Qualcuno si ostina a chiamarli ancora “tifosi”, mentre la realtà è che sono solo un gruppo di esaltati che sfogano la loro rabbia repressa usando il calcio come alibi. È grave certo, ma finché non ci scappa il morto – come nel caso di Ciro Esposito – si può continuare a far finta di nulla, nessuno si scompone più di tanto, nessuno si lamenta e soprattutto nessuno agisce. Di motivi ce ne sono molteplici, ma tutti riconducibili ad uno solo: garantire il profitto.
Lo spiega bene Gian Paolo Caselli nella sua “Economia dello sport nella società moderna”, che basandosi sulla teoria di N.C. Wiseman, arriva alla seguente conclusione – e occhio al punto 2! – “Il ‘benessere’ della società sportiva dipende in larga misura da quattro fattori: 1) successo o piazzamento in campionato (numero di partite vinte); 2) affluenza del pubblico allo stadio; 3) stato di salute della lega a cui la società è affiliata; 4) ammontare dei ricavi. Assumendo che i ricavi, al netto delle imposte, coprano le spese di gestione, tanto maggiore è il peso degli altri fattori, tanto migliore sarà la posizione della società”.
A questo proposito, ho trovato interessante andarmi a leggere il regolamento dello Stadio Olimpico di Roma e immediatamente mi si è palesata l’immagine di Genny ‘a Carogna che apre le braccia, seduto sulla balaustra che divide gli spettatori dal campo di gioco; come Leonida re di Sparta, guida i suoi spietati guerrieri, e sceglie magnanimo, di non aizzarli come cani arrabbiati, ma li tiene buoni, garantisce la pace, lui che può. Lo fa perché ha saputo che Ciro sta bene, che lo stanno curando, che ce la farà.
Ma Ciro non ce l’ha fatta ed è morto a 31 anni colpito da un proiettile, durante una partita di calcio. Ora ricomincerà il teatrino di sempre fatto di proposte e soluzioni lampo: inasprimento delle pene, maggiori controlli, più rigore, meno tolleranza. Fino a che il polverone non si placherà. E si potrà andare tutti in vacanza in santa pace.
Stadio Olimpico – Regolamento d’uso
*All’interno dell’impianto sportivo e dell’area riservata esterna
È vietato:
a. esternare qualsiasi forma di discriminazione razziale, etnica o religiosa o altre manifestazioni di intolleranza con cori o esposizione di scritte;
b. sostare in prossimità di passaggi, uscite, ingressi, lungo le vie di accesso, di esodo ed ogni altra via di fuga senza giustificato motivo;
c. arrampicarsi su balaustre, parapetti, divisori ed altre strutture non specificatamente destinate allo stazionamento del pubblico;
d. danneggiare o manomettere in qualsiasi modo strutture, infrastrutture e servizi dell’impianto;
e. introdurre o detenere veleni, sostanze nocive, materiale infiammabile o imbrattante e droghe;
f. introdurre o porre in vendita bevande alcoliche di gradazione superiore a 5°, salvo autorizzazioni in deroga per particolari aree,rilasciate dall’autorità competente, previo parere favorevole del Questore;
g. introdurre o detenere pietre, coltelli, oggetti atti ad offendere o idonei ad essere lanciati, strumenti sonori, sistemi per l’emissione di raggi luminosi (puntatori laser) ed altri oggetti che possano arrecare disturbo ovvero pericolo all’incolumità di tutti i soggetti presenti nell’impianto;
h. introdurre cinture con fibie metalliche di rilevanti dimensioni ed altri accessori od ausili che possano recare pericolo alla sicurezza dell’evento;
i. introdurre ombrelli, ad eccezione di quelli di ridotte dimensioni, comunque non aventi punte acuminate e di forma e/o materiali che possano arrecare pericolo alla sicurezza dell’evento e degli spettatori;
j. introdurre stampelle fatte salve espresse autorizzazioni;
k. esporre materiale che ostacoli la visibilità agli altri tifosi o la segnaletica di emergenza o che comunque sia di ostacolo alle vie di fuga verso il terreno di gioco;
l. svolgere qualsiasi genere di attività commerciale che non sia stata preventivamente autorizzata;
m. introdurre e vendere all’interno dell’impianto sportivo, le bevande contenute in lattine, bottiglie di vetro o plastica;
n. introdurre animali di qualsiasi genere, fatte salve espresse autorizzazioni;
o. introdurre e/o indossare pettorine od indumenti di colore e foggia uguale o simile a quelli degli stewards e degli altri addetti ai servizi;
p. introdurre ed esporre striscioni, cartelli, stendardi orizzontali, banderuole, documenti, disegni, materiale stampato o scritto e diversi da quelli esplicitamente autorizzati dal Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS) su richiesta della Società Sportiva; gli stessi non potranno comunque essere esposti in spazi diversi da quelli indicati dalla società sportiva e dovranno essere rimossi al termine della manifestazione;
q. organizzare coreografie non autorizzate ovvero difformi da quelle autorizzate dal Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS) su richiesta della Società Sportiva;
r. accedere e trattenersi all’interno dell’impianto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.