All’incontro “Giustizia, riforme e antimafia” organizzato dall’associazione “Addio Pizzo” a Catania sono intervenuti Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto della Repubblica a Messina, Nicola Gratteri, procuratore aggiunto alla Dda di Reggio Calabria, Antonino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo e il giornalista Saverio Lodato. Fra i temi trattati la recente approvazione dell’emendamento, proposto dalla Lega Nord e passato alla Camera a scrutinio segreto, che introduce la responsabilità civile dei magistrati. “Può impaurire qualche mio collega ma non bisogna stare agitati e tesi, non è comunque un motivo per fermarsi e per non contrastare le mafie”, sostiene Gratteri. Più duro invece il collega palermitano Di Matteo: “Mi sembra che sia l’ennesima dimostrazione di chi persegue quel fine di ridimensionamento, di burocratizzazione, di asservimento della magistratura al potere politico che era il fine caratterizzante e chiaramente caratterizzato nel programma di rinascita democratica della P2” di Saul Caia
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