Il governo chiederà la fiducia alla Camera sul decreto Irpef, contenente la norma sugli 80 euro. La tredicesima da quando si è insediato l’esecutivo. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi. Anche al Senato il provvedimento era passato con la stessa procedura, il 5 giugno, con 159 sì, 112 no e nessun astenuto.
Montecitorio ha respinto, con 93 sì, 230 no e 4 astenuti, le pregiudiziali di costituzionalità presentate da M5s e Forza Italia, con cui i due gruppi proponevano di non procedere con l’approvazione del provvedimento.
Il testo non ha subito modifiche in Aula. La fiducia quindi sarà posta sullo stesso documento uscito dal Senato. Ora la capigruppo deciderà i tempi del voto, che dovrebbe tenersi nel tardo pomeriggio di martedì. La conversione in legge deve avvenire entro il prossimo 23 giugno.
Si tratta della tredicesima questione di fiducia posta dal governo. In particolare, dopo la fiducia iniziale ottenuta il 25 febbraio sia al Senato che alla Camera, rispettivamente con 169 sì e 139 no, 378 sì e 220 no, l’esecutivo ricorse nuovamente alla procedura a Montecitorio il 13 marzo per il decreto legge sulle missioni all’estero, ottenendo 325 favorevoli, 177 contrari e 2 astenuti. Tredici giorni dopo, il 26 marzo, al Senato, fu chiesta la fiducia sul disegno di legge Delrio sulle Province, ottenuta con 160 sì e 133 no. Poi l’inizio di un’escalation a partire dal 10 aprile, quando alla Camera fu votata la fiducia con 325 sì e 176 no sul decreto legge contenente le norme cosiddette “salva Roma“. Quindi le tre fiducie sul decreto legge lavoro: il 23 aprile alla Camera (344 sì e 184 no), il 7 maggio al Senato (158 sì e 122 no), il 13 nuovamente alla Camera (333 sì e 159 no). Una tripletta intervallata dalla fiducia alla Camera il 29 aprile sul decreto legge sulle tossicodipendenze, con 335 sì e 186 no, con replica al Senato il 14 maggio con 155 sì e 105 no. Il 19 maggio è arrivata la fiducia alla Camera sul decreto legge sull’emergenza abitativa, con 324 sì e 110 no. Quindi il 5 giugno stesso copione al Senato sul dl Irpef: 159 i voti a favore, 112 quelli contrari.