“Il caldo e l’umidità costringeranno tutti a praticare un calcio basata sul possesso palla e sulla tecnica” ha dichiarato Roy Hodgson ieri in conferenza stampa. Ma se bastassero queste due caratteristiche la Spagna non dovrebbe essere ora a leccarsi le ferite e anche il favoritissimo Brasile non avrebbe avuto bisogno dell’“aiutino” per battere la Croazia all’esordio.
In realtà la novità tattica emersa finora è un’altra. Ci vuole massima attenzione nella fase difensiva. Serve collaborazione tra i reparti e aggressività nella propria metà campo, non occorre andare a pressare alto. Anzi il baricentro basso consente sui break di potersi lanciare meglio negli spazi.
Terzini attenti alle diagonali e alle ripartenze. Mediani bloccati sui creatori di gioco avversari, attaccanti veloci. Questo ha fatto Van Gaal esaltando così le abilità contropiedistiche di Robben e quelle realizzative di Van Persie.
Questo dovrebbe fare stanotte l’Italia contro l’Inghilterra. Visto che Hodgson vuole il possesso palla che se lo tenga. Noi abbiamo le armi per poter fare densità centrale, recuperare palla e ripartire per vie interne (Verratti-Pirlo) o esterne (Marchisio-Candreva), senza dimenticare la verticale lunga su Balotelli, sempre che il colored bresciano abbia voglia di stare lassù a fare a sportellate con i massicci difensori inglesi.
I nostri veri problemi sono dietro. Se è vero, e lo è, che la sicurezza difensiva è un asset indispensabile dovremo affidarci alla certezza della difesa a 3 campione d’Italia, a maggior ragione considerando l’assenza di Buffon, infortunatosi ieri in allenamento. La coppia centrale Paletta–Barzagli è troppo improvvisata per dare garanzie sufficienti. Così come non convince lo slittamento a sinistra di Chiellini.
Ma in realtà il disegno tattico dell’Italia potrebbe diventare facilmente in corso d’opera un 3-5-2 con l’avanzamento di Darmian a esterno di centrocampo e Candreva mezzapunta a supporto di Balotelli. Potrebbero essere importanti i cambi. Prandelli in panchina ha molte soluzioni interessanti, a partire dal capocannoniere del campionato Ciro Immobile.
Sull’altro fronte sicura la defezione grave sulla linea dei trequartisti di Oxlade-Chamberlain e ancora incerta la presenza di Welbeck. Si tratta dei due giocatori di maggior estro e dinamismo dell’Inghilterra. Bravi a rientrare, saltare l’uomo, concludere. La mina vagante resta Rooney che potrebbe giocare prima punta, seconda punta o esterno sinistro. Intorno a questa scelta ruoteranno gli schemi offensivi degli albionici che possono puntare anche sulla vera realizzativa di Sturridge.
Arbitra l’olandese Kuipers che se ha fatto la stessa preparazione dei suoi connazionali dovrebbe essere in gran forma.