Ci fu un giorno in cui l’uomo cominciò a camminare eretto sulle gambe. Poi scoprì il fuoco, inventò la ruota e cominciò a fabbricare utensili per la caccia e l’agricoltura. Gli umani cominciarono a vivere insieme nelle grotte, nei villaggi e quindi nelle città. In seguito si svilupparono le grandi civiltà del passato e fu inventato il denaro, originariamente concepito come strumento per rendere più semplici gli scambi.

L’uomo, come tutte le creature viventi, potrebbe campare soddisfacendo unicamente i suoi bisogni primari: mangiare, bere, riprodursi e svagarsi. L’evoluzione millenaria di madre natura lo aveva già portato a soddisfarli in modo estremamente spontaneo: l’uomo cacciava per procurarsi da mangiare e cacciando sfogava i suoi istinti. Se la caccia era andata male, poteva sempre trascorrere una piacevole serata insieme alla sua compagna. Certo non c’erano i contraccettivi, ma fino a qualche secolo fa i figli erano considerati un capitale che andava ad accrescere il patrimonio familiare, non un costo da ascrivere al bilancio familiare.

Poi arrivarono la rivoluzione francese, la prima, la seconda e la terza rivoluzione industriale ed eccoci qui: la mattina non andiamo più a cacciare col cavallo ma passiamo ogni giorno il 5-10% della nostra giornata nel traffico o a cercare parcheggio. Per evitare il traffico causato dall’insulsa esigenza di vivere l’uno sull’altro, abbiamo scavato reti di gallerie sotterranee e ci muoviamo come i topi nelle fogne.

Andiamo a lavorare ogni giorno: i lavori alienanti e ripetitivi, però, ora li fanno le macchine che possono essere accese o spente alla bisogna e non chiederanno mai le ferie o un aumento di stipendio. Dopo 8, 10 o 12 ore in ufficio abbiamo i nervi a fior di pelle; allora usciamo, ci rificchiamo sottoterra e andiamo in palestra a spendere parte dello stipendio ricavato prima. Poi andiamo al supermercato e spendiamo un’altra porzione del salario per procurarci il cibo. Compriamo anche l’acqua perché quella che esce dal rubinetto non sempre è buona, a volte perfino inquinata e nociva. Mangiamo carne di animali allevati in modo industriale, disumano per le bestie, troppo spesso malsano per gli umani. Nel frattempo abbiamo scoperto i combustibili fossili e inventato il motore a scoppio; scoperto l’elettricità e inventato il motore elettrico, i microchip e i computer. Poi abbiamo creato la Borsa valori, i derivati, i futures, le opzioni e le altre diavolerie finanziarie tanto utili ai grandi speculatori quanto pericolosi per i piccoli risparmiatori.

Quindi, ricapitolando: prima vivevamo all’aperto in un’atmosfera pulita, il nostro lavoro era procurarci il cibo e potevamo riprodurci prosperosamente. Ora viviamo negli appartamenti, al chiuso; all’esterno l’atmosfera inquinata minaccia la nostra sopravvivenza sul pianeta; passiamo le giornate in ufficio per guadagnare i soldi che ci servono per mangiare, pagarci la palestra per fare attività fisica e permetterci di dare ai nostri figli un’esistenza appena dignitosa in un mondo che sfreccia inesorabile verso il collasso.

Credo che il progresso dell’umanità non vada mai fermato, semmai controllato, disciplinato, regolato; però vorrei tanto chiedere a quello che si è alzato per primo: “Ma chi te l’ha fatto fare?”

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