“Se in una nostra trasmissione, per caso, scappa fuori un capezzolo ad Alessia Marcuzzi succede il finimondo. Su Internet invece si trova l’ira di Dio: certe cose io le ho imparate a 76 anni”. La battuta è di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, che in un convegno organizzato da Confindustria a Roma torna a scagliarsi contro la mancanza di regole per la diffusione online dei contenuti di proprietà dei grandi broadcaster. “La loro è concorrenza sleale. E’ un neocolonialismo: non lasciano nulla in termini di occupazione e in termini fiscali. Noi siamo nati pagando tutti i diritti delle trasmissioni, loro non pagano un accidente”. A margine, il presidente del Biscione si concede una battuta di (fanta)mercato televisivo. Negli ultimi giorni è circolata la voce dell’approdo a Mediaset di Giovanni Floris, il conduttore di Ballarò (Rai3). “Chi è? – chiede ridendo Confalonieri – Un centravanti o un centrocampista?”. Poi si risponde da solo: “E’ un grande bomber, uno che fa gol”. A stretto giro, arriva la replica di Andrea Vianello, direttore di Rai Tre: “E’ vero, Floris è un top player. Non so nulla di offerte esterne, ma speriamo che rimanga in Rai” di Tommaso Rodano
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