Un lampo di un insospettabile illumina il Maracanà. Divock Origi, attaccante classe 1995 con solo cinque apparizioni nella Nazionale maggiore, decide Belgio-Russia, seconda gara del girone H di Brasile 2014. A Rio finisce 1-0 per i Diavoli Rossi che balzano così in testa al raggruppamento a punteggio pieno, mentre si mette male per la formazione di Capello che rischia una clamorosa eliminazione: adesso deve fare il tifo per l’Algeria contro la Corea del Sud, poi batterla nell’ultima giornata.
Wilmots, dopo la vittoria stentata con l’Algeria, stavolta non rinunica a Fellaini e Mertens, mentre Capello continua a dar fiducia a Kokorin, lancia Kanunnikov e tiene ancora fuori Kerzhakov. Si parte ad un ritmo blando, la Russia prova a far la partita e al 11′ lancia il primo squillo: mancino dal limite di Faizulin, Courtois si distende e dice no. Il Belgio ha poche idee, le poche iniziative sono tutte targate Mertens che sulla corsia di destra è imprendibile. Al 27′ protesta la Russia: Alderweireld colpisce sul piede Kanunnikov in area, per l’arbitro è tutto regolare, ma il fallo c’è. La squadra di Capello continua a spingere e al 44′ crea l’occasione più clamorosa: perfetto cross tagliato di Glushakov da sinistra e colpo di testa di Kokorin che tutto solo, a due metri dalla porta, manda a lato. A fine primo tempo il risultato è fermo sullo 0-0.
Ad inizio ripresa la musica non cambia. Per oltre metà di frazione infatti la Russia tiene in mano il pallino del gioco, fraseggia bene fin dentro la trequarti avversaria ma poi è lenta e macchinosa quando si tratta di concludere a rete. Al 57′ Wilmots butta dentro l’uomo dei tre punti, Origi, al posto di un deludentissimo Lukaku. E pensare però che il cambio giusto l’aveva azzeccato anche Capello, inserendo l’ottimo Eshchenko che all’81’ manda fuori di un soffio un diagonale dal limite. Un campanello d’allarme che risveglia improvvisamente il Belgio: prima (84′) Mirallas colpisce il palo su punizione, poi (88′) Origi insacca col piattone sotto la traversa il perfetto cross basso dal fondo di Hazard. Capello prova la carta Kerzhakov, ma è Akinfeev il protagonista del recupero con un grande intervento su Mirallas che evita alla Russia un passivo più pesante.