È già tempo di “quizzone” per i maturandi. Il giro di boa è stata la prova di giovedì, la seconda prova, diversa da indirizzo a indirizzo. Lunedì 23 giugno gli studenti affrontano l’ultimo scritto prima dell’orale. I 490mila maturandi dell’ultimo anno – ribattezzati #quasimaturi dal Miur su Twitter – cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel. La prova di domani sarà la penultima, il traguardo è vicino: fatto l’orale, comincia l’estate.
A differenza delle altre due prove, elaborate dal ministero dell’Istruzione, il terzo scritto è stato preparato ad hoc dalle singole commissioni d’esame: i ragazzi dovranno dimostrare di aver appreso le nozioni base delle materie studiate nel corso dell’ultimo anno. Impropriamente chiamata “quizzone” (non si limita a essere un test a crocette), la prova, che verte su un massimo di cinque discipline, chiede ai candidati di svolgere un elaborato sintetico oppure di rispondere a quesiti a risposta singola o multipla. Potrebbero anche dovere risolvere problemi scientifici, casi pratici e professionali oppure, secondo gli indirizzi di studio, realizzare un progetto.
Il regolamento prevede che quesiti e materie su cui verte lo scritto non siano svelati prima della prova, anche se talvolta capita che qualche commissione lasci trapelare indizi utili. La prova è strutturata per accertare la conoscenza di almeno una lingua straniera, ma se nella commissione non è presente almeno un insegnante abilitato all’insegnamento dell’inglese, è possibile a priori escluderne la presenza. Dal “quizzone”, i maturandi potranno ottenere un massimo di 15 punti (il 10 è la sufficienza), che andranno sommati agli altri già ottenuti con il tema di italiano e la seconda prova. Per la parte scritta sono previsti fino a 45 punti, ripartiti egualmente tra le prove. All’orale invece il punteggio massimo potrà essere pari a 30. Seduti di fronte alla commissione, gli studenti cominceranno il loro esame discutendo un argomento a piacere; a seguire risponderanno a domande su tutte le materie studiate nel corso dell’anno.
In attesa che cominci la loro vera estate, oggi i ragazzi del quinto anno sono piegati sui libri. Secondo un sondaggio di skuola.net, 9 su 10 stanno trascorrendo questo fine settimana a ripassare. Bandita ogni sorta di relax, mondiali esclusi: uno studente su tre passerà il poco tempo libero a disposizione davanti alla tv a tifare.