Forse se lo aspettava: è tornato nella sua patria da straniero, sapeva che non avrebbe ricevuto applausi. E così e stato. Accoglienza gelida in Brasile per Diego Costa. L’ormai prossimo attaccante del Chelsea, brasiliano di nascita ma naturalizzato spagnolo, è stato preso di mira in un allenamento da alcuni sostenitori verdeoro che gli hanno ripetutamente gridato ‘traditore’. Al 25enne originario di Lagarto nello stato del Sergipe, il più piccolo del Brasile, non viene evidentemente perdonata la decisione di avere preferito la Spagna alla Seleçao.
Diego Costa, inizialmente convocato da Felipe Scolari per due amichevoli nel febbraio 2013, aveva in seguito rinunciato alla Seleçao annunciando ufficialmente l’intenzione di giocare con le Furie Rosse, scatenando in questo modo le ire della Federazione brasiliana e dello stesso commissario tecnico verdeoro.
Diego Costa non si scompone e resta concentrato sul Mondiale: “I miei genitori sono molto contenti della mia scelta e la sostengono. Le critiche non mi toccano”, spiega l’attaccante che assicura di essersi pienamente ripreso dall’infortunio muscolare che ne ha condizionato la parte finale della stagione con l’Atletico Madrid.