La Corte d’appello di Bologna ha ridotto la pena per l’ex patron della Parmalat Calisto Tanzi, nell’ambito del processo di secondo grado del filone Parmatour, legato al crack Parmalat. La Corte ha determinato la pena in 3 anni e 6 mesi di reclusione, riconoscendo la continuazione della pena inflitta per il processo principale e pronunciata in appello dal giudice di Bologna il 23 aprile 2012, rideterminando così la pena complessiva per Tanzi in 21 anni e 5 mesi di reclusione. Il giudice ha dunque riconosciuto la richiesta dell’avvocato difensore di Tanzi Franco Magnani, che aveva chiesto venisse riconosciuta la continuazione della pena per il suo assistito. Nel primo grado di giudizio del filone Parmatour Tanzi era stato condannato a 9 anni e 2 mesi di reclusione, il 20 dicembre 2011 dal Tribunale di Parma.
Assolto, invece, l’ex numero uno della Banca popolare di Lodi Giampiero Fiorani “perchè il fatto non sussiste”, che in primo grado era stato condannato a 3 anni e 8 mesi. La Corte d’appello ha anche ridotto la provvisionale da pagare alle parti civili che passa da 120 a 110 milioni di euro. Le posizioni al vaglio del collegio (Magagnoli, Affronte, Mori) erano 18. Oltre a Fiorani, la Corte ha assolto altri imputati: perché il fatto non sussiste, Filippo Pisarri, Antonio Faraone e Mario Miele; per non aver commesso il fatto Paolo Sciumé; Augusto Natali è stato assolto per alcuni capi di imputazione, mentre altri reati sono stati dichiarati estinti per prescrizione, Nulla è stata dichiarata, invece, la sentenza di Gianluca Vacchi (per essere il fatto ritenuto in sentenza diverso da quello contestato) ed è stata disposta la trasmissione degli atti al tribunale di Parma. Rideterminazioni di pena sono state decise, poi, per quasi tutti i condannati in primo grado: tra gli altri, l’ex dirigente Nicola Catelli è passato da 7 anni a 5 anni e 4 mesi; per l’ex manager Camillo Florini è stata invece rideterminata una pena complessiva di cinque anni e dieci mesi, per Fabio Branchi di 5 anni dieci mesi e dieci giorni. La Corte ha anche ridotto la provvisionale in riferimento a Tanzi, Giuseppe e Ernesto Fioravani, Catelli, Florini, Oreste Luciani, Pasquale Cavaterra, Branchi, Sergio Amendola e Vinicio Biscaglia in favore delle società costituite parti civili, rappresentate dall’amministratore straordinario Enrico Bondi, da 120 a 110 milioni di euro.