Quello che comincerà in Brasile tra meno di due settimane sarà il terzo Mondiale di calcio “pay” della storia della televisione italiana. È Sky, infatti, a fare la parte del leone in un’offerta televisiva che accompagnerà i tifosi per un mese intero.
La pay tv satellitare di Rupert Murdoch trasmetterà tutte le 64 partite del torneo, 39 delle quali in esclusiva, mentre Mamma Rai dovrà accontentarsi di 25 incontri (“i migliori”, fanno sapere da viale Mazzini), e per gli altri trasmetterà solo le sintesi.
La Rai, costretta a tagli dolorosi nella spedizione brasiliana, oltre a trasmettere in diretta le partite dell’Italia di Cesare Prandelli, offrirà ai propri telespettatori quattro appuntamenti quotidiani: il solito Dribbling Mondiale (ore 17, RaiDue), Diario Mondiale (ore 20, prima su RaiDue e poi, dal 23 giugno, su RaiUno), Notti Mondiali (in seconda serata su RaiUno) e Processo ai Mondiali (ancora sulla rete ammiraglia). RaiSport1 (canale 57 del digitale terrestre) si trasformerà invece in una vera e propria rete tematica interamente dedicata al mondiale brasiliano con collegamenti, anticipazioni e rubriche nell’arco della giornata. Tutti i quattro appuntamenti targati Rai (condotti da Sabrina Gandolfi, Paola Ferrari, Marco Civoli ed Enrico Varriale) andranno però in onda da Roma e non dal Brasile. Primi effetti, a quanto pare, della cura dimagrante imposta a Mamma Rai dal governo Renzi.
I match dell’Italia, a cominciare da quello contro l’Inghilterra del 14 giugno, saranno raccontati da Stefano Bizzotto e Beppe Dossena, che già agli scorsi Europei del 2012 aveva ricoperto il ruolo, non sempre apprezzato dai telespettatori, di commentatore tecnico. Le altre voci saranno quelle di Alberto Rimedio e Marco Lollobrigida. L’avventura brasiliana targata Rai potrà contare, infine, su un tema musicale d’autore: sarà la voce di Mina, con il brano inedito La palla è rotonda, a fare da colonna sonora del racconto quotidiano di viale Mazzini.
Decisamente diverso l’impegno di Sky, in questo momento forse l’unica realtà televisiva italiana a potersi permettere investimenti sostanziosi. Quattro canali interamente dedicati ai mondiali, 600 ore di diretta, SkySport24 che seguire 24 ore su 24 la competizione, due studi (uno a Milano e uno da favola a Copacabana). Un impegno contro il quale la malandata Rai di questo periodo può ben poco. In più, a solleticare gli appetiti dei potenziali abbonati, l’arrivo di Alessandro Del Piero come nuovo commentatore tecnico. A presidiare gli studi milanesi ci sarà, come sempre, Ilaria D’Amico.
SkyCalcio1 e SkySport1 cambieranno persino nome, trasformandosi in Mondiale 1 HD, sul quale troveranno spazio le partite dell’Italia e le rubriche in diretta Terzo Tempo e Copacabana Day Calciomercato. Le altre partite verranno trasmesse in diretta su Mondiale 2, Mondiale 3 e Mondiale 4 HD.
E mentre la Rai deve rinunciare ai commentatori tecnici, causa spending review, Sky rilancia con un 4-3-3 mica da ridere: Luca Marchegiani, Ciro Ferrara, Beppe Bergomi, Alessandro Costacurta, Daniele Adani, Massimo Mauro, Renato Zaccarelli, Giancarlo Marocchi, Gianluca Vialli, Paolo Rossi e Alessandro Del Piero. Non poteva mancare, infine, quello che ormai è diventato un personaggio cult del giornalismo sportivo: Federico Buffa, che già sta raccontando a modo suo, su Sky Sport e Sky Arte, le passate edizioni dei Mondiali di calcio.
Per quanto riguarda Mediaset e La7, c’è davvero poco da segnalare. Le tv private si affideranno agli inviati delle testate giornalistiche e il Biscione potrà contare sulle consuete finestre quotidiane di Sport Mediaset, che dedicheranno ampio spazio a quanto succederà in Brasile.
Free o Pay che sia, il mondiale di calcio si sta avvicinando e la tv italiana è più o meno pronta a raccontarlo come merita. Il confronto Rai-Sky è effettivamente mortificante per la nostra televisione pubblica, ma in tempi di vacche magre bisogna accontentarsi e magari recriminare sugli sprechi fatti in passato e che oggi pagano i professionisti della tv di Stato e i telespettatori che non possono permettersi un abbonamento alla pay tv satellitare.