Soprattutto in questi mondiali di calcio, si è notato un interessante cambio di marcia del giornalismo sportivo italiano. Certo, non manca il lato gossipparo sempre in cerca degli amorazzi del Balotelli di turno, ma ha preso piede anche una scrittura più ragionata, che va a indagare sulle vere storie che stanno dietro quello che, volenti o nolenti, ogni quattro anni è l’evento sportivo più seguito del mondo. Parlo di trasmissioni tv come Buffa racconta su Sky Sport, oppure di nuove riviste come Undici, o di siti come L’ultimo uomo. In comune hanno la capacità di raccontare e di alimentare la passione per quei ventidue in campo che corrono dietro a un pallone. E il cinema? Di sicuro non mancano le storie vere di calcio portate sul grande schermo, penso ad esempio a Il miracolo di Berna, o a Il maledetto United: ma anche questa volta parliamo di un film Disperso, inedito in Italia: Montevideo, Bog te video! (Montevideo, che Dio ti benedica!), un film serbo che è stato un vero e proprio caso in quella nazione. Visto al cinema da oltre mezzo milione di spettatori (su 7 milioni di abitanti), è poi stato seguito da due stagioni di una serie tv e da un nuovo film, che ha bissato il successo del primo.

Il regista: Dragan Bjelogrlić, serbo, ha cinquant’anni. Molto popolare già da ragazzino come attore di film e serie tv nell’allora Jugoslavia, dove veniva soprannominato “il Robert Redford dei Balcani”, ha poi spesso interpretato ruoli da gangster o criminale. Montevideo, Bog te video! è la sua prima regia, seguita poi dalle altre produzioni televisive e cinematografiche della stessa saga.

Gli interpreti: I protagonisti sono poco conosciuti fuori dai confini serbi. I due calciatori sono Miloš Biković, che sarà nel prossimo film di Nikita Mikhalkov, e Petar Strugar, esordiente sullo schermo.

La trama: Nel 1930, a Belgrado, due ragazzi hanno un sogno, andare a Montevideo, dove si svolgeranno i primi mondiali di calcio. Sono completamente diversi tra loro: uno ha grande talento ma è povero, l’altro è invece un vero e proprio playboy. Diventano però amici, e iniziano la strada che li poterà alla nazionale.

La recensione: Capita di rado che il film campione d’incassi di un paese sia davvero un capolavoro. Quindi chiariamolo subito, Montevideo, Bog te video!, non lo è. A volte è un po’ ingenuo nella scrittura e nella messa in scena, e 145 minuti sono effettivamente un po’ troppi. Però è appassionato, ben diretto e condito da musiche sempre coinvolgenti, riesce ad alternare con il giusto ritmo sentimenti, umorismo, nostalgia ed epicità sportiva, e ha scenografie e costumi decisamente ben fatte. Le scene migliori sono proprio quelle sui campi da calcio (che sono poi molto più estese nella serie tv e nel secondo film) e quelle che presentano l’affascinante personaggio di Valerija, un’eccentrica pittrice che si inserirà nella vita dei due giovani calciatori. Guardatelo, se non vi basterà la sbornia di partite in Brasile. E se invece vi capita di passare dai Balcani, e trovate un concerto di Magnifico & l’orchestra dell’esercito serbo Stanislav Binički, non perdete l’occasione, ci sarà da divertirsi.

Il commento del critico: Uno degli elementi più interessanti del film è l’esplorazione dei sentimenti nazionalisti tra le due guerre, vista attraverso la lente del calcio e della necessità di assemblare squadre nazionali per la prima Coppa del Mondo. Boyd van Hoeij, Variety

I premi vinti: Il film è stato scelto dalla Serbia per rappresentarla ai premi Oscar, e ha vinto numerosissimi premi in patria. All’estero, ha vinto il premio del pubblico al festival di Mosca e il primo premio in diverse competizioni a tema sportivo.

L’homevideo: L’unica edizione del dvd è quella serba, e contiene i sottotitoli in diverse lingue, tra cui l’inglese e lo spagnolo.

Il trailer

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Breaking Bad Night. Metti una serie al cinema

next
Articolo Successivo

Biografilm Festival 2014, Fassebender in “Frank” tragicommedia esistenziale

next