L'escursione partirà il 20 giugno e si concluderà il 29. Non è la prima volta che il gruppo dà vita ad avventure simili, gli obiettivi sono sempre gli stessi: divertirsi, stare insieme e dare una mano
Si fanno chiamare “Camminatori folli” e raggiungeranno la Lapponia per una camminata di oltre 100 chilometri lungo il Sentiero dell’orso. Un po’ “zingari” e un po’ “pellegrini”, amanti del trekking e dei paesaggi mozzafiato: i sette livornesi (età compresa tra i 35 e i 52 anni) sono pronti alla nuova scanzonata avventura: “Come sempre senza alcuna preparazione fisica e con informazioni sul posto ridotte all’osso”. Ma la fatica verrà ripagata da uno fine nobile: i ricavati del film girato durante il viaggio andranno in beneficenza.
L’escursione partirà il 20 giugno e si concluderà il 29. “Arriveremo in aereo nella città finlandese di Tampere – spiega Stefano Santomauro – e poi, dopo 700 chilometri in furgone, imboccheremo il Sentiero dell’orso, secondo gran canyon più grande al mondo. Arriveremo anche a Capo Nord“. I sette dormiranno in tenda e mangeranno cibo liofilizzato. Le precedenti “avventure”? Nel 2013 è arrivata la “conquista” del monte Roraima (2800 metri d’altezza) in Venezuela mentre l’anno precedente è stata la volta della “salita infinita” dell’Annapurna (circa 8mila metri d’altezza), nel Nepal: 60 chilometri a piedi e arrivo a quota 4130 metri. Il 2004 è stato segnato dal pellegrinaggio fino a Santiago de Compostela (100 chilometri a piedi e 800 in bicicletta).
L’idea nasce ufficialmente agli inizi del Duemila con le “passeggiate” Livorno – Roma (280 Km) e Livorno – Assisi (270 Km): “Ci hanno cambiato la vita” afferma Santomauro. Le radici della comitiva (“A piedi ovunque” il loro motto) nascono però venti anni fa nel cortile della parrocchia Sant’Andrea di Livorno. Che cosa vi spinge a fare queste camminate? “Alla base di tutto c’è la voglia di libertà e una grande amicizia”. In un mondo in cui “tutti vanno di fretta”, camminare viene anche visto come “una sorta di filosofia di vita più attenta alla riflessione e ai rapporti umani”.
E poi c’è la voglia di scoprire posti che lasciano senza fiato: “Luoghi e persone con usi e costumi diversissimi dai nostri: ogni giorno è una nuova pagina bianca da scrivere”. Nessuno dei “camminatori” pratica attività sportiva: “Facciamo cose eccezionali – sorride Santomauro nella più completa incoscienza: alla base di tutto c’è un forte spirito di collaborazione: nessuno di noi, nei momenti di difficoltà, si sente solo”. Le “camminate” dei sette amici stanno riscuotendo interesse in tutta Italia (nei mesi scorsi sono anche stati ospiti di Licia Colò nella trasmissione su Rai3 “Alle falde del Kilimangiaro”) e non solo: “Il nostro sito, www.camminatorifolli.it, è seguitissimo anche all’estero”.
Il mondo dei “Camminatori folli” si intreccia spesso con quello della solidarietà. Il ricavato della proiezione del film girato dagli stessi “camminatori” durante l’ulitmo viaggio è stato ad esempio devoluto in beneficienza a Giovanna Temperanza, vedova del ristoratore di Riparbella (Pisa) suicidatosi a fine 2013 per colpa della crisi. I “Camminatori folli” hanno inoltre mostrato vicinanza alla città medievale di Volterra ferita dalla recente alluvione. Il conto alla rovescia per la Lapponia è iniziato: “L’incasso della proiezione del film sul nostro viaggio andrà come sempre in beneficenza. A chi sarà devoluto? Non possiamo anticiparlo: si tratterà però di una cosa veramente speciale”.