Un decreto della presidenza del Consiglio allunga in extremis i tempi per pagare senza maggiorazioni. Coinvolti tutti i contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore
La proroga, alla fine, è arrivata. Slitta dal 16 giugno al 7 luglio 2014 il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore. Lo prevede un decreto firmato dal premier Matteo Renzi su proposta del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e ora in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Così il governo evita, in extremis, l‘accavallarsi di scadenze fiscali che avrebbe trasformato il 16 in un vero e proprio lunedì nero del contribuente.
Il comunicato del Mef che dà notizia della nuova scadenza spiega che la proroga riguarda anche i contribuenti che, pur facendo parte delle categorie per le quali sono previsti gli studi di settore, presentano cause di esclusione o inapplicabilità (per esempio nel caso di non normale svolgimento di attività, o per il primo anno di attività) e quelli che rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità.
Usufruiscono inoltre della proroga i contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore. Dopo il 7 luglio e fino al 20 agosto 2014 i versamenti possono essere eseguiti con una maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40%.