Musica

Kasabian, in giro per Milano a bordo di un tram rosa shock: “Il rock’n’roll? E’ morto”

I quattro di Leicester hanno incontrato stampa e fan a bordo del tipico mezzo di trasporto su rotaie e lanciato l'iniziativa sui social con l'hashtag #attaccatialtram. La band sarà in Italia live il prossimo autunno

di Claudia Rossi

48. Non ore ma minuti. Anzi, qualche secondo di più: “48:13” per l’esattezza. Questo il titolo (e la durata) del nuovo album dei Kasabian, la band britannica formatasi nel 1997 e guidata dal barbuto Sergio Pizzorno, eclettico chitarrista e mente dei quattro di Leicester. Il primo estratto da questo nuovo lavoro, “Eez–eh” (si legge “easy”) è già un successo radiofonico e il video vanta la direzione del celebre artista Aitor Throup.

“48:13” è uscito il 10 giugno: “Ho cominciato a “sottrarre” piuttosto che a “sommare”, mantenendo la forma delle canzoni e degli arrangiamenti più essenziale possibile” ha dichiarato Pizzorno. Ilfattoquotidiano.it lo ha incontrato (insieme a Tom Meighan, cantante della band) in occasione della data d’uscita del disco, a Milano. Dove? Sul tram. Se, infatti, la promozione musicale è ormai affidata quasi esclusivamente alla rete, i Kasabian vanno controtendenza, aggiungendo a una massiccia presenza sul web anche un’originale comunicazione sul territorio e anzi mettendole in correlazione: già lo scorso aprile, Tom e Sergio si erano improvvisati imbianchini, dipingendo di rosa l’esterno di un negozio londinese e attaccandoci poi degli stencil neri, a ricreare la cover art del nuovo cd.

A Milano la scelta è caduta sull’iniziativa “#attaccatialtram”: Pizzorno e Meighan hanno girato per il capoluogo lombardo a bordo del tipico mezzo di trasporto su rotaia, per presentare “48:13” alla stampa e a sessanta fan vincitori di un concorso organizzato da Radio Deejay. E perché proprio un tram? “Sono molto popolari a Milano, no?” ha detto Meighan sorridendo. E i fan, facce inebetite e occhi fissi sui loro beniamini, hanno scattato centinaia di foto e selfie, per poi far diventare l’hashtag #attaccatialtram molto popolare sui social media.

“Siamo maturati, abbiamo avuto dei figli, siamo ingrassati e cresciuti insieme” – dice Meighan a proposito delle cose cambiate nei tre anni trascorsi dall’uscita del loro precedente lavoro – E questo è il miglior disco che abbiamo fatto finora”. La vera consacrazione, per i quattro di Leicester, è arrivata proprio con il quarto album, Velociraptor!, che si è piazzato al settimo posto tra i dischi più venduti in Inghilterra nel 2011. E’ stato soprattutto grazie al singolo “Goodbye kiss” che i Kasabian sono diventati una band di riferimento anche in Italia: “ma sono due lavori molto differenti – ha affermato Pizzorno a proposito della possibilità di trovare in “48:13” una ballata del genere – impossibili da mettere a confronto”. “Questo album – ha proseguito – è una celebrazione, sono passati dieci anni dal primo che abbiamo pubblicato: pensiamo che un disco non abbia mai suonato così, abbiamo inventato un nuovo linguaggio“.

Pizzorno ha raccontato anche della scelta di rendere la copertina “diretta”, “immediata” e “silenziosa”, perché “ci pensa il disco a suonare molto alto”. E quanto a Spotify e alle altre piattaforme per l’ascolto in streaming non ha dubbi: “Il modo migliore per ascoltare musica è comprare un cd“.  I Kasabian saranno sul palco di Glastonbury la prossima estate: “ora posso morire felice”, ha dichiarato Sergio a Nme.com, riferendosi proprio alla presenza al festival inglese nel ruolo di headliner. Poco ottimisti sul futuro del rock’n’roll (“è morto – dice Meighan – ma questo album può contrinuire a resuscitarlo”) i quattro suoneranno in Italia il prossimo autunno, a Roma il 31 ottobre e a Milano il primo novembre.

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