Ventesimo anniversario per la parata dell’orgoglio omosessuale di Roma, ma il bilancio di due decenni di lotta per i diritti lgbtq non è dei più positivi. “Poche conquiste, ma almeno abbiamo fatto cultura, il Paese è più pronto del Parlamento“, dice una ragazza. Come recita lo slogan dell’edizione 2014, i manifestanti chiedono al premier Matteo Renzi di “mettere la faccia” e mantenere gli impegni della campagna per le primarie. “Aveva promesso in cento giorni una legge contro l’omofobia, ancora aspettiamo – afferma un ragazzo – il mio appello è questo: Renzi datti una mossa siamo il paese più retrogrado del Mondo“. “Non penso che avrà il coraggio di cambiare le cose, purtroppo, ma noi siamo qui e scenderemo sempre in piazza per chiedere uguali diritti”, aggiunge una trans di Irene Buscemi
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione