Massimo D’Alema alla Festa dell’Unità di Roma per parlare di politiche europee. “Segnali positivi ci sono, speriamo si avvii un nuovo corso”, afferma il ‘lider maximo’. Il suo nome circolava come ipotesi per ricoprire il ruolo dell‘Alto rappresentante per gli Affari esteri. Ma pare che il premier Matteo Renzi preferisca puntare tutto sulla giovane ministra Federica Mogherini. “Non è vero che noi non abbiamo fatto nulla prima che arrivasse questo gruppo di giovani, abbiamo governato bene, riuscii a piazzare Romano Prodi nel ruolo di presidente della Commissione europea”, ci tiene a sottolineare D’Alema dal palco. “Auguro a Renzi i nostri stessi successi”, aggiunge. “Fidarsi di Silvio Berlusconi per le Riforme? E’ in Parlamento ed è inevitabile discutere con lui, ma il premier viene esaltato oggi dagli stessi giornali che ai tempi mi hanno crocifisso per lo stesso motivo. Forse era meglio andare a casa di Denis Verdini“, dice sarcastico. E non mancano critiche alle riforme, soprattutto alla legge elettorale. “Servono controlli e garanzie, non si possono fare le riforme in base a quanto ti sta simpatico un premier, domani ne verrà uno peggiore”, afferma sul nuovo Senato che in generale approva come impianto . “La legge elettorale invece rischia di essere bocciata un’altra volta dalla Consulta, è un porcellinum” spiega. Posizione simile a quelle del M5S e dell’ala riformista del Pd. “E’ giusto parlare con Beppe Grillo, non invidio chi dovrà farlo, ma è giusto, non è un downgrading come alcuni dicono, perché se si discute con Verdini il livello è quello”, chiosa l’esponente Pd di Irene Buscemi