Le sorprese arrivano già al momento della lettura delle formazioni: Sabri Lamouchi lascia in panchina Didier Drogba e Kolo Touré e schiera dal primo minuto il bomber dello Swansea Wilfried Bony, affidandosi invece in difesa alla coppia Bamba-Zokora. Zaccheroni non è da meno, rinunciando all’esperto Konno e optando per Morishige. I primi minuti danno ragione al tecnico italiano: al 16′ il Giappone è già in vantaggio grazie alla perla di Keisuke Honda, che con un sinistro fulmineo su assist di Nagatomo buca Barry e illude i nipponici. Gli ‘Elefanti’ faticano enormemente a creare pericoli all’attenta retroguardia nipponica, nonostante uno Yaya Touré che prova a trascinare i compagni.
La svolta arriva nella ripresa: al 62′ uno scalpitante Drogba rileva Die e due minuti dopo la Costa d’Avorio perviene al pareggio. Cross dalla destra dell’ottimo Aurier, Bony si avventa sulla sfera e di testa batte per la prima volta Kawashima: 1-1. Al minuto 66 gli africani passano addirittura in vantaggio con Gervinho: azione fotocopia con cross di Aurier dalla destra, stavolta la deviazione aerea buca un non impeccabile Kawashima sul primo palo. Zaccheroni le prova tutte inserendo Okubo per Osako e Kakitani per uno spento Kagawa: niente da fare. Finisce 2-1 per la Costa d’Avorio, che balza in vetta al proprio raggruppamento e affianca la Colombia. Chissà che la prossima volta Lamouchi non ci pensi due volte prima di lasciare in panchina Drogba.