Il Movimento 5 stelle di Parma cerca di andare avanti per la sua strada, nonostante gli attacchi dei vertici che negli ultimi giorni hanno puntato il dito sull’amministrazione di Federico Pizzarotti e sulle sue mancate promesse riguardo all’inceneritore. Ormai sotto continuo attacco da Grillo e Casaleggio, il primo cittadino punta a rafforzare il contatto con il territorio e si aggrappa alla solidarietà ricevuta nelle scorse ore da parlamentari ed eletti m5S. Oggi sarà alla festa degli attivisti di Milano e in mattinata i consiglieri comunali di Parma hanno presentato insieme ai neo eletti dei comuni del parmense una nuova rete, con l’intento di collaborare di più sui vari territori per portare avanti gli obiettivi che si propone il Movimento. Un’iniziativa che arriva tardi, dopo due anni che Pizzarotti è al governo della città ducale, come ammette lo stesso capogruppo Marco Bosi: “Dopo i risultati delle ultime elezioni, abbiamo detto di dover fare autocritica, e uno dei punti su cui siamo stati più carenti in questi anni sono i rapporti con gli altri territori, che abbiamo trascurato. Oggi ripartiamo con una nuova rete”. L’amministrazione di Parma, con i nuovi meccanismi della macchina comunale, i problemi lasciati in eredità dalla passata giunta di centrodestra, hanno risucchiato tutte le energie dei neo eletti parmigiani, che invece di fare rete, si sono chiusi nel loro lavoro quotidiano. E i risultati alle urne non lasciano giustificazioni: sono solo sei i Comuni del parmense in cui sono stati eletti consiglieri del Movimento, Parma compresa. È per questo che dai risultati, Bosi e gli hanno deciso di ripartire, cominciando a fare rete tra gli eletti. A consolidare la nuova alleanza, i consiglieri Giuseppe Distante di Sala Baganza, Angela Aruso di Fidenza, Gianluca Stocchi di Medesano, Marco Romano di Langhirano e Francesco Sozzi di Salsomaggiore, che hanno assicurato che la collaborazione porterà frutti e farà crescere il Movimento su tutto il territorio. Il lavoro da Parma va avanti e per ora non c’è paura di una scomunica da parte dei vertici, nonostante i trascorsi degli ultimi giorni: “A noi non è arrivata nessuna comunicazione sull’utilizzo del logo – spiega Bosi – continueremo a lavorare per i nostri cittadini, come abbiamo sempre fatto finora”.
Oggi pomeriggio alla festa degli attivisti e interverrà al dibattito sul bilancio partecipato. Al suo fianco anche parlamentari ed eurodeputati del Movimento. Parlerà di politica locale, della sua Parma, assicura, ma l’uscire dai suoi confini (ancora una volta), potrebbe non piacere ai leader. Anche Federico Pizzarotti, che nei giorni scorsi ha risposto per le rime agli attacchi sul web, si dice sereno: “Non ho sentito Grillo – ha detto al fattoquotidiano.it – Ma non vado da nessuna parte, continuo a fare quello che ho sempre fatto all’interno del Movimento. Ho già spiegato che il referendum sull’inceneritore non si poteva fare, è la verità. È un impianto privato, non ci sono penali”. Su Facebook poi il sindaco ha mandato anche un messaggio rivolto ai parmigiani per rassicurarli della situazione: “Oggi trovo doveroso mandare un messaggio di rassicurazione e di coraggio ai miei cari concittadini, dopo giorni di rimpalli che niente hanno a che fare con il nostro lavoro quotidiano”. Pizzarotti nel post spiega le difficoltà della quotidiana amministrazione, tra eredità del passato e mancanza di risorse. “Solo chi non fa non sbaglia mai” aggiunge, per poi concludere: “Giunta e maggioranza non mollano, abbiamo delle promesse da mantenere”.
Intanto i Cinque stelle si rafforzano a partire dalla nuova rete territoriale. La mancanza di contatti con la provincia e la scarsa crescita sul territorio era una delle critiche mosse anche dal gruppo di attivisti che nei giorni scorsi ha deciso di staccarsi dall’associazione Parma in Movimento, creando la nuova formazione “Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia”. I consiglieri però smentiscono il fatto che l’iniziativa parta in risposta alla scissione: “Era da tanto che ci ripromettevamo di incontrarci, abbiamo aspettato le elezioni. Ma ora cominceremo davvero a fare squadra”. Nessun legame nemmeno con le ultime polemiche con Grillo, assicurano: “Ogni critica che arriva – aggiunge Durante – è uno sprone a fare meglio e ad andare avanti”.
Le tensioni degli ultimi giorni però non si possono ignorare. Che l’amministrazione di Parma sia sotto il tiro del fuoco amico dei vertici, è innegabile, anche se dalle diatribe a distanza, Pizzarotti e la sua squadra sembrano addirittura usciti rafforzati. Da attivisti ed eletti di tutta Italia infatti sono arrivati messaggi di solidarietà nei confronti del sindaco, sia dopo l’attacco da parte del consigliere e fedelissimo Grillo Massimo Bugani, sia dopo il tweet in cui si chiedeva al sindaco conto del mancato referendum sull’inceneritore. Gli emiliani in particolare si sono stretti intorno al primo cittadino della Stalingrado Cinque stelle un tempo tanto cara a Grillo. Dopo l’ultima invettiva, a prendere le difese di Pizzarotti sono stati anche alcuni parlamentari, come Mara Mucci, Elisa Bulgarelli e Giulia Sarti. Intanto sul tema inceneritore, che ogni giorno divide sempre più Grillo e Casaleggio da Pizzarotti, la rete dei nuovi eletti del parmense promette solidarietà nella lotta alla legge regionale sui rifiuti che aprirebbe le porte dell’inceneritore di Ugozzolo anche ai rifiuti da fuori provincia. “Andremo insieme a Bologna per protestare sulla legge regionale sui rifiuti” aggiunge Bosi, rimarcando che sul forno di la guerra non è ancora finita.