All'origine ci sono i soldi trovati in un conto cifrato alla Ubs, che sono già costati all'ex membro del governo Monti l'ordine d’arresto per peculato della magistratura ferrarese
L’accusa è quella di riciclaggio internazionale di denaro, che gli viene contestata in Svizzera, per i soldi trovati in un conto cifrato alla Ubs di Lugano. Per questo l’ex ministro Corrado Clini è stato interrogato a Ferrara con rogatoria internazionale richiesta dalla procura di Lugano. L’importo di oltre un milione di euro versato sul conto Ubs gli è già costato l’ordine d’arresto per peculato della magistratura ferrarese, per cui Clini è ancora agli arresti domiciliari. Clini si è detto innocente.
Come riferisce il quotidiano La Nuova Ferrara, l’ex ministro, nella tarda mattinata di lunedì, nelle quasi due ore di interrogatorio davanti al giudice Silvia Marini, ha contestato le accuse e ribadito la sua posizione di totale estraneità all’imputazione. Il suo legale, l’avvocato Paolo dell’Anno, del Foro di Roma, presente all’udienza lunedì come nelle settimane scorse all’interrogatorio di garanzia, a Ferrara, dopo l’arresto per peculato, ha spiegato che nell’interrogatorio l’ex ministro Clini ha contestato tutti i profili accusatori addebitati. Il legale non ha aggiunto altro poiché – ha aggiunto – il segreto istruttorio non permette di divulgare dettagli ulteriori.
Nell’aula dell’udienza erano presenti il giudice Marini, referente dell’organo inquirente straniero di turno (la procura federale di Lugano), il procuratore federale Pierluigi Pasi e due collaboratori per formulare le domande all’ex ministro Clini, mentre non erano presenti i magistrati della procura di Ferrara (Nicola Proto e Filippo di Benedetto) che avevano fatto arrestare Clini e che coordinano l’inchiesta ferrarese in merito alla distrazione di soldi dai fondi del ministero dell’ambiente italiano, di cui Clini era direttore generale (sospeso attualmente dall’incarico) in Iraq per il progetto New Eden. La rogatoria internazionale svizzera conferma che al momento quello di Ferrara è il troncone principale delle inchieste a carico di Clini. Nell’inchiesta emiliana Clini è indagato per peculato e anche corruzione, mentre un’altra indagine a suo carico a Roma ipotizza la corruzione transnazionale. Quella svizzera è appunto per riciclaggio.