Santos è obbligato a vincere e così si affida al suo 4-3-3, ancora a secco di gol in questo Mondiale, mentre Lamouchi stavolta non rinuncia dal primo minuto a Drogba, probabilmente alla sua ultima partita con gli Elefanti. Alla Costa d’Avorio può bastare anche il pari così, come da copione, a fare la partita è la Grecia: possesso palla tutto in favore degli ellenici che però nella prima mezz’ora non riescono mai ad impensierire Barry. Al minuto 33 il primo vero squillo: sventola di Holebas dal limite dell’area e traversa piena col portiere battuto. E’ il preludio al gol: al 43′ infatti Samaris, entrato al posto dell’infortunato Kone, ruba palla sulla trequarti, scambia col quasi omonimo Samaras e davanti a Barry non sbaglia il rasoterra. Non c’è tempo per la reazione, a fine primo tempo Grecia avanti 1-0.
Ad inizio ripresa la musica è pressoché la solita: nonostante il vantaggio la Grecia continua ad attaccare e al 68′, dopo due grandi occasioni per Lazaros e Salpingidis, prende la sua seconda traversa del match con un bolide di Karagounis da oltre 25 metri. Lamouchi allora prova la carta Bony, tenuto a sorpresa fuori dagli undici, e il campo gli dà ragione: minuto 74, azione travolgente di Gervinho che poi scarica per l’attaccante neoentrato che non può sbagliare. La Grecia allora si rimbocca le maniche e dopo aver preso un palo esterno all’81’ con un tiro-cross di Torosidis trova il rigore dell’incredibile sorpasso: Sio vuole anticipare Samaras ma lo colpisce al momento del tiro. Penalty indiscutibile che l’attaccante ellenico al 93′ non sbaglia: esplode la festa del popolo ellenico, per la Costa d’Avorio il Mondiale finisce ancora una volta alla fase a gironi.