il sacco agli uomini di Berlusconi quando hanno trasformato la Rai in una versione “Villa Serena” di Mediaset. O la Rai cambia in fretta, o gli italiani sono i primi a buttare questa televisione dalla finestra”. Santoro, giocando sul nome del premier, menziona la fiction “Don Matteo”. E conclude, salutando il pubblico: “La vostra sfida l’ho capita. Ci vediamo dopo l’estate e vediamo se avrò ancora filo per tessere la mia tela” (GUARDA IL VIDEO)
Il mondo dei giovani tra matrimoni, discoteche e voglia di futuro
Cosa si aspettano giovani italiani? Renzi è davvero la speranza? Announo racconta l’ultima notte da single di tanti giovani che, nonostante il lavoro che manca e le difficoltà economiche, non rinunciano a sposarsi e a concedersi un’ultima serata di eccessi a Rimini. “Faccio un lavoro del cazzo, ho ventidue anni ma voglio dei bambini” racconta una delle future spose. “È l’ultima sera per stare felici, da domani si vedrà” rispondono due invitati. Il ritratto di una generazione fra fiducia e paure per il futuro, raccontata da Luca Bertazzoni (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Si inventano i cappotti per rubare i bottoni”
Marco Travaglio spiega il suo editoriale pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, in cui invita, a proposito dello scandalo Mose di Venezia, a chiedere scusa a Beppe Grillo e al M5S. E osserva: “Da mesi parliamo di un’elemosina di 80 euro, delle 5 auto blu vendute, del grano saraceno dei 5 Stelle, del cappellino di Casaleggio mentre gli altri rubano. Ma vaffa, ma chi se ne frega del 90% delle cose di cui parliamo, mentre ancora oggi destra, sinistro e centro si stanno mangiando il Paese”. E sottolinea la spesa abnorme per il Mose: “Rubano su tutto, da sempre, su qualunque cosa, scientificamente, 24 ore su 24, senza consulenze, senza eccezioni, senza appalti. Le regole vengono inventate per permettere a chi ruba di rubare”. Ma non si astiene dal criticare Grillo: “Era giusto bastonare Grillo per la scelta di Farage, ma riportiamo le cose alle loro dimensioni”. E osserva: “Il vero sistema è inventare una politica che non abbia bisogno di soldi, per farla e per avere soldi. Questo è il merito principale del M5S” (GUARDA IL VIDEO)
L’appello di Renzi a nonni e genitori: “Datemi fiducia”
Matteo Renzi lancia il suo messaggio di speranza per il Paese da Firenze, alla chiusura della campagna elettorale: “Ho visto nelle nostre città persone belle e persone rassegnate. Però mi sono convinto che di fronte alle difficoltà non ci arrenderemo alla rassegnazione. Ai nostri figli lasceremo una macchina che funziona, non dovete avere paura se alla guida del Paese c’è una nuova generazione” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio vs Elisa: “Per te un giornalista deve leccare il cu…?”
Rovente polemica tra Elisa e Marco Travaglio, accusato di essere disfattista. “Lei critica tutto e tutti solo per avere fama e carriera. Se vince Grillo, lei dovrà cambiare lavoro” – accusa la ragazza – “Perché bisogna giudicare un Paese dal numero dei detenuti? Deve valere la presunzione di innocenza”. Travaglio replica che il lavoro di un giornalista è raccontare la realtà dei fatti, anche quando non è rosea: “Ma secondo te un giornalista è uno che lecca il culo ai politici? Almeno leggi il labiale” (GUARDA IL VIDEO)
Niccolò: “La verità sta nel mezzo”
Secondo Niccolò, l’indignazione è una cosa che dovremmo provare tutti, ma dal punto di vista mediatico, molti temi importanti non sono in primo piano. E sottolinea: “La soluzione non è distruggere il sistema” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Non tutti sono i ladri”
Secondo la Gualmini, dobbiamo stare fermi a quello che i cittadini ci dicono e non parlare di aria fritta. Le classi politiche immobili hanno prodotto sistemi che non riuscivano ad essere scalfiti. E non vuole che passi il messaggio che tutti siano ladri. E aggiunge: “Se Grillo va con Farage centrerà l’obiettivo di arrivare al 5-7 per cento” (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Io campo sulle critiche? Come dire che Saviano campa sulla camorra”
Marco Travaglio si augura che Renzi riesca almeno in un centesimo di quello che ha promesso. Risponde alle critiche di Elisa e osserva: “Intanto oggi il Governo ha fatto saltare la legge anticorruzione a favore di Berlusconi che non vuole il falso in bilancio. Il Mose è stato inventato per rubare. Le grandi opere sono quasi tutte inutili. Le piccole opere non vengono fatte perché non movimentano tanti soldi” (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Travaglio: “Lei dipinge bene i grillini e difendeva Orsoni”
Silvia accusa Travaglio di aver lodato in passato Orsoni rispetto a Brunetta come candidato sindaco di Venezia. E gli rinfaccia di difendere sempre i grillini, anch’essi cointlvi in Rimborsopoli rillini indagati piuttosto che indaffarati a sistemare i problemi relativi ai rimborsi. Intanto, Marco Travaglio in un editoriale difendeva Orsoni, sindaco inquisito di Venezia (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Avevo scritto che Orsoni aveva rimpicciolito Brunetta, non che era onesto”
Travaglio puntualizza sulle sue parole passate “Dicevo che Orsoni era una persona seria perché nessuno lo conosceva nel mondo politico, era un professore, veniva dalla società civile, era un professionista serio. Era riuscito a rimpicciolire Brunetta. Non avevo scritto che era onesto” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Chiediamo scusa a Grillo”
Marta osserva: “Il governo Renzi ha tenuto segreti due dati: un parere negativo sullo scavo del canale e il parere positivo rispetto alle proposte alternative al Mose”. E aggiunge che il problema è sistemico e che Renzi non potrà risolverlo (GUARDA IL VIDEO)
Sgarbi: “Sindaco La Spezia? Demente e da mandare all’ergastolo”
Sgarbi esordisce, lamentandosi della sedia su cui è seduto: “Le vostre sedie mi piacciono esteticamente, ma fanno schifo come seduta”. Si pronuncia poi sullo scandalo Mose: “Il Mose e l’Ilva sono la dimostrazione dell’ignoranza di quelli che ci governano. L’Italia è appestata dall’ignoranza. E il sindaco di La Spezia è demente” ed è da mandare all’ergastolo” (GUARDA IL VIDEO)
Scampia: dov’è la speranza?
Mentre Renzi lancia il suo messaggio di speranza, esaltando la bellezza dell’arte fiorentina e italiana, c’è un pezzo di Paese che è rimasto fermo a una quotidianità fatta di droga, furti e degrado. Il racconto di Stefano Maria Bianchi da Scampia (GUARDA IL VIDEO)
Taranto: Ilva, il lavoro che uccide
“Il nostro scopo a 18 anni era entrare all’Ilva. Oggi siamo usati solo per il Pil nazionale e qui si muore” – racconta un operaio di Taranto a Valentina Parasecolo. La riconversione produttiva è distante anni luce e una delle baie più belle d’Italia resta deturpata dall’inquinamento. Andare via, però, non è un’opzione: “Non possiamo, altrimenti continuerebbero a speculare. Siamo costretti a difendere un posto di lavoro che uccide”. La moglie, ammalata di tumore, è costretta a dure sedute di chemioterapia e guarda dall’ospedale le ciminiere dell’Ilva: “Fa rabbia, mi sono ammalata per questo? Taranto ormai è un registro dei tumori” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere non si devono fare”
Non fare le grandi opere è come accettare un fallimento? Senza Ilva a Taranto non si lavorerebbe e neanche a Venezia bisogna stare fermi: l’immobilismo non paga (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Non ho fiducia in niente, vivo nel brutto”
Stima osserva: “Se nasci in un quartiere in cui non puoi fare nulla, è difficile dare la fiducia a persone che dicono di appartenere ad un partito politico. Io non ho fiducia in nessun partito. Io vivo alla Barona a Milano, un quartiere di merda” (GUARDA IL VIDEO)
Mirko vs Stima: “Non arrenderti, torna a credere nella politica”
Mirko bacchetta Stima: “Vedo i mie coetanei che fanno politica che ci credono: qualcosa si può fare. Se ti arrendi fai contento chi ti vuole così” (GUARDA IL VIDEO)
Stima: “Abbiamo toccato il fondo”
Stima ribadisce: “Vengo da un quartiere in cui per venti anni ho sentito solo dire “Problemini – Problemini – Problemini”. Se vedo che intorno è tutto una merda, parto dicendo che è tutto una merda” (GUARDA IL VIDEO)
Precari al Cocoricò
Andrea Casadio è andato a intervistare i ragazzi della riviera romagnola che provano a sbarcare il lunario accumulando due o tre impieghi. “Come mi vedo fra 10 anni? Non ne ho idea” racconta Alessandro, che ha ha appena finito il turno in pizzeria e corre alla discoteca Cocoricò per fare il pr. “Aggiungo anche un terzo lavoro e porto a casa poco meno di 2000 euro”. Nella discoteca, mentre lui lavora, i suoi coetanei ballano e nasce lo scontro con chi non ha speranze per il futuro: “Noi dovremmo fare tre lavori come te? E quando troviamo il tempo per vivere?” (GUARDA IL VIDEO)
Un giorno da escort
Pablo Trincia ha seguito la giornata di Giulia Principe, un’escort di lusso che gira l’Italia a caccia di clienti, nel suo soggiorno in un hotel di lusso napoletano. Le tariffe? Si parte da 200 euro per una cosa “tranquilla” e poi parte la contrattazione spinta. “Io lavoravo in discoteca come ragazza immagine, poi un amica mi ha suggerito che avrei potuto guadagnare in un’ora quanto prima guadagnavo in un mese”, afferma Giulia (GUARDA IL VIDEO)
Yassine: “Apprezzo chi ce la mette tutta”
Yassine commenta: “Mi rammarica vedere i giovani rassegnati: li vedo al pari di chi vende sogni. Dobbiamo essere noi quelli che costruiscono il domani. Noi dobbiamo essere detentori delle nostre speranze, dei nostri sogni” (GUARDA IL VIDEO)
Malia vs Stima: “Se non hai fiducia di nessuno, non hai fiducia di te stesso”
Malia e Stima propongono due approcci diversi alla difficile situazione giovani in Italia. E Malia rimprovera Stima: “Se non hai fiducia di nessuno è perché non hai fiducia di te stesso” (GUARDA IL VIDEO)
Filippo: “Basta col fisco che ci perseguita”
“Le Agenzie delle entrate terrorizzano le persone, se non permettiamo al milionario di muovere l’economia è chiaro che poi non c’è lavoro”. Lo afferma Filippo, che aggiunge: “I governi hanno lavorato sulla pressione fiscale: il governo Monti ne è l’esempio. Ma se l’Agenzia delle Entrate terrorizza le persone e non permette di spendere si crea immobilismo” (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini contro tutti: “Apritevi un’attività”
Gualmini invita i giovani ad aprire un’attività, come una pizzeria. Ma insorgono tutti e Isabella le fa notare che la tassazione è troppo alta. E aggiunge: “Mi sono impegnata svolgendo mille lavori e alla fine non è rimasto nulla: dopo un anno ho fatto un corso della Regione Veneto pagato tre euro l’ora” (GUARDA IL VIDEO)
I trans di Napoli
Nelle vie intorno all’hotel dove Giulia riceve i suoi clienti a 200 euro l’ora, si svela un altro mondo: qui i transessuali si vendono a 20 euro per fare sesso in macchina. “Non è possibile, io a 20 euro vado dal parrucchiere” attacca Giulia, che accompagna Pablo Trincia nel suo viaggio per la prostituzione napoletana, ma una trans replica: “La donna non ormai non fa più la donna e tutti gli uomini vengono da noi. Io faccio 20 clienti a sera” (GUARDA IL VIDEO)
Il casting dello sceicco in Veneto
Un misterioso sceicco nei mesi scorsi è venuto in Veneto per cercare 60 dame di compagnia. Requisiti necessari: essere bellissime e avere misure perfette, prontamente verificate col centimetro prima di un breve colloquio. In fila sono tantissime, tutte fra i 18 e i 28 anni, la maggior parte disoccupate. La promessa? Shopping illimitato e 100 euro al giorno di paga. “Sono disposta a dare tutti i consigli che lo sceicco necessità” – ammette una ragazza di 19 anni – “certo, se trovo un Principe che mi vuole…”. Una ragazza puntualizza: “Ci hanno definito prostitute, ma non è così”. Il racconto di Francesca Fagnani (GUARDA IL VIDEO)
Isabella: “Lo Stato non aiuta i piccoli imprenditori”
Isabella accusa: “Un tabaccaio paga il 51% di tasse: con il resto deve pagare affitti, mutuo e altre spese. Poi ci stupiamo se gli imprenditori si suicidano” (GUARDA IL VIDEO)
Malia: “Il modello paterno è importante”
“Nel momento in cui il figlio è un problema vuol dire che il padre ha sbagliato nell’educazione”. Lo afferma Malia, che aggiunge: “C’è chi venendo dalla povertà riesce a costruirsi una vita, mio padre per me è stato un modello, anche se era povero” (GUARDA IL VIDEO)
Vittoria: “Ho investito nella mia formazione e ho vinto”
“C’è chi nasce in una culla d’oro e chi nasce senza camicia: io ho detto ce la farò, ce la voglio fare. Per me ho preteso quello che volevo: mi sono rimboccata le maniche”. Lo afferma Vittoria, che aggiunge: “Non è vero che ha diritto di sognare solo chi è nato in una culla d’oro. Io mi sono assunta le mie responsabilità, ho preteso per me una vita che mi somigliasse” (GUARDA IL VIDEO)
Mariano: “Vado a vendere gli orologi in Messico”
“Vado a vendere orologi in Messico dove ho più opportunità di vendere merce cinese rispetto all’Italia”. Sono le parole di Mariano, seguito da Cesare che racconta di avere una figlia di 7 anni e di essere disoccupato (GUARDA IL VIDEO)
Gualmini: “Le riforme e le persone singole non cambiano il mercato del lavoro”
Secondo la Gualmini, non sono le riforme o le singole persone a cambiare la situazione o il mercato del lavoro. E’ un tema profondo: in Germania c’è una situazione positiva perché hanno investito dagli anni sessanta (GUARDA IL VIDEO)
Silvia vs Cecilia: “Renzi crea speranza con gli slogan”
Cecilia apprezza l’idea di Renzi di dare più equità tra le generazioni. Silvia: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan”. Cecilia e Silvia affrontano il tema delle riforme del lavoro proposte da Renzi. Cecilia apprezza il concetto di dare più equità tra i giovani e i pensionati. Ma Silvia insorge: “La riforma del lavoro di Renzi non migliora la situazione, Renzi crea speranza con gli slogan” (GUARDA IL VIDEO)
Andrea vs Gualmini: “No al modello tedesco”
Andrea ribatte alla Gualmini: “Se per arrivare al livello della Germania, dobbiamo dare erogare 450€ al mese senza passare per lo Stato, io dico di no”. Gualmini ammette che i mini jobs tedeschi sono solo un pezzo della strategia economica della Germania (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Mi cadono le braccia quando sento una persona giovane dire cose vecchie”
Nuovo scontro dialettico tra Marco Travaglio ed Elisa sul tema dell’integrità morale del M5S e della speranza. “Viviamo dentro un sistema che coinvolge centro, destra e sinistra e non si può imbellettarlo con una faccia nuova” – osserva il condirettore de Il Fatto Quotidiano – “La speranza non si nega a nessuno. Chiedo scusa a Elisa se prima mi sono infervorato, ma mi cadono le braccia quando sento da una persona fresca dire cose vecchie”. E motiva con dovizia di dettagli le ragioni per cui dietro la faccia nuova di Renzi c’è il vecchio e il M5S, pur coi suoi errori, propone una lettura dell’Italia che più si avvicina, secondo il giornalista, alla realtà. Ad Elisa, infine, risponde: “Simpatizzo per i parlamentari del M5S, non per Grillo” (GUARDA IL VIDEO)
Marta: “Le grandi opere di Venezia fanno capo a persone arrestate”
Marta racconta l’esperienza veneziana, quando Palo Cossa tradì secondo lei la città (GUARDA IL VIDEO)
Travaglio: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti”
Gualmini e Travaglio rispondono a Marta. La Gualmini rimprovera la ragazza per essere poco sintetica e afferma: “”Se ci sono i ladri, vanno spazzati via”. Travaglio puntualizza: “Dobbiamo chiedere scusa ai comitati ambientalisti che ci avevano avvertito di quello che succedeva a Taranto, a Venezia e in altri posti. E dobbiamo chiedere scusa a tutti quelli che hanno detto che è il sistema a prevedere i ladri e che le tangenti non sono la conseguenza delle grandi opere, ma le grandi opere sono la conseguenza delle tangenti” (GUARDA IL VIDEO)
Le vignette di Vauro: dallo scandalo Mose a Grillo e a Renzi
La settimana appena trascorsa raccontata da Vauro con le sue vignette: dal contestato incontro tra Grillo e Farage fino allo scandalo veneziano del Mose e al governo Renzi (GUARDA IL VIDEO)
I finalisti di Generazione Reporter
Giulia Innocenzi presenta i tre finalisti dell’edizione di Gnerazione Reporter, scelti dalla giuria presieduta da Carlo Freccero (GUARDA IL VIDEO)
La premiazione di Generazione Reporter
Michele Santoro, Giulia Innocenzi e Vauro premiano i tre finalisti dell’annuale concorso “Generazione Reporter”. Il vincitore è Angelo De Luca, che collaborerà nella prossima stagione per sei mesi con Servizio Pubblico (GUARDA IL VIDEO)
PADRINI FONDATORI
di Marco Lillo e Marco Travaglio 15€ AcquistaArticolo Precedente
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Roma, 21 feb. (Adnkronos) - “Credo che, sotto il profilo geo culturale un'enfasi forte sul consesso europeo sia strettamente necessario perché ritengo che si stia perdendo culturalmente un ruolo che il nostro contesto geografico politico ha sempre avuto. Con il linguaggio dei numeri, il valore delle nostre imprese in relazione al totale delle imprese del mondo non è sceso, è crollato in modo ingiustificato. Se confrontate il 2005 con il 2024, vi accorgete che il prodotto interno lordo dell'Europa è passato dal 35% del totale del mondo al 20%. Siamo scesi come peso e come significatività. Se poi andiamo a vedere il peso delle società quotate, nel 2005 e oggi, troviamo che è passato dal 35% del totale a meno del 15%”. Così Maurizio Dallocchio, professore ordinario università Bocconi, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni e i cittadini.
Nel mondo, “le banche europee, sono irrilevanti - aggiunge Dallocchio - La prima banca europea per dimensione di capitalizzazione è dopo il numero 20. Nelle prime 10 ce ne sono 4 americane, 4 cinesi, una della Gran Bretagna e una giapponese. Non ce n'è una europea. Le banche europee, per finanziare le imprese europee, sono fortissime, sono importantissime - evidenzia il professore - Se consideriamo 100 il debito delle imprese europee, 75 è debito bancario e solo 25% è legato ai mercati e all'emissione di titoli obbligazionari. Credo che se partiamo da questi numeri ci rendiamo contro che stiamo diventando, in qualche modo, preda, sotto il profilo economico. Ma - avverte il professore - l'economia influisce sulla politica e sulla società ed evidentemente dà un impulso numerico alla cultura prevalente”.
C’è una concentrazione geopolitica delle maggiori imprese del mondo. “Tra le prime otto per capitalizzazione di borsa, sette sono statunitensi, l'altra è saudita e fa petrolio - illustra l’esperto - Quella che capitalizza di più in borsa, che vale 3.600 miliardi di dollari, molto di più del debito pubblico italiano per intenderci, quasi il doppio del Pil italiano, è una società che appartiene al settore tecnologico. Le sette americane sono tutte imprese tecnologiche. Per cui il secondo elemento di concentrazione, il settoriale, è potentissimo. Le prime otto società per capitalizzazione di borsa, nel 2005, l'anno di riferimento che ho preso insieme al 2024, erano presenti in sei settori diversi: il farmaceutico, diversificato, la grande distribuzione, il bancario, l'oil and gas e le tecnologie. Oggi i settori presenti sono, praticamente, uno”.
Inoltre, “la capitalizzazione di borsa delle prime cinque società al mondo per capitalizzazione - rimarca il professore - valgono il 30% del mercato di tutto il mondo. La sola, Nvidia, che è legata al mondo dell'intelligenza artificiale, da sola pesa una 1,6 tutta la borsa tedesca: una concentrazione dimensionale incredibile, mai esistita in passato. Altamente preoccupante è che si tratta di realtà proprietarie. Nel 2005, delle grandi imprese che connotavano il mondo, la concentrazione della proprietà era altamente diffusa. Nessuno possedeva più del 7 - 8 - 9%. Oggi, le prime otto società per capitalizzazione, si rifanno al nome di un padrone. Sotto il profilo evidentemente economico, finanziario, ma anche sociale e culturale, ha un impatto sul mondo che è straordinario”.
Come Europa, “se vogliamo tornare ad avere il ruolo sotto il profilo culturale in primo luogo sotto il profilo economico e sociale - suggerisce Dallocchio - è necessario accettare che ci sia un debito comune, è necessario provvedere a una difesa comune, al rilancio dei mercati e della finanza, intesa nel senso buono, dei soldi che finiscono alle aziende proveniendo dalle famiglie. È necessaria una fiscalità omogenea ed è necessario prendere consapevolezza del fatto che se vuoi essere competitivo devi investire in tecnologie e in intelligenza, che poi naturale o artificiale, con una visione di lungo periodo che porti a credibilità, a sostenibilità, a visibilità, a credito, che si trasformi anche in credito culturale della nostra Europa”. In questo contesto, l’Italia “è un Paese che paga una valanga di tasse. Partiamo da un livello di tassazione che, rispetto ad altri Paesi è mostruosamente superiore”. Va bene la rottamazione delle cartelle esattoriali? “Si, ma cum grano salis”, conclude.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Le elezioni federali del 23 febbraio 2025 sono un momento cruciale non solo per la Germania ma per l’intero panorama politico europeo e internazionale. Per approfondire l'impatto di questo appuntamento elettorale, Adnkronos organizza una diretta speciale targata Eurofocus, direttamente dalla residenza di Hans-Dieter Lucas, l’ambasciatore tedesco a Roma.
Condotto dal direttore Davide Desario e dai vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, con la partecipazione dei giornalisti Adnkronos Mara Montanari e Otto Lanzavecchia, lo speciale di domenica comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione di molti ospiti italiani e tedeschi, con continui collegamenti anche da Berlino, Francoforte e Bruxelles.
Alle 18, con la chiusura dei seggi e la diffusione degli exit poll, è prevista l’analisi dei primi risultati. Alle 19 un panel di esperti si confronterà sugli scenari del post-voto: quali le coalizioni possibili, e quali i rapporti di forza tra i partiti. Tra le 20 e le 21, infine, il commento della Elefantenrunde, la “tavola rotonda degli elefanti”, confronto tra i leader politici in onda sulle tv tedesche. Un'occasione unica per leggere i risultati, le prospettive e le possibili conseguenze di queste elezioni sul futuro dell'Unione Europea, delle relazioni transatlantiche e degli equilibri globali.
Lo speciale sarà trasmesso sulla homepage e sul canale Youtube di Adnkronos, con 400 siti collegati tra testate nazionali e network locali online. Le notizie sulle elezioni saranno lanciate in tempo reale dall’agenzia, analisi e interviste pubblicate sulportale Eurofocus.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "La politica deve essere capace di guidare la narrazione, le trasformazioni, non deve essere esecutrice di decisioni raggiunte in altri ambiti. Meritocrazia Italia chiede un rinascimento della politica, per questo siamo a Firenze. La politica non è solo nei palazzi, parte dal basso e abbiamo ambizioni grandi, anche oltre confine". Lo ha detto Zenaide Crispino, ministro MI Turismo, Cultura, Impresa e Territorio, nel suo intervento al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze.
"La geopolitica e la geo cultura si muovono in un gioco di specchi - spiega Crispino - perché si condizionano reciprocamente e il momento storico che viviamo ci pone di fronte a degli scontri asimmetrici. C'è un occidente che si dibatte per mantenere la geocultura, anche al cospetto di un sistema che manifesta delle crepe e delle fragilità. Ci sono Paesi come quelli del Golfo, l'India, la Cina che vogliono riscrivere le regole proprio della geopolitica, si muovono tra capitalismo e autoritarismo, tra egemonia e soft power. Le guerre vogliono riscrivere le frontiere del diritto internazionale. Poi c'è l'Europa, che sembra un po' dispersa tra questi giganti”. A livello internazionale, “sicuramente l'elezione di Trump vede degli Stati Uniti che accelerano sull'indipendenza energetica - illustra - ma che, nello stesso tempo, si svincolano da trattati internazionali che sono stati stilati proprio per una visione coesa internazionale contro il cambiamento climatico. C'è la Cina che, pur essendo uno dei paesi più inquinanti al mondo, ha il monopolio nella produzione delle tecnologie green. C'è l'Europa che insegue, una transizione ecologica giusta, ma tante volte anche ideologica. Ci siamo persi, a volte, perché scollati dalle esigenze delle economie reali".
Ma "l'ambiente non è solo un problema climatico, è anche un problema di sicurezza - sottolinea Crispino - perché dove ci sono delle crisi climatiche si evidenziano anche spesso delle crisi umanitarie e migratorie. Anche in questo caso la politica e la cultura non possono discostarsi l'una dall'altro. Tante volte meritocrazia ha chiesto l'integrazione reale che si basa sull'incontro di quelle culture che vengono in contatto, che restituiscano la tolleranza a chi deve ospitare e la dignità a chi viene ospitato. Questo, a dispetto di un'accoglienza indiscriminata, che invece crea quelle bolle di subcultura che genere illegalità e quindi intolleranza. Anche la giustizia è un elemento essenziale nell'immaginario collettivo. La giustizia deve essere percepita come equa, certa, svincolata dalla burocrazia, deve restituire sicurezza, certezza del diritto, ma anche della pena". Rimarcando l’importanza della politica, Crispino conclude mettendo in guarda sull’affacciarsi di "protagonisti, che sono soggetti privati, che perché dispongono di un potere finanziario tale, hanno la possibilità di gestire asset strategici, la comunicazione, la sicurezza, l'intelligenza artificiale, le energie rinnovabili, fino alla conquista dello spazio. Il mio riferimento non è velato, sto parlando Musk, ovviamente".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "Stiamo assistendo a dei profondi cambiamenti. Non so se la geopolitica salverà il mondo, credo che la diplomazia lo possa fare, con tutte le dovute cautele. Il lavoro delle diplomazie di tutto il mondo" è "sempre stato fondamentale per evitare guerre o farle finire e questo è un momento in cui, nel quadrante dove lavoro io, cioè nel Golfo ma anche nel resto del Medio Oriente, stiamo assistendo, dopo oltre un anno, a qualche buona notizia. Cessate il fuoco a Gaza, cessate il fuoco in Libano. Ci sono stati dialoghi interregionali che sicuramente fanno sperare in una nuova fase. Tutto è ancora molto fragile e quindi dovremmo lavorarci con enorme forza". Lo ha detto Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni tutte e i cittadini.
"Sicuramente questo è un momento in cui a livello internazionale è meglio non lavorare da soli - aggiunge Di Maio - Più si può stare insieme e si può lavorare insieme ai nostri alleati, ai nostri partner, meglio è. L'illusione che si possa fare, si possa affrontare le dinamiche geopolitiche da soli è qualcosa che appartiene a un passato, neanche di grande successo, e questo è pienamente in linea anche con lo spirito con cui il governo italiano sta affrontando questo momento. Molti si meravigliano che l'incontro tra Trump e Putin possa avvenire in Arabia Saudita, ma l’Arabia Saudita ha costruito una politica estera, soprattutto nei momenti di grande polarizzazione del mondo. Dopo il Covid sui vaccini o dopo l'aggressione russa all'Ucraina, è chiaro ed evidente che questi Paesi" del Golfo “hanno investito in una politica multipolare, come la chiamano, e oggi riescono a dialogare con tutti, anche con gli europei, da una posizione molto credibile, evidentemente".
Tale situazione "non riguarda soltanto i sauditi - conclude Di Maio - Gli emiratini nell'ultimo anno hanno negoziato il rilascio di prigionieri sia russi che ucraini, per oltre 2000 persone, i catarini hanno fatto rientrare i bambini ucraini in Ucraina dalla Russia, grazie ad una mediazione tra Russia e Ucraina e così via. Assistiamo a un Golfo, il paese e la regione in cui lavoro, che diventa sempre più un hub per mediazioni diplomatiche e facilitazioni diplomatiche. La buona notizia è che noi", come italiani "abbiamo ottimi rapporti con loro e siamo partner strategici di questi paesi. Lo dico senza nessun interesse, e come una persona che sicuramente ha avuto anche diverse discussioni, con gli attuali leader politici: credo che siamo in un momento europeo in cui l'Italia si sta dimostrando uno dei paesi più stabili politicamente e questa non è una cosa da poco. Dobbiamo cercare di ricostruire sempre più una politica che tenga al centro l'interesse europeo, abbiamo bisogno adesso di mettere al centro l'interesse europeo".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Nella riforma della giustizia "il problema è nella narrazione. Conosco centinaia di colleghi assolutamente onesti, desiderosi di esprimersi in collettività. Definire i gruppi come delle correnti, gruppi di potere per alterare il meccanismo della giustizia, non corrisponde alla realtà globale che conosco”. Così Cesare Parodi, presidente Associazione nazionale magistrati, partecipando focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze, sottolinea che “gli interlocutori per Anm sono tutti, quindi anche con il governo: anche in un momento difficile come questo, se qualcuno è disposto ad ascoltarci, la porta è aperta. È un principio irrinunciabile, ma serve una volontà. La speranza è che ci possa essere un dialogo assolutamente franco, leale e costruttivo da entrambe le parti".
Sulla geopolitica "l’unica cosa sensata che posso dire - aggiunge Parodi - è una profonda e profondissima preoccupazione a livello internazionale con prospettive molto pericolose e negative, non solo a livello bellico, ma anche per le ricadute economiche che possono verificarsi. Da cittadino, prima che da magistrato, chiederei una maggiore capacità di sedersi intorno al tavolo. Sono morti troppi ragazzi russi e ucraini. Il sentimento di preoccupazione penso possa essere condiviso".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Il Senato della Repubblica ha deciso di ricordare il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Lunedì 24 febbraio la facciata di Palazzo Madama sarà illuminata con i colori della bandiera ucraina dalle ore 18 fino alle 7 del giorno successivo.
Milano, 21 feb. (Adnkronos) - Nessun ordine di cancellare il video, ma una 'diffida' a divulgarlo. E' questa la spiegazione fornita da carabinieri, indagati per depistaggio e favoreggiamento, sentiti in procura a Milano nell'inchiesta sull'incidente accaduto la sera del 24 novembre nel quartiere Corvetto dove ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni di origine egiziana. I due militari sono arrivati con una terza gazzella quando il T Max era già a terra e un collega stava praticando il massaggio cardiaco al diciannovenne. I militari, che hanno identificato il giovane che stava filmando, gli avrebbero chiesto di non mostrare le immagini perché dal contenuto fortemente sensibile.