“A casa c’era qualche problema”. Le sue preoccupazioni per il figlio, Gino Frigatti le aveva confessate agli amici della Cinisellese, la squadra di calcio di Cinisello Balsamo, il paese alle porte di Milano dove ieri pomeriggio il trentaquattrennne Davide Frigatti ha aggredito senza motivazione tre suoi concittadini, ferendone due in modo grave e uccidendo il terzo. La vittima, un uomo di 52 anni, era padre di due figli. Così il padre di Davide, Gino, socio della A.C. Cinisellese e da vent’anni dedito alla gestione del campo sportivo dove sono passati tanti ragazzi, anche i suoi. “E’ uno di noi”, racconta il presidente della società, Napoleone Drago, mentre lo indica in una foto, in posa tra i pulcini della società. “Ieri c’era la riunione dei soci, ma Gino non arrivava. Lo abbiamo chiamato, ci ha detto tutto”, spiega Drago, che domenica la famiglia Frigatti l’ha incontrata. “Qui al campo, c’era anche Davide e ci ha chiesto di tornare a giocare”, racconta, e aggiunge: “I problemi? Domenica era solare, mi ha detto di aver risolto tutto e mi ha chiesto di fargli una foto, in mezzo a mamma e papà” di Franz Baraggino
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