E' successo a Ravenna dove i musicisti della scuola di musica Westlicher Heagyau hanno dovuto pagare una multa da 150 euro a testa. Prima lo staff che lavora per la promozione della città a capitale della cultura aveva promosso l'evento, poi c'è stato l'intervento delle forze dell'ordine
Prima sono stati pubblicamente lodati per le loro doti musicali, e poi, lo stesso Comune che poche ore prima invitava i cittadini a scendere in strada per ascoltarli suonare, li ha fatti multare: 150 euro a testa. E’ successo a una scolaresca in vacanza studio a Ravenna, i 19 allievi adolescenti della scuola di musica Westlicher Hegau di Hilzingen, sul lago di Costanza, che come ogni anno hanno raggiunto la città candidata a Capitale Europea della Cultura nel 2019 per un soggiorno estivo. A mò di esercizio, i ragazzi, tra i 14 e i 21 anni, accompagnati dai loro insegnanti, nei giorni scorsi si erano fermati in strada con i loro strumenti per esibirsi, un allenamento ma, al contempo, “un’occasione per portare in città un po’ di buona musica”. Qualche piccolo concerto improvvisato, insomma, che peraltro aveva raccolto commenti positivi sia dallo staff di Ravenna 2019, che sulla sua pagina Facebook aveva postato una foto della piccola ‘banda’ accompagnata dal commento “anche questa è #Ravenna2019, con il maestro e gli allievi di una scuola di musica tedesca che girano l’Europa per far risuonare di musica le piazze europee”, sia del Comune cittadino, che sempre sui social network aveva scritto “se passate per il centro… stanno suonando magnificamente!”.
I complimenti, tuttavia, non hanno risparmiato ai ragazzi una sanzione. Secondo il regolamento comunale, infatti, per suonare in strada a Ravenna serve l’autorizzazione: chi ne è sprovvisto riceve una multa, 150 euro. Di quel documento, però, né i ragazzi, né gli insegnanti erano a conoscenza. “Quando siamo venuti qui, due anni fa – spiega una delle accompagnatrici della scolaresca al giornale Ravenna e Dintorni – non c’era bisogno di alcun permesso, e sei anni fa fummo addirittura ricevuti dall’assessore alla Cultura e dal sindaco. Non sapevamo servisse un permesso e non l’abbiamo richiesto”.
A quel punto, per i ragazzi che al momento del controllo della polizia municipale stavano suonando proprio ai piedi del Municipio, è scattata la sanzione. Un caso che ha sollevato non poco imbarazzo nei corridoi del Comune, e se pare che la multa, alla fine, sarà applicata ‘ad accompagnatore’ e non a ciascun alunno, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha già annunciato che porterà il caso in consiglio per chiedere una modifica al regolamento. “Avere delle regole per chi vuole suonare nelle strade e nelle piazze è indispensabile – spiega infatti Matteucci, come riporta la pagina Facebook di Ravenna 2019 – Ognuno deve sapere dove si può suonare, quando e con quale intensità per non dare fastidio agli altri. Il regolamento del nostro Comune oggi dice: se vuoi suonare devi fare una semplice comunicazione. Se non lo fai sei in multa. Ragioniamo su una modifica del regolamento: la prima volta è un invito – diffida e solo la seconda una multa. Il Consiglio Comunale può valutare questo cambiamento”. Non è la prima volta, infatti, che qualche musicista si trova costretto a dover pagare i 150 euro per essersi esibito in strada. A Pasqua, infatti, al celebre flautista tedesco Klaus Peter Diehl, era toccato ricevere la medesima sanzione per aver suonato Chopin in piazza senza la dovuta autorizzazione.
“Questo regolamento è stato approvato in consiglio comunale nel 2012 – spiega Pietro Vandini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune a Ravenna e primo firmatario di una petizione presentata in seguito all’introduzione della norma allo scopo di ammorbidirne i passaggi – e fin da subito abbiamo sollevato il problema stranieri: come si fa a spiegare a un turista che deve chiedere un’autorizzazione? E’ un passaggio complicato, e infatti i casi di sanzioni come quella ricevuta dagli studenti tedeschi sono stati diversi. I nostri emendamenti, basati sulle disposizione della Federazione italiana artisti di strada, però, sono stati bocciati, ed è per questo che abbiamo tentato la strada della raccolta firme, allo scopo di consultare i cittadini, poi arrivare in commissione e in seguito, in aula. Del resto esistono già nel regolamento comunale norme che sanzionano chi disturba la quiete pubblica, ma Ravenna non è Rio de Janeiro, la movida è limitata. Ora speriamo che dopo questa seconda figuraccia, e dopo l’impegno formulato dal sindaco, anche le altre forze politiche siano più collaborative”.
Una necessità, quella di rivedere le norme che regolamentano la musica in strada, incoraggiata anche dallo stesso staff di Ravenna 2019, che alla notizia della sanzione ha risposto proponendo alla scolaresca un concerto nell’ambito della manifestazione: “Ha ragione il sindaco, a questo punto è urgente una modifica del regolamento. Nel caso specifico, trattandosi di allievi di una scuola di musica, ci ripromettiamo di invitarli a breve a tenere un piccolo concerto nel segno di Ravenna 2019”.