Franco L’Eltore, ex commerciante bolognese molto noto nel capoluogo emiliano, è stato rinviato a giudizio per tentata induzione alla prostituzione, induzione alla prostituzione e violenza sessuale. Il caso era scoppiato dopo che il fattoquotidiano.it, in seguito a una serie di segnalazioni, rispose a un annuncio pubblicato su internet da L’Eltore. Ufficialmente l’uomo era alla ricerca di una ragazza per le pulizie; di fatto poi proponeva loro di fare i massaggi e, secondo l’accusa del pm Giampiero Nascimbeni, anche altro: “Se ti fermi alle gambe e alla schiena sono 20 euro, se vai oltre ne prendi 50, poi quello dipende da te”, spiegava nell’incontro con la giornalista, ripreso da una telecamera nascosta. Poi aveva detto: “Se poi fai 10 massaggi, non 50, in un mese sono 500 euro, più 400 per le pulizie sono 900 euro al mese”. Nell’articolo e nel video de Il Fatto quotidiano Emilia-Romagna pubblicati a dicembre 2012, si riportava un colloquio di una giornalista sotto copertura con il commerciante.
La decisione è arrivata venerdì nell’udienza preliminare davanti al gup Alberto Ziroldi. L’Eltore sarà imputato davanti al tribunale il prossimo dicembre. Assistito dagli avv. Luciano e Francesca Teneggi, l’ex commerciante era finito indagato dal pm Giampiero Nascimbeni che ha coordinato il lavoro della squadra mobile. Le indagini avevano accertato che in tre casi ragazze da lui reclutate erano state portate in casa e lì L’Eltore – noto in regione per i suoi spot pubblicitari tv di cui era protagonista con ragazze -, dopo aver mostrato una stanza adibita all’uso, proponeva di fare massaggi erotici a persone selezionate, per 50 euro. In un altro caso ad una donna, assunta per le pulizie, aveva fatto, a febbraio 2012, una proposta simile e le aveva messo a disposizione l’appartamento per prostituirsi. L’accusa di violenza sessuale riguarda un altro episodio: mentre massaggiava i piedi a una ragazza, le avrebbe abbassato improvvisamente pantaloni della tuta e slip e l’avrebbe toccata nelle parti intime. “Contiamo di arrivare a ridimensionare la questione – ha detto l’avvocato Teneggi – e infatti il giudice dell’udienza preliminare nell’ordinanza ha detto che ci sono varie cose meritevoli di approfondimento”.