Il comitato antiracket ha deciso di coniugare la lotta a Cosa Nostra con la promozione turistica della Sicilia. La sede, all'Isola delle Femmine, è stata dedicata a Peppino Impastato
È stata intitolata a Peppino Impastato la nuova sede di Addiopizzo Travel, il tour operator creato dalla nota associazione antimafia, che ha stabilito la sua sede all’interno della stazione ferroviaria di Isola delle Femmine. “Intitolare la sede a Peppino è un gesto doveroso oltre che ovvio: è stato il primo a legare il concetto di bellezza a quello di lotta alla mafia e per questo per noi è un modello. Facendo crescere quotidianamente la rete di imprenditori che hanno detto no al pizzo, proviamo infatti a promuovere la vera bellezza della Sicilia”, spiega Dario Riccobono, presidente di Addiopizzo Travel, presentando la nuova sede insieme a Giovanni Impastato, fratello del militante di Democrazia Proletaria assassinato a Cinisi da Cosa Nostra.
Puntare sul turismo è solo l’ultima tappa di Addiopizzo, nata il 29 giugno del 2004, quando Palermo si risvegliò tappezzata di adesivi listati a lutto con la scritta “un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Dieci anni dopo il comitato antiracket ha deciso di coniugare la lotta a Cosa Nostra con la promozione turistica della Sicilia: in rete è stato lanciato un portale, disponibile anche come applicazione per gli smartphone: grazie ad un motore di ricerca è possibile scegliere e prenotare un soggiorno in una delle tante strutture ricettive che aderiscono alla campagna “Pizzo free”.
Sono 10.945 i turisti che hanno visitato la Sicilia scegliendo i servizi di Addiopizzo travel, che hanno fatto fatturare 615 mila euro alle aziende che aderiscono al circuito. “Gli alberghi, gli agriturismi e i bed & breakfast del nostro circuito, oltre ad essere accoglienti e adatti a tutte le esigenze, sono tutti pizzo-free: una garanzia su una scelta di campo netta e coraggiosa da parte di chi li gestisce”, spiega Edoardo Zaffuto, uno dei soci della cooperativa. Oltre al costo della vacanza, i turisti hanno lasciato una quota di donazione per il comitato antiracket e per le altre associazioni antimafia coinvolte (Libera, Casa memoria Impastato, Telejato): ad oggi le quote solidali ammontano a quasi 28 mila euro.