Fallisce la formazione del secondo gruppo di euroscettici a Strasburgo. La leader del Front National Marine Le Pen, secondo quanto riferito da fonti parlamentari all’Ansa, non è riuscita a convincere partiti di 7 diversi paesi, il minimo richiesto per formarlo. L’altro parametro necessario è quello dell’appartenenza di almeno 25 deputati. I 23 eurodeputati del Front National che ha trionfato in Francia, i 5 della Lega – compreso il segretario Matteo Salvini – ma anche i 4 del Pvv Geert Wilders seconda forza in Olanda, i 5 austriaci del Fpo di Strache, primo in Austria, ed i belgi del Vlaams Belang saranno costretti a cominciare la legislatura tra i ‘non iscritti’, condizione che al Parlamento europeo equivale a quella di parlamentari di serie B: esclusi dalla distribuzione proporzionale delle cariche e dei dossier, contributi solo a titolo personale non per l’attività politica di gruppo, tempo di parola limitatissimo, necessità di 40 controfirme anche semplicemente per presentare un emendamento. Senza contare che tra i ‘non iscritti’ ci saranno i neonazisti greci di Alba Dorata e quelli tedeschi dello Npd nonché gli antisemiti ungheresi di Jobbik.
Eppure, appena poche ore prima, Mario Borghezio, decano della Lega Nord al Parlamento europeo, si diceva “fiducioso” di trovare al fotofinish il rappresentante del settimo Paese, l’ultimo necessario per formare il gruppo. “Stiamo ancora negoziando – aveva detto – abbiamo più di un’opzione. Poi, stasera o domattina, dovremmo annunciare il gruppo”. Ma la partita, per questo gruppo dato per fatto ancor prima della elezioni, si è dimostrata giorno dopo giorno più difficile. Per il fine settimana era atteso il sì di Angel Dschambaski, rappresentante del Vmro, il Movimento nazionalista bulgaro, un sì che però non è arrivato.
A vuoto anche il tentativo di convincere alla “abiura” un ungherese di Jobbik. Il fallimento è ancora più bruciante pensando che mercoledì scorso l’arcirivale della Le Pen, Nigel Farage, è riuscito a chiudere il cerchio delle 7 diverse nazionalità – e a formare il gruppo con il Movimento 5 Stelle – proprio grazie ad una “dissidente” del Front National. Secondo le regole del Parlamento europeo i gruppi possono formarsi in qualsiasi momento, ma la rilevazione di inizio legislatura influisce per due anni e mezzo, fino al rinnovo di mid-term delle cariche parlamentari. Wilders annuncia di pensare che il gruppo si costituirà più avanti nell’anno. Ma tante certezze sono andate in fumo. E nella notte già volano le accuse alla Le Pen per la gestione della trattativa. Domani probabilmente alcuni cercheranno di mostrare buon viso a cattivo gioco, ma la sconfitta è bruciante ad un mese dal trionfo elettorale.
Zonaeuro
Europee, Le Pen non riesce a formare il secondo gruppo di euroscettici
La leader francese non convince i partiti di 7 Paesi, necessari per la creazione del gruppo a Strasburgo. Finiscono quindi tra i 'non iscritti' i 24 deputati del Front National, i 5 della Lega Nord, oltre a olandesi del Pvv, austriaci del Fpo e belgi del Vlaams Belang: parlamentari di 'serie B', esclusi dalla distribuzione proporzionale delle cariche e dei dossier
Fallisce la formazione del secondo gruppo di euroscettici a Strasburgo. La leader del Front National Marine Le Pen, secondo quanto riferito da fonti parlamentari all’Ansa, non è riuscita a convincere partiti di 7 diversi paesi, il minimo richiesto per formarlo. L’altro parametro necessario è quello dell’appartenenza di almeno 25 deputati. I 23 eurodeputati del Front National che ha trionfato in Francia, i 5 della Lega – compreso il segretario Matteo Salvini – ma anche i 4 del Pvv Geert Wilders seconda forza in Olanda, i 5 austriaci del Fpo di Strache, primo in Austria, ed i belgi del Vlaams Belang saranno costretti a cominciare la legislatura tra i ‘non iscritti’, condizione che al Parlamento europeo equivale a quella di parlamentari di serie B: esclusi dalla distribuzione proporzionale delle cariche e dei dossier, contributi solo a titolo personale non per l’attività politica di gruppo, tempo di parola limitatissimo, necessità di 40 controfirme anche semplicemente per presentare un emendamento. Senza contare che tra i ‘non iscritti’ ci saranno i neonazisti greci di Alba Dorata e quelli tedeschi dello Npd nonché gli antisemiti ungheresi di Jobbik.
Eppure, appena poche ore prima, Mario Borghezio, decano della Lega Nord al Parlamento europeo, si diceva “fiducioso” di trovare al fotofinish il rappresentante del settimo Paese, l’ultimo necessario per formare il gruppo. “Stiamo ancora negoziando – aveva detto – abbiamo più di un’opzione. Poi, stasera o domattina, dovremmo annunciare il gruppo”. Ma la partita, per questo gruppo dato per fatto ancor prima della elezioni, si è dimostrata giorno dopo giorno più difficile. Per il fine settimana era atteso il sì di Angel Dschambaski, rappresentante del Vmro, il Movimento nazionalista bulgaro, un sì che però non è arrivato.
A vuoto anche il tentativo di convincere alla “abiura” un ungherese di Jobbik. Il fallimento è ancora più bruciante pensando che mercoledì scorso l’arcirivale della Le Pen, Nigel Farage, è riuscito a chiudere il cerchio delle 7 diverse nazionalità – e a formare il gruppo con il Movimento 5 Stelle – proprio grazie ad una “dissidente” del Front National. Secondo le regole del Parlamento europeo i gruppi possono formarsi in qualsiasi momento, ma la rilevazione di inizio legislatura influisce per due anni e mezzo, fino al rinnovo di mid-term delle cariche parlamentari. Wilders annuncia di pensare che il gruppo si costituirà più avanti nell’anno. Ma tante certezze sono andate in fumo. E nella notte già volano le accuse alla Le Pen per la gestione della trattativa. Domani probabilmente alcuni cercheranno di mostrare buon viso a cattivo gioco, ma la sconfitta è bruciante ad un mese dal trionfo elettorale.
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Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - Il sistema elettrico ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk è stato attaccato da droni nemici. Lo ha riferito il canale Telegram di Ukrzaliznytsia, l'azienda ferroviaria pubblica ucraina. "La mattina del 19 marzo, il nemico ha colpito il sistema elettrico ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk con i droni. Ci sono sezioni senza corrente, ma il traffico ferroviario continua secondo il programma. Nel corso degli interventi di riparazione, il nemico ha colpito di nuovo. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha affermato Ukrzaliznytsia in una dichiarazione.
Mosca, 19 mar. (Adnkronos) - Le truppe russe hanno respinto i tentativi delle forze armate ucraine di invadere la regione di Belgorod. L'esercito nemico ha effettuato cinque attacchi nella regione. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Al fine di creare uno sfondo negativo attorno ai colloqui tra i presidenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti sulla risoluzione del conflitto in Ucraina - si legge nella dichiarazione - e per screditare le iniziative di pace di Trump, al mattino (alle 5,50), il regime di Kiev ha tentato di forzare le unità delle Forze armate ucraine nel territorio russo, nella parte occidentale della regione di Belgorod, in direzione degli insediamenti di Demidovka e Prilesye".
"Le forze armate ucraine - prosegue il comunicato russo - hanno impiegato fino a 200 militari e 29 unità di equipaggiamento negli attacchi, tra cui cinque carri armati, 16 veicoli corazzati da combattimento, tre veicoli del genio per lo sminamento, un'unità di sminamento a distanza Ur-77 e quattro auto. Grazie alle unità che presidiavano il confine di stato del gruppo di truppe del Nord, il fuoco dell'artiglieria e l'uso di droni Fpv, tutti gli attacchi sono stati respinti", ha sottolineato il ministero.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si dice che la Schlein con la sua posizione si sia isolata. Per nulla. Si è distinta. Ha lanciato un monito, non si è piegata a meccanismi automatici e obbligati di adesione. Non so che sviluppi ci saranno nel Pd. Un chiarimento serve. Così come serve tra le forze socialiste europee. Indicare una prospettiva di deterrenza comune e i nuovi assetti del mondo, con un nuovo spirito di pace e collaborazione, è la sola possibilità per i Socialisti di tornare a fare il proprio mestiere nelle condizioni date. Non è pacifismo senza nerbo, piuttosto combattimento senza incertezze e conformismi per i propri valori”. Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in un'intervista all’'Unità'.
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello alla popolazione di Gaza affinché evacuino le "zone pericolose di combattimento" nel nord e nel sud del territorio palestinese, all'indomani degli intensi bombardamenti che, secondo Hamas, hanno causato la morte di oltre 400 persone.
L'ordine di evacuazione si applica alle regioni di Beit Hanoun (nord), Khirbet Khuza'a, Abasan al-Kabira e Abasan al-Jadida (sud), dove l'esercito "ha iniziato le sue operazioni contro gruppi terroristici", ha scritto su X il portavoce di lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, invitando i residenti a "spostarsi in rifugi nella parte occidentale di Gaza City e nella città di Khan Younis".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spero che la telefonata di Trump e Putin faccia fare dei passi in avanti, non credo che sia stata la telefonata che qualcuno ha raccontato di pace universale, ancora non ci siamo, ci saranno a Gedda alla fine della settimana ancora dei colloqui di pace, mi pare di capire stavolta anche con la Russia, l'altra volta c'erano stati tra America e Ucraina. Io penso che ci voglia grande prudenza e un doppio binario: da un lato bisogna prepararsi ad un periodo di turbolenze che vedremo anche sui mercati, vale a dire ci saranno delle difficoltà per le famiglie, purtroppo". Così Matteo Renzi, ospite di 'Non stop news' su Rtl 102.5.
"L'unico modo per risolverla è una grande iniziativa diplomatica e su questo -ribadisce l'ex premier- per me l'Europa ha dormito. In questi tre anni, lo dico dal 24 febbraio 2022, l'Europa doveva inviare un inviato speciale per fare la pace tra Russia e Ucraina, avevo proposto il nome di Tony Blair, ma questa è un po' la maledizione di quelli che dicono le cose giuste troppo presto. Noi lo abbiamo detto tre anni fa, non l'abbiamo fatto e adesso l'accordo di pace si fa a Gedda e non si fa a Bruxelles o a Roma, questo è un po' un limite del nostro Governo e della nostra Europa".
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - Durante la notte, l'esercito israeliano ha condotto un'ondata di attacchi contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. L'aeronautica militare israeliana afferma di aver colpito circa 20 obiettivi, tra cui un sito militare di Hamas nel nord di Gaza, dove ha individuato preparativi per attacchi missilistici contro Israele.
Inoltre, la Marina israeliana ha preso di mira diverse imbarcazioni appartenenti alla Jihad islamica palestinese al largo della costa di Gaza, che secondo l'Idf venivano utilizzate per attività terroristiche.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Oggi è San Giuseppe. Buon onomastico a chi porta il suo nome e auguri a tutti i papà! Una preghiera per quelli che continuano a vivere nei nostri ricordi e nel nostro cuore". Lo scrive su X il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.