In nemmeno due giorni venduti 55mila biglietti: polverizzato il precedente record di spettatori. Capitan Defendi e gli altri giocatori offrono cornetto e acqua ai tifosi in fila ai botteghini
E’ “solo” una semifinale playoff di Serie B. Ma Bari-Latina nel capoluogo pugliese sarà la partita dell’anno: tifosi in piazza in festa quasi permanente, code chilometriche per procurarsi un biglietto. E i giocatori biancorossi che partecipano al clima di generale euforia: il capitano Marino Defendi questa mattina ha offerto ai supporter in fila sotto il sole ai botteghini la colazione, per alleviare il caldo e l’attesa. Con lui, a portare acqua e cornetti caldi, anche Daniele Sciaudone, leader dello spogliatoio che ogni giorno pubblica sulla sua pagina Facebook foto e video di incitazione alla squadra, e l’attaccante Joao Silva, tra i migliori in campo nella vittoria per 3-0 sul campo del Crotone nel preliminare. La città è praticamente “impazzita”, nel senso buono del termine. Dalle vie del centro storico alla periferia, il Bari è l’unico argomento di conversazione. Che accomuna tutti, tifosi della prima ora e occasionali.
E un biglietto per la partita di domenica è il massimo oggetto del desiderio per un barese. Non tutti ce l’hanno fatta: con una media di 3mila biglietti venduti all’ora, lo stadio San Nicola è andato esaurito in appena due giorni. In alcuni punti vendita i gestori a un certo punto sono stati costretti addirittura a chiamare polizia e carabinieri, per garantire l’ordine e organizzare le code. Ma tutto si è svolto senza problemi, se si eccettua tanta confusione e un po’ di foga eccessiva. Domenica alle 18 saranno in 55mila ad assistere all’andata della semifinale contro il Latina. Il dodicesimo uomo in campo per una partita da vincere ad ogni costo.
Il miracolo del Bari non è mai stato così vicino a compiersi: a marzo la squadra era sull’orlo del baratro economico, con l’incubo di retrocedere sul campo o nelle aule di tribunale. Senza una società alle spalle, e alcun futuro garantito, i giocatori biancorossi hanno fatto gruppo: hanno cominciato a vincere una, due, tre, dieci partite. E dopo aver trovato anche una nuova proprietà che ha scacciato i fantasmi del fallimento, hanno completato la rincorsa all’ultima giornata, con la vittoria casalinga per 4-1 sul Novara, che ha garantito la qualificazione ai play off da settima classificata. Il preliminare contro il Crotone, nonostante la difficoltà di giocare in gara secca in trasferta, è stato poco più di una formalità: troppo netta la superiorità dei pugliesi, che hanno segnato subito, controllato agevolmente la gara, e chiuso il discorso con un rotondo 3-0 nei minuti finali.
Ora, però, viene l’ostacolo più duro: il Latina, che ha chiuso la stagione regolare al terzo posto, insidiando fino all’ultimo l’Empoli per la promozione diretta. Anche loro sono una bella favola di calcio: un anno fa di questi tempi giocavano in Lega Pro, ora sognano la prima, storica Serie A. I laziali sono una squadra coriacea, hanno perso solo quattro partite in trasferta, segno che non si faranno troppo intimorire dai 55mila del San Nicola. E possono contare sul vantaggio di essere la miglior piazzata in classifica: giocheranno in casa la gara di ritorno, e passeranno anche in caso di parità dopo i 180 minuti. Al Bari, insomma, serve un’impresa. L’ennesima di questa stagione. Ma Defendi, Sciaudone & co. hanno abituato bene i loro tifosi, tra cornetti e vittorie clamorose. E’ solo la semifinale, chi passa dovrà vedersela contro la vincente del derby dell’Emilia-Romagna, Cesena–Modena. Ma per molti Bari-Latina sarà praticamente una finale anticipata. E per i tifosi delle due squadre meglio della finale dei mondiali.