Nonostante i dubbi, e le ultime deludenti prestazioni nelle amichevoli contro Irlanda e Lussemburgo, Chiellini però resta ottimista sull’avventura mondiale: “Stiamo molto meglio di quanto non sembri dalle ultime due partite – precisa il difensore livornese – I brasiliani dicono che siamo specialisti in resurrezioni? E’ una nostra caratteristica, le competizioni ci caricano e ci fanno dare il meglio. Speriamo sia così anche questa volta”. Il difensore non lo dice, ma è ovvio che nelle ultime uscite della squadra di Prandelli hanno pesato e non poco gli enormi carichi di lavoro dovuti alla preparazione atletica, pensata in modo specifico per in torneo complicato come la kermesse iridata, con tante partite fondamentali a distanza di pochi giorni e, specie nel caso di Brasile 2014, contraddistinte da condizioni climatiche a dir poco avverse per caldo e umidità.
Al di là delle preoccupazioni sui meccanismi difensivi, però, Chiellini ha una certezza: ovvero che gli juventini in nazionale non saranno per nulla appagati: “Arrivare vincendo dà molto più entusiasmo, ti regala altra energia – conclude l’azzurro – Credo che tutti abbiano vissuto una stagione stressante e comunque non siamo più stanchi. Non vedevo e non vedevamo l’ora di venire in Brasile per respirare l’aria del Mondiale”.
Nel frattempo, sarà un’Italia a dir poco sperimentale quella che scenderà in campo domani contro la Fluminense a Villa Redonda, ultimo test prima del debutto di sabato prossimo. Prandelli cambia ancora e schiererà un 4-3-3 con Perin tra i pali all’esordio assoluto; in difesa Abate, Ranocchia, Paletta e Darmian; centrocampo con Thiago Motta, Parolo e Aquilani, mentre in attacco il ct schiera l’inedito tridente composto da Insigne, Cerci e Immobile.