Nel paese in molti si dicono stupiti dalla notizia che Carlo Lissi abbia confessato l'omicidio della moglie Maria Cristina Omes e dei suoi due figli, di 5 anni uno e 20 mesi l'altro. "Un papà così affettuoso", dicono alcuni. "Una famiglia unità", affermano altri. Sui social network in molti hanno cambiato la propria foto profilo con l'immagine di una candela accesa in primo piano, con la luce di altre candele sullo sfondo
Una candela accesa in primo piano con la luce di altre candele sullo sfondo. Si presentano così centinaia di profili Facebook all’indomani della strage di Motta Visconti. Incredulità e stupore sono le reazioni dei cittadini del paese in provincia di Milano alla notizia che Carlo Lissi ha confessato l’omicidio della moglie, Maria Cristina Omes, e dei suoi due figli, di 5 anni uno e 20 mesi l’altro. L’iniziativa sui social network è stata lanciata dagli amici per ricordare la donna e i due bambini.
“Ci sembra impossibile, un papà così affettuoso – dice il vicino che abita in una villetta confinante con quella della strage -, proprio in questi giorni Carlo mi aveva detto che stava montando la piscina in giardino per i suoi bambini”. Una donna che abita nell’abitazione di fronte a quella del delitto ricorda i Lissi come “una famiglia così unita e felice. Sentivamo – dice – la bambina cantare tutto il giorno e quando un bimbo canta vuol dire che è sereno e felice”.
Nessuno riesce a credere che il 31enne Carlo Lissi, “un giovanotto così a modo, sobrio alle volte anche un po’ riservato”, afferma chi lo conosce, abbia potuto commettere una efferatezza simile. “Quando non lavoravano, sia la mamma sia il padre trascorrevano tutto il loro tempo coi bambini – raccontano ancora altri vicini – li vedevamo uscire con le biciclette, adesso che era arrivata l’estate di sera a piedi per andare a comprare il gelato”.
Per ricordare la mamma uccisa e i suoi due piccoli, molti amici di Maria Cristina Omes hanno quindi cambiato la propria foto profilo di Facebook con l’immagine di una candela accesa in primo piano con la luce di altre candele sullo sfondo. Altri hanno preferito dedicare un pensiero a Maria Cristina lasciando con un post sulla sua pagina. Ma messaggi sono arrivati anche sulla bacheca del marito, assassino reo confesso. Si va da parole di dolore e stupore: “Non capisco come si fa ad uccidere parte di te”, ad altre di ribrezzo e condanna: “Assassino immondo, a morte”.
I messaggi più condivisi di Maria Cristina sono stati l’ultima frase che ha scritto sul social network dieci giorni fa: “Anche se nella vita tu ci sei per tutti non è detto che tutti ci siamo per te” e una foto che aveva caricato a maggio: “Non trattarla male, mai. Potrebbe starci male e poi sentirsi ferita. E credici quando una donna è stata ferita, cambia”.