I reati contestati sono associazione a delinquere, turbativa d’asta, truffa alla Regione e falso per appalti truccati, concessioni di consulenze senza gara, falsificazione di documenti tra il 2008 e il 2012
Il 20 marzo scorso gli arresti, oggi la richiesta di processo. Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e i pm Paola Pirotta e Antonio D’Alessio hanno firmato la richiesta di giudizio immediato per l’ex dg di Ilspa Antonio Rognoni, Pierpaolo Perez, l’ex capo ufficio gare e altre sei persone nell’ambito dell’inchiesta su una serie di appalti truccati tra cui anche quelli di assistenza legale e tecnica-amministrativa per lavori legati ad Expo. I reati contestati sono associazione a delinquere, turbativa d’asta, truffa alla Regione e falso per appalti truccati, concessioni di consulenze senza gara, falsificazione di documenti tra il 2008 e il 2012.
Secondo il gip, che aveva firmato gli arresti, gli imputati avevano creato “una struttura illegale” all’interno di enti pubblici che operava su due piani ma al servizio esclusivo del direttore generale di “Infrastrutture Lombarde”. L’inchiesta aveva di fatto decapitato la controllata della Regione Lombardia per la realizzazione di opere come ospedali, scuole ma anche il nuovo Pirellone, e aveva anticipata di alcune settimane l’altra grande inchiesta su Expo con 35 arresti.
La richiesta firmata sarà valutata dal gip Andrea Ghinetti. Il giudice tre mesi fa aveva anche disposto i domiciliari per Maurizio Malandra, direttore amministrativo di Ilspa, per gli avvocati Carmen Leo, Fabrizio Magrì, Sergio De Sio, Giorgia Romitelli e per un ingegnere Salvatore Primerano. Solo per questi sei e per Rognoni e Perez e non per tutti gli indagati, la Procura ha chiesto il processo con rito immediato.
Rognoni, il principale imputato per il caso Ilspa (uno di quelli al centro dello scontro tra il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati e Robledo), è anche il ‘trait-d’union‘ con l’inchiesta sulla cosiddetta “cupola degli appalti“, coordinata invece dall’aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e D’Alessio, per la quale ha ricevuto una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
Tra le gare ritenute pilotate, in modo da essere aggiudicate sistematicamente a una “ristretta cerchia di professionisti”, bypassando, per l’accusa, la legge, i principi di trasparenza e i criteri del minor aggravio di spesa per gli enti pubblici, c’è anche quella di assistenza legale e tecnica per il maxi appalto di Expo, ovvero quello per la realizzazione della Piastra. Appalto per cui Robledo e il suo dipartimento oltre un anno fa avevano avviato già un’indagine che di recente, dopo uno stralcio dall’inchiesta su Ilspa e Rognoni, è stata riassegnata e ha preso un nuovo abbrivio con una serie di interrogatori.
Aggiornamento redazione web – Successivamente, in data 8 maggio 2018, il procedimento nei confronti dell’Avv. Giorgia Romitelli si è concluso, in primo grado, con la sentenza del Tribunale di Milano che l’ha condannata ad un anno di reclusione per due dei reati contestatili, quelli di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente da parte della P.A., quale privata beneficiaria, in qualità di socia dello Studio Legale DLA Piper. L’ha, invece, assolta dal più grave reato di associazione per delinquere, pure contestatole, in concorso con altri imputati ed ha dichiarato prescritto il reato di falso.