Costituire un nuovo movimento che ritorni alle origini, allo spirito del primo V day e punti sul serio sulla democrazia partecipata. E’ questo il progetto politico degli ex 5 stelle, di attivisti delusi, senatori, consiglieri comunali e regionali espulsi o dimissionari. Ne hanno parlato oggi convocando un’assemblea al Fusolab di Roma, organizzata dall’associazione Dim, democrazia in movimento. “Deve essere una realtà inclusiva che possa unirsi alla lista Tsipras o ad altri partiti che non si riconoscono nell’attuale sistema” afferma il senatore Francesco Campanella. “Lo spazio politico c’è, ed è enorme”, aggiunge l’ex pm Antonio Ingroia che con la sua Azione civile guarda con interesse al progetto. “Il M5s è fallito, è stato un aborto, un movimento verticistico, noi vogliamo creare un’alternativa credibile, dar vita alla vera democrazia dal basso”, spiega Giovanni Favia, già pupillo di Beppe Grillo, poi cacciato dal movimento. “Sono una barzelletta, alla fine aveva ragione Adele Gambero, i toni erano sbagliati, purtroppo la persona più intelligente in Parlamento è stata cacciata”, sostiene l’ex consigliere dell’Emilia Romagna. “Sono riusciti a far vincere il Pd, a pompare Renzi, il suo strapotere lo deve a Grillo e Casaleggio”, sottolinea Valentino Tavolazzi, il primo espulso a 5 stelle. Si parla di Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma, ai ferri corti con i due leader del movimento, come il possibile antigrillo, in grado di guidare questo nuovo movimento. “Non avremo capi, uno deve valere uno, anche se Piazzarotti farebbe bene ad interessarsi al progetto, ormai è un espulso che cammina”, ci scherza su Campanella. Ci saranno altre fuoriuscite, soprattutto in seguito ad un accordo con l’Ukip di Nigel Farage? “E’ possibile, sono nell’aria” chiosa Favia di Irene Buscemi