Un Comune conquistato nonostante l’ombra di una vicenda destinata a trasformarsi in una lunga battaglia legale, e una città riguadagnata dopo 5 anni di governo di centrodestra. E’ una vittoria su tutti i fronti quella che il Partito Democratico si è aggiudicato a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, e a Sassuolo, nel modenese, dove i candidati alla poltrona di sindaco, Ilenia Malavasi e Claudio Pistoni, sono stati eletti alla guida dell’amministrazione comunale sconfiggendo, l’8 giugno scorso, al ballottaggio, rispettivamente, il Movimento 5 Stelle e la coalizione di centrodestra guidata dal sindaco uscente Luca Caselli. Campagne elettorali difficili, entrambe appesantite da vicende legate a società pubbliche oberate dai debiti, a Correggio En.Cor e i suoi 28 milioni di euro di debiti, e a Sassuolo Sgp, il cui buco ammonta a 80 milioni, ma che in entrambi i casi si sono concluse con un brindisi domenica notte e l’impegno a risolvere le annose questioni ricevute in eredità dalle precedenti giunte comunali.
A Sassuolo, Claudio Pistoni, con il 58,2% delle preferenze, pari a 9.950 voti, ha infatti battuto l’ex An e ex Pdl Luca Caselli, sindaco uscente e ricandidato, sostenuto dalla coalizione di centrodestra Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e dalla lista civica Sassolesi, riguadagnando quella stessa poltrona che il predecessore, per appena 140 voti di differenza, riuscì per la prima volta a sottrarre al Pd cinque anni fa, interrompendo la lunga tradizione rossa alla guida della città. La corsa di Caselli, ricandidato a primo cittadino con la benedizione di Silvio Berlusconi, nonostante all’epoca del bunga bunga fosse stato tra i primi a criticare l’ex presidente del consiglio, “il bunga bunga – diceva allora proprio il sindaco uscente di Sassuolo, che rinunciò alla tessera del Pdl – ci ha rovinati”, si è infatti fermata al 41,8% dei voti ottenuti, in tutto 7.146 schede, mentre Pistoni ha confermato il vantaggio guadagnato alle urne lo scorso 25 maggio, che lo vedevano avanti di 14 punti rispetto all’avversario di centrodestra. All’ex sindaco di Fiorano, quindi, toccherà risolvere l’affaire Sgp, la Sassuolo Gestioni Patrimoniali, la società con socio unico il Comune e un debito record di 80 milioni di euro, che a partire dalla fine del 2013 minaccia di mandare gambe all’aria le casse del Comune. Una vicenda che per certi aspetti ricorda la pesante eredità che spetterà al nuovo sindaco di Correggio gestire, anche sei i debiti accumulati dalla società modenese sono più del doppio rispetto a quelli che pesano sull’azienda reggiana ormai fallita.
A Correggio, invece, la sua battaglia, la democratica Ilenia Malavasi, ex assessore provinciale alla Scuola dal 2010, ed ex consigliere comunale di Correggio dal 1999 al 2013, l’ha vinta contro il Movimento 5 Stelle, aggiudicandosi la poltrona da primo cittadino con un vantaggio schiacciante: 73,98% delle preferenze, contro il 26% conquistato dalla ‘grillina’ Manuela Bertani. Una vittoria sulla sfidante Pentastellata, ma una vittoria anche sui pronostici, che vedevano la campagna elettorale della Dem messa a rischio dalla vicenda En.Cor, la società nata a totale partecipazione pubblica che oggi conta debiti per 28 milioni di euro, e che costò contemporaneamente la fascia da sindaco al predecessore Marzio Iotti, sempre del Pd, e la faccia all’intero partito. Ora toccherà alla Malavasi, che il 25 maggio, al primo turno, si era fermata al 48,24% delle preferenze, risolvere il nodo En.Cor, quello legato alle banche che hanno citato in giudizio il Comune di Correggio per ottenere il riscatto delle garanzie stipulate dall’amministrazione democratica in fase di start up allo scopo di fornire liquidità al fiore all’occhiello nella produzione di energie rinnovabili e d’innovazione tecnologica, che però negli anni non ha mai prodotto utili. E sempre Malavasi avrà l’onere di dover mettere mano ai bilanci pubblici qualora la battaglia legale dovesse concludersi con una sconfitta.
Poltrone non facili, quindi, quelle conquistate da Malavasi e Pistoni, che tuttavia si dichiarano entrambi pronti a gestire sin da subito le principali grane relative alle rispettive città. Parola chiave per entrambi i neoeletti, la trasparenza. “Nonostante la scarsa affluenza – è il commento a caldo del nuovo sindaco di Sassuolo – ha vinto il nostro progetto, la nostra idea di città. E da lunedì ci si mette al lavoro. I primi punti da affrontare? Sgp e l’approvazione del bilancio”. “La città è pronta a ripartire con speranza, fiducia ed impegno – sottolinea anche Malavasi, a pochi minuti dall’esito dello spoglio delle schede – siamo consapevoli del fatto che ci attendono mesi duri ed impegnativi, ma li affronteremo con la stesso impegno ed energia che abbiamo profuso in questa campagna elettorale”.