Italia–Inghilterra finisce 2 a 1, tutti contenti! Era l’esordio mondiale degli azzurri e come ogni volta l’avvicinamento è ricco di discussioni, aneddoti, gare a chi conosce tattiche e schemi avversari. Diventiamo sistematicamente tutti C.T. e addirittura preparatori atletici con fondamenti di meteorologia. Insomma, ognuno il Mondiale lo attende come vuole e tirando fuori dall’armadio dei ricordi le edizioni passate mi è capitato di essere più legato alle serate dell’estate ‘90 nella piazza del mio paese che ai goal di Totò Schillaci, oppure al mare nel quale mi tuffai 10 secondi dopo che Roby Baggio sbagliò il rigore a Usa ’94. L’estate ’98 della mia maturità e quella del 2002 all’università non hanno ricordi intensi ma il 2006, per le vie di Milano dopo la vittoria, fu più bello perché ero con i miei amici più cari. Per questo ho scelto di far raccontare a chi segue la Nazionale i momenti di aggregazione che si creano per stare in compagnia in quei 90 minuti. Scorci di vita da tutto il mondo che ruotano attorno alla partita di Manaus. Il risultato potrà determinare gli animi dei più accaniti fra i tifosi ma alla fine, guardandosi intorno, ci si ricorderà che quella vista in tv è solo una partita che giocano altri, quella che ci circonda, invece, è una roba molto più seria e si chiama vita! Questi amici hanno “condiviso” con me la partita in ogni parte del globo e hanno giudicato uno degli azzurri a testa per le vere “Pagelle degli italiani”.
Daniele Zammicheli dalla Colombia dove segue e prepara ciclisti e atleti mi anticipa una certa allegria nel suo giudizio per via della vittoria della Colombia ma soprattutto perché sono le ultime ore prima dell’entrata in vigore della Ley Seca pre elettorale. In Colombia, nelle ore che precedono le elezioni scatta il divieto di servire bevande alcooliche. Daniele, ebbro forzato per anticipare il divieto colombiana, guarda la partita in una “panaderia”: caffe Colombiano e dolcetto, con gli indigeni poco interessati alla partita che, per come si sta svolgendo, addormenta un poco anche lui. Gli sembra di rivedere una partita dell’Italia catenacciara di Bearzot ma… Sirigu 8,5: sicuramente all’altezza del compito la difesa ha avuto un super lavoro e lui ha sostituito più che degnamente Buffon, unica pecca una piccola colpa nel goal inglese, non era attento e Paletta, voto 5,5 ha dimenticato Sturridge in area.
Mimmo Stolfi, giornalista con perizia da caporedattore mi manda la sua “cronaca”: a Manaus clima equatoriale, qui in Brianza pure. Per fortuna, a casa mia, la birra ghiacciata non manca. Aldo e Maurizio, gli amici con cui seguo Italia-Inghilterra, ringraziano. Chiellini 7: come al solito, lotta dal primo al 95esimo minuto senza mai prendere fiato. Piedi, mani, gomiti, fianchi, anche, petto: non c’è parte del corpo che non opponga agli avversari. Si sdoppia e gioca anche per Paletta che ancora non si rende conto come mai stia là. Certo, quando deve spingere, la sua verve da muflone indomito non basta. I piedi glieli ha costruiti mastro Geppetto e mica è facile con due palanche di legno controllare un pallone in corsa, dribbling e cross rimangono un miraggio.
Giuseppe Pesce da Lauropoli, amico calabrese con alcuni anni di calcio dilettantistico alle spalle, dopo diversi anni fuori ritrova il piacere di una “Partita vista a casa con papà poiché adoro da morire i suoi commenti tecnici sulla gara”. Pirlo 7: detta i tempi dall’inizio alla fine con ottima qualità e nonostante la grande afa corre come un ragazzino fino al fischio finale, sfortunato per la maledetta sulla traversa. Capomastro!
Maria Vittoria Occhipinti da Torino dove è iscritta al primo anno di ingegneria. Con altri due futuri ingegneri provenienti dal Sud attraversano una intensa fase di studio, ma nonostante gli esami incombano, si riuniscono per tifare azzurri senza paura della sconfitta perché in ogni caso un bel gelato tricolore li consolerà al fischio finale – Marchisio, voto 7: “Dopo la prima mezz’ora continuavo a chiedermi il perché di Marchisio trequartista. Il gol spazza via i dubbi perché il “principino” inizia a ingranare. Grande partita di sacrificio e tanta tanta corsa.
Marco Fiorilla, da Malta a Londra per weekend di addio al celibato con quattro amici. Decide di vedere la partita comodamente a casa di chi li ospita per evitare spiacevoli inconvenienti e scomode visioni in piedi al pub. Ovviamente si danno la carica con una bella spaghettata all’italiana. Sfoggiando orgogliosi le magliette italiane in discoteca. Candreva 6,5: L’assist per Balotelli fa si che vada oltre la sufficienza in una partita condotta tra alti e bassi. Bene anche se impreciso in fase offensiva e quasi assente quando c’è da ripiegare o pressare. In definitiva promosso visto che nel primo tempo è anche autore di tentativi dalla distanza e colpisce un palo che grida ancora vendetta.
A Zaral Virgolin da Cavalicco era toccato in sorte Verratti che per quasi 60 minuti ha assistito con i suoi polmoni e le sue geometrie il “maestro” Pirlo. Ordinato e abbastanza preciso il giocatore del Psg, un po’ meno Zaral, ieri sera, perché calatosi nelle “scomode” vesti di invitato all’addio al celibato di un amico, ha avuto giusto il tempo di darmi queste indicazioni e un 6,5 per Verratti prima di essere inghiottito dalla nottata di festa.
Chicco A. Quarato da Milano: “Sulle prime note dell’inno siamo tutti sul divano di casa mia. Dovevamo essere altrove, il temporale ha cambiato i programmi ma in fondo l’importante è stare insieme. I soliti amici, la stessa passione per Balotelli. Nel primo tempo Mario sembra sempre troppo lontano dalla porta e troppo solo quando attacca l’area di rigore. Al 46’ quel pallonetto delizioso da fa gelare il sangue nelle vene, ma ci strozza l’urlo in gola. Meglio nella ripresa, ha una occasione e non la sbaglia. Esordio perfetto: gol vittoria, tanto lavoro e nessun cartellino. Balotelli, voto 7. Il Dottor Jekyll ha convinto, sperando che Mister Hyde, per il Brasile, non sia nemmeno partito”.
Con Giovanni Cassisi andiamo a Malta, “Un posto dove Italia – Inghilterra vuol dire derby”. Giovanni vive qui per lavoro da 2 anni ed è molto soddisfatto di questa scelta. In terrazza a casa di amici (rigorosamente tutti italiani) si gusta la partita e birra a fiumi. “Questa sera mi trovo a commentare la partita di De Rossi (tra l’altro mio idolo perché sono romanista). Parte un po’ in sordina il gladiatore giallorosso, ma alla lunga esce fuori e erge una vera diga a centrocampo azzurro. Uomo in più a tutto campo. De Rossi, voto 7.
Domenico Occhipinti da Santa Croce Camerina: io per non allungare troppo l’articolo già “enorme” non giudico Prandelli, che tanto, avendo vinto, ha avuto ragione lui ma rendo giustizia a Barzagli con un 7,5 che, inutile dirlo, è il migliore del reparto difensivo.
L’addetto stampa Giorgio Caruso e la Nazionale di Scherma da Strasburgo: “Qui Strasburgo. I Campionati Europei di scherma si sono appena conclusi con un trionfo azzurro. Abbiamo vinto l’oro sia nel fioretto femminile a squadre che nella sciabola maschile a squadre. Il clima è euforico perché in entrambi i casi abbiamo sconfitto i rivali storici della Russia. Alle 23.30 in hotel è programmato il brindisi. Si ritarda perché qualcuno torna tardi dal palazzetto. Si fa tutto di fretta e a cinque minuti dalla mezzanotte iniziamo a riempire il bar della hall dell’hotel che ci ospita. Ci sono tutti! L’Italia che ha trionfato tifa l’Italia che esordisce. C’è Valentina Vezzali “canto l’inno insieme a voi e poi vado”. C’è Elisa Di Francisca curiosa di vedere Chiellini e Balotelli che, come lei, per “scelta di sponsor” vanno in campo con scarpe bicolore. C’è Diego Occhiuzzi che non vede l’ora che in campo vadano i suoi concittadini partenopei Immobile o Insigne. Arrivano due atleti della Nazionale inglese. L’effetto ottico al primo tiro inganna tutti! Al goal di Marchisio è un abbraccio collettivo, come se continuasse la festa per le medaglie. La doccia fredda di Sturridge spegne un pò l’entusiasmo. La stanchezza fa il resto e dopo l’intervallo rimaniamo in pochi…ma buoni! Si esulta per SuperMario ed Occhiuzzi per l’ingresso del “suo” Immobile. Gli inglesi profondano nelle poltrone. Al fischio finale la considerazione che “Oggi l’Italia vince in qualunque sport”. La valutazione complessiva è buona. Troppi “piedi buoni” a centrocampo e poche certezze in difesa. Applausi per Darmian, voto 7,5. Il cammino è ancora lungo. Il 13 luglio, giorno della finale in Brasile, saremo a Kazan (Russia) pronti ad iniziare il nostro Mondiale. Sarebbe bello ritrovarci insieme a tifare Italia! – Italia promossa.
Bruno Tumino da Piano dell’Acqua, una frazione di Chiaramonte Gulfi (Ragusa): “Non avevo dubbi. Immobile gioca venti minuti, due offsides e due tentativi offensivi. Senza infamia e senza lode sostituisce Balotelli. E’ stato il capocannoniere della serie A, sarà il nuovo Schillaci? Vedremo, intanto ho visto una buona partita con degli amici in campagna sorseggiando un grappino per riscaldare il corpo e l’atmosfera ….dura resistere fino le 2 ma ne è valsa la pena. Ero poco fiducioso ma tutto sommato mi potrei ricredere! Immobile, voto 6.
Thiago Motta da 6,5 e Parolo senza voto, completano queste pagelle particolari che ci hanno permesso di giocare un po’ raccontando la “partita” di alcuni italiani che ieri seguivano gli azzurri ma che tutti i giorni scendono in campo per le loro partite quotidiane. Un grazie a tutti e dato che “Le pagelle degli italiani” hanno portato bene, magari venerdì si replica.