C’è chi si astiene, chi vota “turandosi il naso” e chi chiede perché non ci sia il partito dei Verdi tra le opzioni. I fedelissimi cercano di bloccare le polemiche, mentre i parlamentari critici o meno polemizzano sui social network. Il Movimento 5 stelle si gioca uno dei passaggi più importanti della sua breve storia online. Oggi il referendum per decidere dove si siederanno in Europa: gli iscritti scelgono tra l’alleanza con l’Ukip di Farage, i conservatori dell’Ecr e la non iscrizione a nessun gruppo. Grande assente l’opzione Verdi: le due formazioni politiche non hanno trovato un accordo concreto e lo staff di Grillo e Casaleggio ha valutato che non avesse senso inserire l’elemento. Una modalità che crea molti malumori: fino alle ore prima del referendum gli stessi parlamentari erano convinti che la possibilità di allearsi con i Verdi sarebbe stata inserita.
Il voto si chiude alle 19, nel frattempo i parlamentari galleggiano tra dichiarazioni e smentite. “Questo è il mio voto”, scrive su Facebook la deputata Giulia Sarti pubblicando una foto di lei mentre vota, “turandomi il naso per il gruppo europeo: conservatori e riformisti, i nipotini di Churchill. Solo per non far vincere Farage”. Ma non è la sola. In rete gli eletti scatenano le ironie e le provocazioni. Il deputato Cristian Iannuzzi, su facebook, usa l’ironia: “Bene. Oggi consultazioni sul portale M5S per decidere il gruppo politico europeo al quale aderire. Credo voterò adesione al gruppo dei Verdi”, scrive quando è già noto che non è possibile votare per loro. Qualcuno glielo fa notare ma lui stesso replica: “Ci sarà sicuramente un errore. La scelta libera e democratica è principio basilare del MoVimento 5 Stelle. La sovranità del popolo della rete, senza filtri di organi direttivi, come invece succede nei partiti tradizionali”, si legge.
“E’ un grosso errore – su Facebook il deputato Luigi Gallo i verdi tedeschi hanno mostrato una certa contrarietà al nostro ingresso, ma i verdi francesi con Josè Bove l’hanno caldeggiata”. Non solo: “Nel gruppo dei Verdi saremmo stati la forza politica più numerosa, il terzo gruppo europeo a guida M5S, e inserire i Verdi nelle votazioni non avrebbe compromesso altre trattative successive”. Scettico anche il deputato Francesco Uva: “Tanti attivisti mi stanno chiedendo in privato se secondo me è normale che non si possano votare i Verdi nella votazione online sul blog per scegliere il gruppo a cui accorparci. Io dico di no”. Si asterrà invece Stefano Vignaroli: “Sono indeciso se non votare il sondaggio sul blog o votare di non iscriversi perché – gli fa eco Stefano Vignaroli – trovo le altre opzioni scarsamente pluralistiche”. In tanti, confessano ‘off the record’ che non voteranno. Lo stesso faranno i dissidenti Aris Prodani, Paola Pinna, Tommaso Currò. I ‘falchi’, invece, tirano dritto. “Certo che voterò Farage”, dice sicura Paola Taverna.
A prendere posizione è anche il meetup di Bruxelles con una nota ufficiale: “Siamo sorpresi per le modalità (orario, insufficiente presentazione dell’iniziativa e inserimento di un’opzione sorta all’ultimissimo momento, tardiva o mancata comunicazione agli iscritti) con cui il M5S ha aperto la consultazione online, in quanto suscettibili di inficiare il valore della votazione stessa; dichiariamo poi l’intenzione dei membri, espressa a larga maggioranza, di votare a favore dell’entrata del M5S nei “non iscritti”, in quanto la consideriamo l’opzione più prudente, che meglio conserva la possibilità di posizionamenti futuri, dopo una discussione interna di maggior qualità, e quella che meglio corrisponde alla post-ideologicità che contraddistingue il M5S”.
Proteste anche sul blog di Beppe Grillo. Leggendo i commenti sul post del leader cinquestelle si scopre la delusione di molti. “Non capisco perché non ci facciano scegliere tra l’intera rosa dei gruppi parlamentari europei disponibili. Francamente questa preselezione mi pare inopportuna e disdicevole”, scrive Edoardo M. dalla Sicilia. E gli fa eco Raffaele P. dal Lazio che parla di “ennesima tafazzianata M5S… O si da la possibilità di votare qualsiasi gruppo oppure lasciamo perdere… A o B o NULLA?????”. “Oggi mi rifiuto di votare! Non è possibile che le scelte siano così limitate. Ho l’impressione che qualcuno abbia già deciso, e serve solo la finta ratifica della rete”, scrive Giacomo C dalla Sicilia che precisa anche di essere certificato dal giugno 2013 per evitare l’accusa di essere “un troll piddino”. Più duro il commento a firma di Alessandro M. “Questa votazione – scrive – è una buffonata e sto pensando seriamente di disiscrivermi”, fa eco. “Perchè non ci sono i Verdi?”, domanda Christian B. dalla Sardegna.