La sua freddezza e compostezza ha conquistato il pubblico: Donna Imma, protagonista femminile della serie Gomorra, tratto dal bestseller di Roberto Saviano, è stato uno dei personaggi chiave della trama. Raggiunta al telefono ho voluto chiederle come è stato interpretare un luogo così difficile e delicato e mi ha spiegato che non si sono ispirati a nessuna donna in particolare. Il suo personaggio è frutto di un sunto delle donne della camorra che son state negli anni studiate. Stefano Sollima le ha chiesto solo di mettere in risalto in maniera evidente il rapporto famigliare conflittuale: da una parte l’amore e la stima verso il marito, boss della Camorra, dall’altra l’insofferenza verso quel figlio, Genny Savastano nella serie, non all’altezza delle aspettative. Questo sdoppiamento ha fatto sì che questa madre fosse rigida all’interno del nucleo famigliare tanto da mandare il figlio in Honduras per farlo crescere, formare, avvicinare alla vita del “figlio del boss”, dell’erede a cui lasciare le redini della famiglia. Una scelta drastica per una madre che deve contrastare un padre troppo permissivo e troppo impegnato negli affari per poter badare alla crescita del figlio. Sono realtà mostruose che non sono state facili da interpretare.
Maria Pia Calzone, 46 anni, alle spalle una lunga carriera come attrice con ruoli non sempre di primissimo piano, oggi finalmente ha avuto la sua rivincita professionale: “Non ci credevo più, avevo smesso di crederci”, nella sua voce un pizzico di amarezza. Il destino propone delle alternative proprio quando tutto ci sembra andare nella direzione opposta; infatti per Maria Pia è arrivata questa possibilità, sette provini superati e la sua rivincita personale. Discutiamo su come sia difficile alle volte per noi donne il mondo del lavoro, specie in questa società in cui come lei stessa dichiara è pronta a farci sentire degli ‘scarti’, soprattutto superata una certa età dove se vuoi sentirti bella e apprezzata devi ricorrere alla chirurgia estetica e inseguire determinati modelli. Siamo schiacciate da una cultura che ci lancia il messaggio ‘Siete a scadenza’, e lei vuole proprio smentire questa cosa. Ha aspettato anni, ma oggi, grazie a questa interpretazione sarà conosciuta in tutto il mondo.
Una serie nata tra mille polemiche e oggi apprezzata da molti che han dimostrato sui social apprezzamenti ed è stata spunto di riflessione. Quando ci soffermiamo a parlare di Napoli mi racconta di queste due realtà completamente distanti tra loro: la malavita da una parte, raccontata appunto, e chiaramente quella Napoli fatta da gente per bene. Parliamo riflettendo assieme al telefono, ormai non è più solo Napoli così, lo sappiamo bene che la camorra ha ramificazioni ovunque e non solo in Italia. La forza di Gomorra-La serie è proprio questa, essere un docu-reality in cui i fatti riportati sono avvenuti, purtroppo, realmente. “La cosa forte in tutto ciò è stato ascoltare i famigliari delle vittime di camorra che stanno dedicando la loro vita per far sì che i giovani non cadano in quella trappola infernale”. Maria Pia si riferisce al documentario mandato in onda sempre su Sky dove vengono intervistati coloro che con la camorra ci hanno avuto a che fare da vicino. Parla con entusiasmo di questa esperienza, da un lato gratificante per il suo lavoro di attrice, dall’altro formativa, che le ha permesso di conoscere delle realtà dure e crude del nostro Paese. In particolare si dice soddisfatta per aver conosciuto molte donne che le si sono avvicinate con una spiccata sensibilità: “Alle volte penso che se lasciassimo da parte le rivalità femminili, tutte assieme, saremmo una vera forza“.