Per il Mirror è ‘Match of the spray’. Non sono più teneri il Daily Mail che la definisce ‘una farsa’ e il Daily Express con il titolo ‘Bungle in the jungle’, pasticcio nella giungla. Il campo di Manaus è il protagonista assoluto su molte prime pagine dei quotidiani inglesi a causa delle pessime condizioni del manto erboso. E la stampa d’Oltremanica pubblica la foto di un uomo che spruzza uno spray verde per mascherare le ampie zone ingiallite del rettangolo di gioco, così da renderlo almeno presentabile per Inghilterra-Italia di domani a mezzanotte.
Un trucchetto già usato in diverse occasioni anche nei campionati europei, soprattutto d’inverno quando le basse temperature e l’assenza del sole tendono a rovinare l’erba. Un rimedio che nessuno si aspettava venisse usato in un campionato del mondo su un terreno di gioco ancora ‘vergine’. Ma in piena foresta Amazzonica qualcosa è andato storto, come sembra che sia successo anche negli impianti di Natal e Porto Alegre. I giardinieri avrebbero sbagliato i dosaggi di concimi e fertilizzanti e non sarebbe stata rispettata l’indicazione della Fifa di usare delle lampade nelle ore notturne per intensificare la fotosintesi. Così la prima partita dell’Italia rischia di diventare una ‘Rumble in the Jungle’, una battaglia nella giungla, altro motivetto della stampa inglese che ha ripreso il claim dello storico incontro di boxe, a Kinshasa, tra George Foreman e Muhammad Ali.
Oltre allo spray sui ciuffi d’erba secchi, le due nazionali sanno già che dovranno confrontarsi con il clima tropicale di Manaus. Le previsioni per domani alle 18 (ora locale del fischio d’inizio) parlano di 29° gradi con il 71 per cento di umidità che farà lievitare la temperatura percepita a 34°. Clima proibitivo per i ventidue protagonisti e prima esperienza sul campo dell’Arena Amazzonia per gli uomini di Hogdson, che oggi non dovrebbero allenarsi nello stadio. Cosa che invece farà l’Italia come ha confermato Demetrio Albertini, capodelegazione della truppa azzurra: “E’ giusto che il terreno venga testato dalla squadra prima di una partita così importante”. Situazione non meno imbarazzante all’esterno dell’impianto. Sempre il Daily Mail ha documentato con un ampio servizio fotografico le condizioni delle zone vicine all’Arena Amazzonia. Strade non asfaltate, grandi zolle di terra viva e mega-pozzanghere formatesi per i rovesci che quotidianamente colpiscono questa regione del Brasile. In queste ore si continua a lavorare per arrivare in condizioni almeno sufficienti alla prima delle quattro partite che si disputeranno a Manaus, ma lo stadio più discusso del Mondiale rischia subito un cartellino rosso.