Maxi-sconto per l’aumento di capitale da 800 milioni di euro di Banca Carige, che prenderà il via lunedì 16. Il cda dell’istituto ligure presieduto da Cesare Castelbarco Albani si è riunito giovedì e ha approvato i termini dell’operazione fissando in 0,1 euro il prezzo delle nuove azioni, con uno sconto del 40% sul terp (il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto di opzione). Lo sconto è il più alto tra quelli applicati dalle banche italiane, superiore anche a quello del 35% del Monte dei Paschi di Siena. La cui ricapitalizzazione ha causato diversi problemi in Borsa proprio a causa delle caratteristiche iper-diluitive, cioè del fatto che i soci non aderenti all’aumento vedono ridotto di moltissimo il proprio peso nell’azionariato. Nel caso della banca genovese, il cui ex presidente Giovanni Berneschi è in carcere per una truffa ai danni dell’istituto e della sua società assicurativa, gli azionisti che non dovessero sottoscrivere le nuove azioni si troveranno ridimensionati di quasi l’80%. A fronte di 2,177 miliardi di azioni in circolazione verranno infatti emessi quasi 8 miliardi di nuovi titoli.
I soci, in base al prospetto a cui Consob ha dato il via libera mercoledì, avranno diritto di sottoscrivere 93 azioni ogni 25 azioni ordinarie o di risparmio in portafoglio. I diritti di opzione potranno essere esercitati a partire da lunedì prossimo e fino al 4 luglio, mentre la loro negoziazione in borsa terminerà il 27 giugno. La Fondazione Carige, che lunedì è riuscita a vendere un ulteriore 10,8% della banca scendendo al 19%, ha annunciato che sottoscriverà l’aumento per la sua quota, con un investimento di circa 152 milioni. In ogni caso l’incasso di tutti gli 800 milioni è garantito dal consorzio capitanato da Mediobanca e Unicredit.
Il forte sconto, accompagnato dall’effetto diluitivo, dovrebbe sia incentivare la sottoscrizione dell’aumento da parte dei soci sia l’ingresso di nuovi azionisti. Si guarda soprattutto alle mosse di Andrea Bonomi, numero uno di Investindustrial, e della famiglia Malacalza. In base alle caratteristiche dell’aumento non è escluso che a Piazza Affari si possa assistere a turbolenze simili a quelle che hanno coinvolto i titoli Mps nei primi giorni della ricapitalizzazione. Giovedì, dopo l’annuncio, Banca Carige ha chiuso in calo del 2,59%, a 0,41 euro.